A Pomezia la IRBM di Piero Di Lorenzo produrrà il Vaccino anti Covid in Italia. Piero Di Lorenzo, 69 anni, nato a Telese in provincia di Benevento che un bel giorno decide di acquistare l’ Irbm, uno dei più vicini al traguardo. Da consulente di Merck Sharp & Dhome, Di Lorenzo ha imboccato la via della scienza, “Nel 2009 Merck ha messo in vendita Irbm. Fui incaricato di trovare una cordata di compratori. Dopo molteplici rifiuti fui spinto dalla multinazionale a tentare io stesso l’ avventura imprenditoriale».” Dagospia
Ma sappiamo veramente chi sia questo personaggio? In pochi sanno che è stato coproduttore della trasmissione I Raccomandati. La sua storia. ( LDM COMUNICAZIONE Spa ).
In questi giorni, sono in molti, nella Rai e nel mondo della pubblicità e della comunicazione, a essersi fatti la stessa domanda. E’ lo stesso che fino a qualche anno fa era presidente della LDM Comunicazione SpA di Roma e associato dello studio Beretta-Di Lorenzo & Partners ubicato in Via Giambattista Vico 20 a Roma, che sul suo sito web non faceva mistero di svolgere attività di consulenza e lobbying? Sembra proprio di sì. Si legge su lettera43.it
ATTIVITÀ SCIENTIFICA NEL SUO CV: NON PERVENUTA ! Infatti, è stato consulente per le relazioni esterne ed i rapporti istituzionali di numerosi soggetti come la Guardia di Finanza, la Camera di Commercio di Roma, l’Ente Tabacchi, l’Agenzia del Territorio, il Consiglio Nazionale del Notariato, Aeroporti di Roma. Scrive inoltre con il giornalista Mino Fuccillo il libro “Lezioni di Lobby” e fonda con Maurizio Beretta una società di consulenza e lobbying che porta il loro nome.
Insomma un uomo gestito dal Deep State a nostro avviso.
Alcuni giornali notarono che Di Lorenzo, coproduttore con la Rai di Pupo nei I Raccomandati, dal 2005 al 2009 è stato membro straordinario del Consiglio Superiore delle Comunicazioni quando membro ordinario era il direttore generale della Rai Mauro Masi.
Tralasciamo le indiscrezioni che trapelano sul suo conto, da parte delle persone che hanno lavorato con lui, perchè non le metteranno mai per iscritto, ovviamente, ma la nostra indagine non finisce qui.
Insomma quando si parla di attori, produttori, show televisivi e lobbismo questo Governo ci si tuffa senza colpo ferire.