In una pubblicazione scientifica sono state presentate delle evidenze che stabiliscono come non sia in atto un riscaldamento globale da oltre venti anni. Un gruppo internazionale di eminenti scienziati ha sviscerato le serie di dati tratti dai palloni meteorologici misuratori della temperatura del Pianeta alle altitudini nella troposfera, e così giungono bruttissime notizie per i benpensanti televisivi. La realtà numerica oggettiva non corrobora in alcun modo le tesi allarmistiche imperanti nei Media mainstream, perché al contrario di quanto i padroni del discorso sostengono da anni, le temperature del Pianeta sono stabili dal 1998 ad oggi.
La scoperta distrugge le fondamenta della Teoria del Riscaldamento del Pianeta per cause antropiche, che già era concettualmente minata nella parte in cui ipotizzava una correlazione tra le crescenti immissioni dell’anidride carbonica da parte dell’Uomo e le temperature climatiche, una congettura del tutto arbitraria e priva di peculiarità scientifica, così come insigni scienziati del calibro di Rubbia e Zichichi, avevano da tempo fatto osservare. Tuttavia i rilievi di Rubbia e Zichichi sono ora ininfluenti perché osservando i dati si capisce che manca proprio il presupposto dell’allarme climatico, cioè le temperature crescenti!
Si tratta, quindi, dell’ennesima fucilata in fronte inflitta in questi ultimi tempi dalla Verità agli esegeti dei piani di Great Reset. Lo studio in questione è un duro colpo per i deliri di onnipotenza dei multimiliardari alfieri dell’Agenda Davos 2030, la quale avrebbe dovuto scandire il cammino verso l’uomo transumano finalizzando tutto il grande lavoro di suggestioni, menzogne mediatiche e crisi isteriche di massa, generato con la regia dei massoni del Club of Rome attraverso l’operazione mediatica Greta Thunberg. Il fine, peraltro esplicitato a chiare lettere negli ultimi due libri di Klaus Schwab, era quello di applicare strumenti di una nuova civiltà digitalizzata, come ad esempio il green pass, ancorandoli a tutti i conti correnti e ai mezzi di pagamento, così sottoponendo gli ex cittadini ad un’Autorità astratta che sarebbe stata in grado, in base ai pretesti di una qualche situazione di emergenza, di depredare non solo le Libertà e il benessere economico diffuso, ma anche di destrutturare man mano tutte le architetture sociopolitiche di carattere democratico.
Ma per fortuna la Verità ha deciso di giustiziare queste colossali fanfaluche di finto ambientalismo proiettato alla Salvezza del Mondo. Le letture della temperatura in tutta la troposfera, cioè a varie pressioni atmosferiche terrestri che si estendono in ambienti fino a 15 km di altitudini, erano disponibili da molti anni e i ricercatori oggi sono stati in grado di utilizzare questi metadati per migliorare la coerenza dei record ottenuti da circa 700 località planetari, registrando due volte la temperatura ogni giorno dal 1978 fino ad oggi, a 16 livelli di pressione. Il rallentamento dal 1998 osservato nei dati dei palloni è confermato anche da un incrocio con accurati dati satellitari, che mostrano pure una pausa di circa 91 mesi.
I due grafici soprastanti mostrano i risultati dello studio per l’emisfero settentrionale e i tropici ad un’altezza di circa 11 km. La maggior parte del riscaldamento negli ultimi 40 anni si è verificato fino alla fine degli anni ’90. I tropici si sono riscaldati meno del nord, e infatti a 11 km è difficile scorgere un riscaldamento significativo ai tropici.
Le variazioni di temperatura registrate nella troposfera inferiore si riflettono generalmente ad altitudini più elevate, osserva il professor Humlum nel suo importante rapporto. Chi volesse approfondire nel dettaglio vada al link seguente.
Fonte: The State of the Climate in 2021 (thegwpf.org)
Lo studio ci dice che a quote più elevate si possono ancora riconoscere gli andamenti della temperatura visti più in basso, “ma per tutta la durata del record (dal 1979) non c’è stata una tendenza di crescita verso temperature più alte o più basse”. Questo lo ha stabilito il leader di un team di scienziati (professore Humlum) analizzando le serie di dati.
