Seth Keshel: 8 milioni di voti in più per Biden

Articolo di Rossella Fidanza

Seth Keshel è un ex ufficiale dell’intelligence militare statunitense e analista statistico che ha previsto con precisione l’esito delle elezioni del 2016 in tutti i cinquanta stati. Senza alcun errore.

Seth è anche consigliere del generale Michael Flynn e dell’avvocato Sidney Powell.

Dopo le elezioni presidenziali del novembre 2020, ha analizzato le tendenze delle registrazioni degli elettori rispetto ai voti effettivi e ha scoperto anomalie allarmanti in un certo numero di contee, dove tali tendenze si sono dimostrate affidabili per oltre 100 anni.

Ha pubblicato rapporti suddivisi per ciascuna contea e stato, che indicano quale conteggio dei voti delle contee è allineato con l’andamento delle registrazioni degli elettori e quali hanno piccole o grandi divergenze.

mappa tendenze

Le mappe e grafici che Seth ha pubblicato contrassegnano ciascuna contea come rossa, gialla o verde, a seconda che i totali dei voti del 2020 siano allineati con le tendenze o divergenti in modi statisticamente improbabili.

Una grande divergenza (rosso) non dimostra di per sé una frode, ma è un chiaro segnale che i numeri dovrebbero essere ulteriormente indagati.

Allo stesso modo, possono esserci problemi anche se la contea o lo stato sono contrassegnati in verde. L’analisi considera le tendenze e Seth le considera “a prova di bomba” perchè ha accesso ai numeri di registrazione del partito. Se una contea segue le stesse tendenze degli anni passati e i numeri attuali lo suggeriscono, diventa verde. Gli audit delle contee verdi potrebbero essere considerati una priorità inferiore.

I risultati Stato per Stato 

Di seguito, riportati in sintesi i risultati stato per stato; per ciascuno è linkato l’esito dell’analisi, dove potrete trovare tutte le tabelle corrispondenti.

In Alabama, classificato come verde, Trump ha ottenuto il 62% dei voti contro il 36,6% di Biden. Le contee di Madison, Shelby, Baldwin e Lee potrebbero necessitare di una verifica forense.

Alaska: divisa elettoralmente in 40 distretti della State House, ed è così che tracciano i risultati presidenziali. I distretti sono nuovi e le tendenze non sono disponibili tranne che per gli spostamenti di ID del partito e i nuovi numeri di elettori. Seth indica circa 19000 voti in più per Biden: Trump vince lo stato con il 52,8%, ma la percentuale reale di voti a suo favore sarebbe del 55,7%

Arizona: stato attribuito a Biden con 49,4% contro il 49,1% di Trump. Seth sottolinea come nessun candidato repubblicano abbia mai avuto un aumento di voti dichiarati come Trump, che ha registrato un aumento di oltre 400.000 voti dal 2016. L’Arizona, contrariamente a quanto i media hanno dichiarato, non è uno stato swing, infatti si deve risalire al 1948 per vederlo democratico, ed è l’unica volta nella sua storia. Secondo quello che vorrebbero farci credere, Biden avrebbe registrato rispetto ad Obama un aumento di circa 511.000 voti, frantumando il precedente record di Kerry ha aveva ottenuto un aumento di 209.000 voti nell’elezione del 2004, con una delle più grandi affluenze della storia. Sono emersi 210.000 voti in eccesso non giustificati per Biden: senza questi, l’Arizona sarebbe stata vinta da Trump con una percentuale del 52,4% e un margine del 6,6% (esito di un sondaggio Baris di circa 2 settimane prima delle elezioni). In attesa del rapporto definitivo di Maricopa, le statistiche comunque smentiscono la certificazione dello Stato.

Arkansas: insieme all’Iowa, è uno degli Stati più regolari. Vinto da Trump con il 62,4% dei voti.

California: assolutamente contrario ad ogni statistica. Trump ha registrato un aumento di oltre 580.000 voti, ma i dem avrebbero raddoppiato i voti: Biden ha ottenuto 3.000.000 di voti in più rispetto all’ultimo Obama. I voti in eccesso per Biden sono circa 1.346.000.

