DOPO 3 ANNI DI RESTRIZIONI PER NON MORIRE ARRIVANO I NUOVI SVAGHI MENTALI PER L’UMANITA’: FARE DA COMPARSA ALLE INNUMEREVOLI FICTION IN PROGRAMMA
L’anno 2023 prevede una grande opportunità per il mondo dedicato all’informazione. Le nuove tecnologie digitali, l’abilità ad unire videogiochi con reportage di guerra, l’uso di cloni, i set virtuali, le intelligenze artificiali nel condurre programmi, rendono l’anno in arrivo, l’anno del boom del cinema. Presumibilmente ogni città sarà allestita per la produzione dei corto o lungometraggi che esalteranno le caratteristiche di ogni luogo, prevedendo una partecipazione attiva della popolazione, incentivata anche dalla massiccia campagna pubblicitaria degli ultimi anni e grazie alla quale, la produzione fa affidamento sulla presenza di comparse gratis, permettendo minimi costi di realizzazione in linea con la crisi globale in atto. Voci girano che gli incassi saranno devoluti a promuovere scadenze di sepoltura di vecchie salme cimiteriali, per fondi alle location cinematografiche necessarie.
Tantissimi gli Studios da visitare, con possibilità di vivere negli stessi ambienti delle nostre serie preferite e sentirsi partecipi delle emozioni che fino ad ora abbiamo solo ingerito passivamente davanti ad uno schermo. Nel 2023 abbiamo la possibilità di scelta!
Esperienze trascendentali, avventurose, fantascientifiche, adrenaliniche, emozionanti, esaltanti, sono assicurate dalla più grande produzione mediatica mondiale.
Dopo un martellamento incessante che ha dato i suoi frutti strutturando le menti “pronte” alla società del futuro, la nuova personalità fluida e quindi inconsistente, ha espresso il consenso ad interpretare i ruoli che maggiormente sono amati in base ai desideri “primari” che, in quanto animali, ancora possediamo e riconosciamo. L’identità ha perduto anche l’ultimo connotato, nella permissività di cambiare sesso a piacimento come ci si toglie un paio di calzini, ogni vestito di scena è disponibile ad essere indossato da chiunque, uomo o donna non fa differenza, è il ruolo scenografico che s’interpreta ad emozionarci e mantenerci vivi.
I camerini sono aperti, i backstage pullulano di persone indaffarate a dare ordini nel terminare gli ultimi accorgimenti in preparazione del 1° CIACK SI GIRA, dal 1 gennaio 2023.
I ruoli sono molteplici, per alcuni è previsto un compenso statale, ogni Governo ha stanziato un piano economico di resilienza per un “reddito di comparsa” standard. Per chi non ama essere sulla scena e sperimentarsi nella nuova tecnologia di simulare gli eventi partecipandone gli effetti, vi è la possibilità di offrirsi come tecnico, costruendo l’impalcatura della fiction dietro le quinte, ma ricevendone ugualmente riconoscimento e compenso.
Ruoli possibili infiniti, interscambiabili, a tempo indeterminato o saltuari, romantici, tragici, al limite dell’estremo, country, dark, commedia, sci-fi, ce n’è per tutti i gusti: sarà la spinta emozionale di ognuno a farci scegliere il nostro coinvolgimento preferito.
Per gli appassionati di fantascienza sono previste produzioni tese a realizzare le stesse condizioni tecnologiche che ci hanno permesso di andare sulla Luna 60 anni fa e non riuscire più a fare alcun altro passo importante per l’umanità da allora.
Per gli appassionati di avventura vi è la compartecipazione di più Nazioni per una fiction multi etnica sui laboratori segreti militari e alieni, si può vivere direttamente l’esperienza di modellare la natura e di essere dio.
Per gli appassionati di emozioni romantiche, tantissime le serie in produzione sulla tecno medicina, la nanotecnologia e i rapporti d’amore che s’instaurano nelle salvifiche strutture sanitarie tra paziente e intelligenza artificiale. Pare che partecipare a questa fiction porti alla personalità un sentirsi più compassionevole.