Chiariamo che non c’è disputa scientifica sul fatto che il riscaldamento e il raffreddamento nella troposfera riflettano quelli che si trovano in superficie, quindi la teoria del Riscaldamento ambientale è semplicemente poggiata sul falso perché sulla superficie terrestre c’è stato evidentemente qualcuno che ha posizionato i termometri ed effettuato le rilevazioni con sapienti ‘manine’. La maggior parte del gas atmosferico è contenuto nella troposfera, compresi i cosiddetti gas serra come il vapore acqueo, l’anidride carbonica e il metano, e quindi la stabilità registrata a queste altitudini è una evidenza che sfascia la teoria del Riscaldamento Climatico per cause antropiche in modi ancora più forti di quelli che si potrebbero ottenere sulla base di corrette interpretazioni delle rilevazioni in zone superficiali terrestri. Poco prima della COP26 del 2021, evento che avrebbe dovuto dare la stura alla seconda fase del Great Reset, il World Economic Forum di Klaus Schwab aveva sostenuto con una sua pubblicazione che circa l’80% dell’aumento della temperatura della troposfera dal 2000 era dovuto al riscaldamento causato dalle immissioni di C02 ad opera dell’uomo, cioè un’affermazione non solo arbitraria, ma proprio falsa.
Fonte: What is the troposphere and how is climate change affecting it? | World Economic Forum (weforum.org)
La tesi era volta a dimostrare che gli effetti dello sfruttamento dei combustibili fossili e dell’attività umana dovevano essere ridotti coartando le possibilità umane di produrre energia competitiva, benessere diffuso e consumi, attività che nei piani di Davos sarebbero dovute essere razionate e autorizzate con strumenti digitali tecnocratici. Nelle misurazioni in cui le manine non possono inquinare, cioè dai satelliti e dai palloni meteorologici nella troposfera, non vi è alcuna evidenza di riscaldamento climatico, tuttavia se i principali set di dati di superficie delineano una continua crescita secondo il WEF, è lecito pensare che i termometri siano stati posizionati in maniere e secondo logiche finalizzate a manipolare le realtà osservate.
Il professor Humlum ci ha anche spiegato come questa truffa di evidenze pseudoscientifiche avvalorata dal WEF sia stata attuata. Lo scienziato, infatti, ha esaminato le modifiche al set di dati GISS della NASA e ha scoperto che “la metà dell’apparente aumento della temperatura globale dal gennaio 1910 al gennaio 2000 è falsa, ed è dovuta ad adeguamenti amministrativi arbitrari ai dati originali dal maggio 2008”, in poche parole ad una manipolazione amministrativa.
A cosa è servita questa manipolazione? A fornire ad ogni giornalista del mainstream, attivista di ONG e politico a libro paga dei banchieri o delle multinazionali, argomentazioni atte a poter promuovere la Teoria del Riscaldamento globale per cause antropiche, un’attività svolta senza che i pifferai del Nuovo Ordine Mondiale avessero la piena padronanza del brief scientifico necessario per poter parlare di certe cose.
Dal 2012 un Met Office sponsorizzato dal WEF, aveva realizzato un database HadCRUT, peraltro rettificandolo molto arbitrariamente per due volte, fino ad arrivare di recente a fare un’assurda ipotesi spacciata come Verità oggettiva. Questa bufala, avvalorata anche negli sproloqui parlamentari del nostro Presidente Draghi, afferma che secondo il Met Office la temperatura del Mondo sarebbe balzata di quasi mezzo grado centigrado a 1,5°C sopra i livelli preindustriali in un solo anno prima del 2025 ! Come sappiamo il messaggio è stato riportato fedelmente dai giornalisti dei principali media desiderosi di sostenere la seconda parte dell’Agenda Davos, l’agenda politica dei globalisti.
Le conclusioni sono quindi di per sé stesse evidenti.
Abbiamo capito quale è l’ambito di vili interessi privati che ci dicono da anni che il Mondo sarebbe sulla strada di un aumento di 1,5°C-2°C di riscaldamento globale? Quale consenso scientifico, i signori a capo di questo turpe ambito, in realtà hanno a supporto delle loro tesi interessate? Dov’è la base scientifica di misurazione di queste serie di dati in superficie, e che tanto convincono i giornalisti superficiali? Perché questo riscaldamento di 1.5-2 gradi nei prossimi anni, postulato per mera ipotesi che ci possa essere, sarebbe così catastrofico e bisognerebbe perciò arrestarlo fino al punto di depredare i popoli delle loro ricchezze guadagnate, delle Libertà conquistate con le battaglie dei loro nonni? Perché dovremmo dare credito all’allarmismo di Greta Thunberg, che ha lasciato la scuola media e non sa risolvere un’equazione algebrica, e non agli scienziati qualificati, come Rubbia, Zichichi o Humlum?
Politologi dello spread, virologi o climatologi è sempre la stessa storia secondo me: bisogna coltivare il dubbio, farsi sempre domande e non accettare le risposte dei benpensanti. Ma soprattutto bisogna accrescere l’eroico furore che può ardere dentro ognuno di noi: esso ci spingerà a dover ricercare la Verità e a trovarla ovunque essa sia, ovviamente per proteggerla e diffonderla a beneficio di tutti. Questa è l’unica strada per salvare Noi stessi e il Mondo dagli esseri malvagi.