Colorado: stato attribuito a Biden con il 55,40%. Sebbene le statistiche dimostrino uno storico a prevalenza democratica, Seth fa notare che sono presenti degli inverosimili aumenti di elettori registrati per le ultime presidenziali. Non considerando i voti in eccesso, la percentuale a favore di Biden si attesterebbe al 52,7%.

Connecticut: attribuito a Biden con il 59,2% dei voti, è uno degli stati che risulta rosso in ogni contea. Sebbene lo stato sarebbe stato vinto comunque da Biden, sono emersi circa 117.000 voti in più.

Delaware: stessa situazione del Connecticut, con 27.000 voti in più per Biden (ricordo che si tratta di voti che sono emersi e che non sono giustificati in alcun modo).

Florida: Trump ha vinto lo stato con un aumento di oltre un milioni di voti rispetto al 2016. Epurati i voti in eccesso per Biden, circa 296.000, il margine di Trump sarebbe salito al 52,6% con un margine di oltre il 6%.

Georgia: Molto simile all’Arizona, Trump ha stabilito un boom dell’era dell’alta affluenza con 373.000 voti in più rispetto al 2016,  solidificando il sostegno con i conservatori standard e conquistando più uomini di colore.  Emersi 311.000 voti in più non giustificati per Biden, quindi il margine di vittoria di Trump avrebbe dovuto essere 52,6% a 46,1% (6,5%) con un margine di 299.000 voti, il tutto senza contare le ingerenze informatiche. La Georgia è stata attribuita a Biden per 11.779 voti.

Hawaii: stravinto da Trump, in ogni caso registrati circa 55.000 voti in più per Biden

Idaho: in assoluto lo stato più corretto, vinto da Trump, con soli 15.000 voti non giustificati per Biden, ma, riprendendo le parole di Seth, “è il mio miglior esempio di CORRETTO TRENDING nelle elezioni del 2020″

Illinois: Trump guadagna 301.000 voti dal 2016 ma perde lo stato di 80.000 grazie al guadagno di 382.000 voti di Biden. Biden avrebbe guadagnato ben 53.000 voti rispetto ad Obama nel 2008, mentre Trump oltre 416.000 su McCain e 311.000 su Romney. I conti non tornano, perchè lo stato registra una DIMINUZIONE costante della popolazione fin dal 2010. Secondo Seth, i voti aggiunti per Biden sono circa 195.000, che comunque avrebbero confermato la vittoria di Biden. Manipolazioni con le macchine da voto a parte.

Indiana: ci sono alcune contee dove sono state registrate irregolarità, e stranamente non erano quelle previste. Ad ogni modo lo stato è di Trump, ma i voti aggiunti per Biden dovrebbero attestarsi intorno ai 74.000

Iowa: riporto le parole di Seth: L’Iowa è lo stato più pulito che abbia mai visto. Tieni presente che “tutto verde” non significa che non ci siano frodi. Significa solo che le tendenze sono in linea con i recenti cambiamenti politici, e anche qualcosa che l’IA ci fornisce: la registrazione per partito.

Kansas: 48.000 voti in più per Biden, lo stato comunque vinto da Trump che avrebbe avuto un margine maggiore

Kentucky: Il Kentucky è pieno di problemi, mostrando 22 contee incongruenti, per un totale di circa 62.000 voti in eccesso per Biden.

Louisiana: 36.000 voti ingiustificati per Biden, che aumenterebbero il già importante margine di Trump.

Maine: nonostante i 25.000 voti in più per Biden, lo stato sarebbe comunque stato vinto da lui.

Maryland: nonostante i 128.000 voti in più per Biden, lo stato sarebbe comunque stato vinto da lui.

