Un articolo pubblicato sul New England Journal of Medicine sostiene che avere certificati di nascita che mostrano il sesso potrebbe danneggiare “le persone intersessuali e transgender”, portando a preoccupazioni che il NEJM possa essere stato preso in giro o violato.
“Le designazioni di sesso sui certificati di nascita non offrono utilità clinica e possono essere dannose per le persone intersessuali e transgender”, afferma l’abstract dell’articolo, scritto dai dottori Vadim M. Shteyler e Eli Y. Adashi, e dall’avvocato Jessica A. Clarke, e twittato da NEJM giovedì.
“Spostare tali designazioni al di sotto della linea di demarcazione non comprometterebbe la funzione di salute pubblica del certificato di nascita, ma potrebbe evitare danni”, sostengono i tre nell’articolo, intitolato “Assegnazioni non riuscite” (Titolo originale: Failed Assignments) e pubblicato il 12 dicembre.
Mentre il resto dell’articolo è dietro il paywall di NEJM, il tweet è stato rapidamente valutato da un pubblico incredulo, chiedendosi se la bacheca Twitter fosse stata violata, o se l’articolo fosse uno scherzo di “Titania McGrath“, un famoso personaggio online, inventato da un comico britannico, dove esprime anche “lei” un commento online a riguardo.
How bizarre. I don’t see Dr. @TitaniaMcGrath listed there…
— Gavin Hart (@SarcySuchas) December 17, 2020
Shteyler e Adashi sono affiliati alla Brown University di Providence, Rhode Island, mentre Clarke elenca come sua affiliazione la Vanderbilt University Law School a Nashville, nel Tennessee.
Risalente al 1812 e operante con il suo nome attuale dal 1928, il NEJM è la più antica rivista medica al mondo, ed è considerata una delle più prestigiose pubblicazioni sottoposte a revisione paritaria negli Stati Uniti. Tuttavia, ciò non gli ha impedito di addentrarsi in acque politiche controverse. A ottobre, il giornale ha rilasciato un velato appoggio politico ai Democratici nelle prossime elezioni statunitensi, facendo eco ai punti di discussione di Joe Biden sulla pandemia Covid-19 senza fare alcun nome.
Alla fine di settembre, il NEJM ha pubblicato uno studio a favore delle vaccinazioni obbligatorie contro il Covid-19 sotto pena di perdita del lavoro o confinamento domiciliare, ma senza accuse penali in quanto “svantaggerebbero i poveri” e le minoranze.
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