NOI TIREREMO DRITTO

Il titolo non è mio. La frase del titolo, l’ha detta Mario Draghi qualche settimana fa, rispondendo alla domanda di un giornalista che chiedeva se, dopo le elezioni amministrative, qualche equilibrio nel governo sarebbe cambiato.

A onor del vero la frase non è neanche una sua invenzione. Fu Benito Mussolini (Palazzo Venezia, Roma, 8 settembre 1935) a pronunciarla. Se cercate note biografiche su Mussolini, troverete spesso queste parole: “politico, giornalista, scrittore, dittatore italiano”.

La cosa che sempre mi fa specie, è che questa parola: “dittatore”, è stata ormai metabolizzata da ogni italiano che abbia meno di 50 anni e, che l’unica cosa che gli italiani ricordano dell’ultima guerra, sono ogni tanto quelle fastidiose ricorrenze (8 settembre – 25 aprile etc), che un po’ stonano con la vita quotidiana. Tranquilli, di guerre come l’ultima non se ne faranno più. Ormai i grandi potenti del mondo, hanno capito che un’altra guerra mondiale porterebbe ad una quasi estinzione di massa e quindi… sarebbe antieconomica.

Si perché il punto resta sempre e soltanto quello: fare molti più soldi.

Quello a cui siamo arrivati è un punto di non ritorno. Io lo trovo angosciante, ma al contempo è ignorato dai più. Convinti di avere sul cellulare il passaporto per la libertà e la felicità futura, non sono interessati alle macerie sulle quali cammineranno per anni, alla pochezza della vita alla quale dovranno abituarsi da qui alla fine dei loro giorni.

Lo stato ha cancellato in un tempo brevissimo, tutte le libertà individuali, chiudendole in un “marchio” verde, che servirà soltanto a controllare di più, a indirizzare di più, ad ammaestrare di più. E tutti voi lo avete accettato.

Neanche l’ultima grande guerra era riuscita a fare tanto in così poco tempo.

Si dirà: si ma c’è un virus mortale… abbiamo paura e dobbiamo difenderci.

Il virus mortale non c’è. L’ho detto un sacco di volte e ve lo hanno ripetuto premi Nobel, filosofi, accademici etc. Basterebbe che ognuno di voi andasse a vedere i numeri e le percentuali di questo “terribile” virus in Italia e nel mondo, per rendersi conto che non esiste niente.

Lo stato ha fatto sparire informazioni, manipolato dati, pagato giornali e giornalisti, televisioni e radio, medici e quant’altri, per portare a termine un progetto voluto e condiviso con i grandi potenti d’Europa e del mondo. Ci sono filosofi del calibro di Agamben, che hanno dichiarato che il ricatto che lo stato ha applicato nel nostro paese, è paragonabile solo a certe leggi fasciste.

“Noi tireremo dritto”. Sono mesi che migliaia di persone scendono in piazza tutte le settimane, protestano in modo civile il loro dissenso. Centinaia di migliaia di persone ma l’informazione li ha sepolti tutti. Viene in mente un film del 1972: “Girolimoni, il mostro di Roma”.

Il film interpretato da Nino Manfredi e tratto da una storia vera, racconta durante il periodo di transizione tra la democrazia e la dittatura di Benito Mussolini, di una serie di efferati delitti su bambine poi abbandonate nei parchi della città di Roma. Fu accusato sotto una serie di enormi pressioni, tale Girolimoni che ovviamente molti anni dopo, fu riconosciuto totalmente estraneo ai fatti. Ma la cosa interessante, è che Mussolini accerchiato da notizie che parlavano solo del caso Girolimoni, fece una mossa astuta. Impedì che venisse diramata una qualsiasi notizia sul caso. Il suo diktat fu che nessuno avrebbe mai più dovuto parlare di Girolimoni. In breve il caso si sgonfiò e Girolimoni, solo e dimenticato da tutti sebbene innocente, finì la sua vita in povertà.