Massachussets: nonostante i 128.000 voti in più per Biden, lo stato sarebbe comunque stato vinto da lui. (è però interessante notare come il numero di voti in eccesso per Biden siano i medesimi del Maryland)

Michigan: impensabili gli aumenti esponenziali dei voti a Biden. Non esiste una sola contea che sia senza problemi in questo stato. Per Biden rilevati oltre 527.000 voti aggiunti, quindi lo stato sarebbe stato vinto da Trump per circa il 52,9% , con un margine di circa 373.000 voti. Il Michigan è stato assegnato a Biden per circa 150.000 voti.

Minnesota: dalle analisi di Seth, lo stato sarebbe un testa a testa, con un margine di Biden di soli 5.000 voti, pari allo 0,1%, dovuto all’epurazione di ben 228.000 voti attribuiti a Biden

Mississippi: circa 15.000 voti assegnati senza giustificazione a Biden

Missouri: circa 49.000 voti in più per Biden, con il margine di Trump che aumenterebbe di oltre 3 punti

Montana: anche in questo stato circa 46.000 voti in più per Biden

Nebraska: circa 33.000 voti in più per Biden

Nevada: oltre 100.000 voti in più per Biden solo nella contea di Clark. Senza dubbio, lo stato è stato vinto di Trump.

New Hampshire: ci sono circa 40.000 voti in più per Biden; nello stato è in corso un’audit forense di verifica sulle macchine da voto, che ha già evidenziato una serie importanti di irregolarità. Molto probabile la sua decertificazione. Secondo Seth Keshel lo stato sarebbe stato vinto da Trump.

New Jersey: nonostante 327.000 voti in più non giustificati per Biden, lo stato sarebbe stato comunque vinto da lui

New Messico: per Keshel, non esiste contea nello stato che non sia stata manipolata. Consiglia verifica forense in ciascuna e si dice sicuro che lo stato, a seguito di questa, verrebbe attribuito a Trump.

New York: Seth indica circa 300.000 voti in più per Biden, che non consentirebbero la modifica dell’attribuzione all’attuale Presidente. Specifica comunque che esistono talmente tante irregolarità in ciascuna contea, che è certo che in caso di audit, i risultati verrebbero ribaltati.

North Carolina: le stime suggeriscono un minimo di 257.000 voti Biden in eccesso, che aumenterebbero il margine di vittoria di Trump.

North Dakota: Nel complesso, uno dei primi 5 stati di tendenza più puliti.

Ohio: 88.000 voti in più per Biden, grande vittoria di Trump

Oklahoma: nonostante la netta vittoria di Trump, per Seth è necessaria una revisione forense perchè troppe sono le contee che registrano scostamenti importanti. La vittoria di Trump avrebbe margini molto superiori.

Oregon: oltre 220.000 voti in eccesso per Biden, che ridurrebbero all’osso la sua vittoria

Pennsylvania: il peggior stato, oltre 500.000 voti in più per Biden, solo tre contee relativamente regolari su 67. Trump ha vinto in Pennsylvania senza alcun dubbio.

Rhode Island: tolti i 45.000 voti in eccesso per Biden, l’attribuzione dello stato si riaprirebbe visto il margine risicato, quindi per Keshel è necessaria un’audit.

South Carolina: problemi diffusi in tutto lo stato, circa 117.000 voti in più per Biden, il margine di vittoria di Trump dovrebbe essere intorno al 18%.

South Dakota: stato regolare, solo poche migliaia di voti in più per Biden

Tennessee: secondo Keshel, la situazione del Tennessee, nonostante la vittoria di Trump, è molto preoccupante perchè le irregolarità riscontrate sono parecchie. Oltre 100.000 voti in più per Biden, con un margine di vittoria di Trump che avrebbe dovuto essere pari a tre punti in più rispetto a quelli certificati.

Texas: questo stato è emblematico. Nonostante la vittoria di Trump, vengono indicati, in difetto, oltre 675.000 voti attribuiti senza giustificazione a Biden. Lo stato è importante perchè nel 2020 Trump ha ottenuto un aumento significato degli elettori tra gli ispanici.