Molte le serie educative sui nuovi legami fluidi, dove le realizzazioni, le soddisfazioni, necessariamente materiali e semplici, ci portano a familiarizzare con la morte, vista come improvvisa normalità, con il sesso tra bambini e tra bambini e adulti, in un’ottica fluida di educazione alla vita e alla procreazione. Non mancano esperienze “più forti”, per chi, ormai senza più interesse nel banale, ripetitivo, millenario ciclo naturale dell’esistenza e dello scorrere delle stagioni, ha bisogno di emozioni estreme. Intere città sparse per tutto il mondo sono già diventate set per serie su mafie e clan violenti, efferati sicari, psicopatici gravi, agenti segreti, viaggiatori nel tempo, vampiri, mostri, interi regni fiabeschi, mitologici, cyberpunk, sono allestiti in
un novello enorme centro commerciale di ruoli emozionanti, identità in vendita, a disposizione delle comparse e degli attori entusiasti.
Sesso alcool e droga sono superati, vi ci siamo assuefatti, migliaia di anni a considerare “soddisfazione di vita” lo stimolo dei nervi negli organi genitali, l’effetto inebriante del vino, le sensazioni aumentate delle piante allucinogene: ormai è geneticamente e automatico l’oblio nell’assuefazione ad ogni sorta di oppiaceo per cui abbiamo bisogno di “qualcosa di più”.
La chimica dà il suo contributo da tempo al mondo del piacere, ed oggi normalità è convivere con maschi dai 13 ai 90 anni sotto viagra all’ora di punta sull’autobus, con ragazzini guidati da effetti stupefacenti fin dall’entrata mattutina a scuola, mescolandosi al supermercato tra noi sapendo che ogni 2 su 3, abbiamo la psiche farmacologicamente influenzata per non morire nell’incompatibilità biologica a cui ci siamo allegramente condotti, mentre somministriamo gocce e pasticche ai bambini per renderli più docili e mansueti. Caramelle e zucchero è ormai chimica da Tartaria.
Il 2023 ci offre la soluzione per ovviare ad un declino paurosamente evidente, inscenando contesti cinematografici multipli di riferimento porterà finalmente le emozioni ad avere riconoscimenti collettivi: nuove identità sono infatti a disposizione degli ordini dei registi.
La matrice del “tutto è possibile”, “tutto può essere lecito perché non è vero”, è la Babele del cinema, dove realtà e fantasia si compenetrano, annullandosi come nel paradigma del “Gatto di Schroedinger”. La realtà la determina l’osservatore, chi esce dalla sala del cinema ci dice se il personaggio è vivo in lui o è morto, rimasto una proiezione su uno schermo. Con il 2023 la sala, la scatola, scompare, si apre, non c’è più, siamo in “open air”, la scatola diventa il tutto.
Di cosa abbiamo bisogno per interpretare i nostri ruoli? Cos’è che ci fa sentire forti, capaci di difendere quelle idee di grandezza e magnificenza che albergano in ogni essere umano che, ufficialmente, si riconosce come l’evoluzione della scimmia? Questo ego, per non essere più animale peloso, ma bipede grato a Darwin con la volontà di provare piacere e sopravvivere, che ruoli trova oggi, in un mondo schiantatosi dalla paura di un invisibile, non autonomo, presunto patogeno agente, che informa indistintamente il corpo di tutti i non più scimmia e li uccide?
Di cosa ha bisogno la nostra integrità umana, che si rafforza con rapporti erotici bondage, con piaceri carnali al cui confronto le antiche usanze classiche romane di bambine date in sposa a uomini anziani, fanno sorridere?
Quali sono quelle soddisfazioni che ci fanno acquistare milioni di utensili per riempire il vuoto spazio intorno al nostro corpo, al nostro “IO”, unica parola rimasta, senza più immagine?
L’ “IO”, che ha bisogno di dipingersi tatuandosi vestiti a china che diano informazioni ad un corpo senza più verità sicure, senza più ruoli, nel 2023 trova il suo Parco di Divertimenti aperto, la sua espressione, la sua possibilità di realizzazione: registi da tutto il mondo offrono ruoli.
Benvenuti a tutti nel film, ci vediamo nei momenti di pausa.
Keli
Keli (Claudia Rigacci) lavora per l’ArteStudio ShaKel, collaborando per informare donne e uomini ancora saldi, attraverso incontri online divulgativi e incentivanti ad interessarsi alla scoperta di sé. Offrendo strategie creative per interrompere abitudini mentali proponendo diversi angoli di osservazione della realtà comune, diffonde tecniche e conoscenze sul canale https://t.me/leggibiologichepernoi