Esattamente quello che sta facendo lo stato, il nostro stato, con l’informazione sul Covid. Manipola, nasconde, occulta i veri dati, le vere notizie cancellando la verità. Nelle manifestazioni di piazza poi, sempre come un vecchio copione, infiltra nei movimenti pacifici suoi uomini per sobillare, alzare il livello di scontro e avere una scusa per reprimere. Un copione vecchio, svelato molti anni fa da Cossiga il presidente con la K. L’assalto alla sede della CGL ne è stata una prova talmente evidente, da sconfinare nel ridicolo per come è stata ordita e portata avanti. Quello che trovo terribile e davvero svilente, è che a distanza di soli 20 anni, nessuno si ricorda più del G8 di Genova, delle infiltrazioni e delle manovre, per poter avere una scusa e pestare, assalire e ammazzare persone inermi. Donne, anziani, bambini, giovani. Nessuna distinzione.

“Noi tireremo dritto”. Anche Landini ormai ha capito, che meglio tirar diritto con Draghi a fianco, che confrontarsi e lottare per i lavoratori, quelli veri, quelli che si alzano alle 5 di mattina, passano 8/10 ore senza più diritti a ripetere lo stesso gesto per settimane, mesi anni. Tutto per dar da mangiare alla propria famiglia, per mandare i propri figli a scuola, per cercare di garantire loro un futuro migliore. Nelle ultime settimane, alcuni di questi giovani, alcuni dei nostri figli, sono morti dopo aver ricevuto la dose di vaccino. Forse è un caso, forse una coincidenza. Sta di fatto che un’indagine ufficiale dell’ONS inglese (Office for National Statistics), ha rivelato che da quando è stato somministrato il vaccino agli adolescenti, in Inghilterra i decessi in quella fascia di età sono aumentati del 63%. Vi lascio il link ufficiale che ognuno potrà andare a controllare..

https://www.ons.gov.uk/peoplepopulationandcommunity/birthsdeathsandmarriages/deaths/datasets/weeklyprovisionalfiguresondeathsregisteredinenglandandwales

Sempre che anche questi link, non vengano oscurati. Si perché la censura sulla verità è arrivata ad un livello mai raggiunto, tale da oscurare anche le fonti ufficiali.

Ma in fondo, chissenefrega degli Inglesi anzi: “Dio stramaledica gli inglesi”, chiudeva così negli anni dell’ultima guerra, la voce del regime Mario Appelius nella sua trasmissione radiofonica: “Commenti ai fatti del giorno”. Così anche noi stramalediciamo chiunque non abbia l’amato Greenpass: “Dio stramaledica chi non ha il Greenpass”. Lo esibiamo ormai come un amato trofeo sudato, conquistato col sangue, sbattendolo in faccia a chi nelle piazze, lotta per la libertà (quella vera) di tutti, anche di chi ha il Greenpass.

Quello a cui siamo arrivati è un punto di non ritorno che tutti, anche coloro che ora sono nelle piazze, non credevano possibile. Lo dico da marzo 2020 e, chi mi segue lo sa bene. Finirà malissimo e finirà malissimo sotto gli occhi di tutti. Era già chiaro allora ma abbiamo sperato, creduto, pensato che la libertà conquistata sul campo con il sangue di milioni di persone nell’ultima guerra, quella che ci hanno raccontato e tramandato i nostri nonni, i nostri padri, quella storia e quel passato, ci avrebbero aiutato ad arginare qualsiasi deriva fascista, qualsiasi nuova dittatura, qualsiasi privazione delle libertà conquistate.

Ci siamo sbagliati e, tra qualche decennio chi cercherà note biografiche su Mario Draghi, troverà le parole: “economista, banchiere, dirigente pubblico, dittatore italiano”.

Se poi vorranno andare oltre e guardare la nostra Costituzione, troveranno che l’Art. 1 recita così:

«L’Italia è una Dittatura fondata sul Green Pass. La sovranità non appartiene al popolo ma al governo, che la esercita a suo piacimento oltre i limiti della Costituzione.»