Utah: questo stato è uno dei più difficili da valutare, a causa della scarsa tenuta dei registri. Stimati circa 131.000 voti in più per Biden

Vermont: nonostante 34.000 voti in più, lo stato è vinto da Biden

Virginia: circa 220.000 voti in più per Biden, che si è comunque aggiudicato lo stato

Washington: 312.000 voti in eccesso per Biden

West Virginia: stato che, con circa 24.000 voti in eccesso per Biden, mostra una quasi totale estinzione dei democratici

Wisconsin: circa 140.000 voti in più per Biden, stato vinto con certezza da Trump

Wyoming: stato corretto

Statistiche nazionali

Sulla base dei rapporti di ogni Stato, la tabella seguente mostra il numero totale di voti Biden in eccesso: questo è il numero di voti che sono stranamente al di sopra di quanto suggerirebbero le tendenze. L’elaborazione è basata sull’analisi delle tendenze nell’era politica moderna, considerando la crescita/il declino della popolazione, la storia recente degli elettori e le informazioni sulla registrazione, inclusa la registrazione per partito.

Seth spiega che le sue stime sono sempre precise ma non tengono conto degli attacchi informatici che ribaltano i voti in modo più sottile in modi che evitano il rilevamento statistico.

8,1 milioni di voti in più per Joe Biden

Conclusioni

Stati capovolti

Sulla base di questi dati, se i voti in eccesso venissero rimossi, Trump avrebbe effettivamente vinto questi stati: Pennsylvania , Michigan , Wisconsin , Nevada , Arizona , Georgia , Minnesota , e quindi avrebbe mantenuto la presidenza.

Stati potenzialmente capovolti

È anche possibile che Trump possa aver vinto ulteriori stati testa a testa, in caso di  altre frodi, quali gli attacchi informatici: New Mexico, Virginia, Colorado, New Jersey , New Hampshire .

Stati vinti da Biden ma con minor distacco

Biden avrebbe comunque vinto questi Stati ma con minor distacco: Washington, Oregon, Rhode Island, Connecticut, Hawaii.

Stato più corretto

Iowa

Stati abbastanza corretti

Idaho , Wyoming , Arkansas , Dakota del Sud , Dakota del Nord , Mississippi

Stati peggiori

California, New York, New Jersey, Arizona, Washington, Oregon, Massachusetts, Pennsylvania, Michigan, Wisconsin, Georgia, Nevada, Minnesota

Le prove di frode durante le elezioni USA 2020 sono state spesso trascurate o minimizzate dai media tradizionali e dai notiziari di tutto il mondo. La lettura dell’analisi di Seth Keshel dimostra che esistono dubbi su ogni singolo stato, e stiamo parlando solo di analisi statistiche, escluse quindi tutte le considerazioni in relazione ad eventuali manipolazioni tramite le macchine da voto elettroniche.

In estrema sintesi, Seth Keshel ha rilevato oltre 8 milioni di voti attribuiti in eccesso a Joe Biden, sparsi praticamente in tutti gli Stati Uniti. Afferma inoltre che Trump ha vinto tutti gli Stati che i media ci hanno abituato a considerare “swing”, nonostante a tutti gli effetti non lo siano. Di conseguenza, la tanto famigerata “onda rossa” spesso citata da Trump è molto più vicina alla realtà di quanto si creda.

In attesa del rapporto definitivo della verifica forense di Maricopa previsto a giorni, dopo aver già ascoltato gli strabilianti risultati preliminari nell’audizione al Senato di un paio di settimane fa (ne avevo parlato qui), dev’essere chiaro un punto.

Il risultato forense porta alla decertificazione del risultato elettorale per lo Stato che ha condotto la verifica. L’Arizona è pronta, a ruota Michigan e Georgia che hanno una discussione già avanzata nel merito. Sono sufficienti tre Stati per annullare l’intera elezione presidenziale. Secondo voi, Biden e i soci, possono davvero dormire sonni tranquilli?

In uno dei prossimi articoli spiegherò passo passo cosa può accadere dopo la decertificazione, sempre pregando di considerare che ci troviamo di fronte ad una situazione mai vista, e pertanto ogni possibile interpretazione su quanto accadrà in seguito è esattamente questo, un’interpretazione.

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