COPRIFUOCO NAZISTA! Diktat di Draghi umilia la Lega sull’ora d’aria in più. Si spacca il Parlamento tedesco

di Fabio Giuseppe Carlo Carisio

La Corte Costituzionale, pochi giorni fa, ha stabilito l’incostituzionalità dell’ergastolo ostativo, una pena senza fine prevista nell’ordinamento penitenziario italiano che “osta” a qualsiasi sua modificazione e che non può essere né abbreviata né convertita in pene alternative, a meno che la persona detenuta decida di collaborare con la giustizia. La Consulta ha detto che il Parlamento avrà un anno per provvedere con una legge, ma che se a maggio del 2022 la nuova legge non ci sarà ancora, la norma che permette l’ergastolo ostativo verrà abolita perché «in contrasto con gli articoli 3 e 27 della Costituzione».

Mentre i giudici della Consulta (perlopiù di nomina politica) si lambiccano le meningi giurisprudenziali per cavillare sui diritti di mafiosi assassini e altri ergastolani responsabili di efferati omicidi plurimi, la bella gente italica si vede cancellare un’ora d’aria in più dal diktat di memoria nazista del premier Mario Draghi, divenuto boia di sacrosante libertà costituzionali su mandato del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che l’ha scelto come Presidente del Consiglio in quanto “uomo autorevole” ormai solo autoritario. Avevamo già previsto tutto nel nostro primo reportage del ciclo NWO CONTRO L’ITALIA.

Stavolta l’ex presidente della BCE prestato al Governo per suggellare il secondo Patto del Nazareno tra Partito Democratico e Forza Italia ha dimostrato non solo di essere assai più pericoloso del suo predecessore Giuseppe Conte, maggiordomo del Quirinale al servizio di PD e 5Stelle, ma persino di non voler scendere al minimo compromesso con uno dei partiti di governo come la Lega che sta miseramente cercando di salvare la faccia, senza riuscirci, ma è ormai a tutti gli effetti complice di una graduale soppressione di ogni libertà individuale (in violazione all’art 13 della Costituzione) in nome di una pandemia che persino gli scienziati reclutati dal governo hanno confermato essere ormai sotto controllo, dopo che si sono individuate le idonee cure.

«La libertà personale è inviolabile. Non è ammessa forma alcuna di detenzione, di ispezione o perquisizione personale, né qualsiasi altra restrizione della libertà personale, se non per atto motivato dell’autorità giudiziaria» recita l’articolo 13.

E’ evidente che ogni sforzo politico pare proiettato verso l’unica direzione di favorire il business dei vaccini che in parte parla già italiano, perché il vettore adenovirus di scimmia del controverso siero Astrazeneca è realizzato all’IRBM di Pomezia, Parco Scientifico finanziato dal governatore del Lazio Nicola Zingaretti (già segretario PD), e che attende l’arrivo sul mercato dell’antidoto di Reithera, la misteriosa srl amministrata anche da manager di GSK, la multinazionale partecipata da Bill Gates che a sua volta controlla la rete commerciale della Pfizer, produttrice del vaccino Comirnaty con BioNTech.

«Via libera al decreto Covid ieri in un Cdm-lampo (dalle 18.15 alle 18.43) senza modifiche alle linee essenziali già trapelate con la prima bozza ma scoppia la tensione nel Governo, con la Lega  che, a partire dalla questione del coprifuoco, non vota “un decreto che continua a imporre chiusure e limitazioni” come ha detto Matteo Salvini, assicurando comunque la fiducia al premier Mario Draghi. La finestra del dialogo resta aperta sulla possibilità di un ‘tagliando’ al dl a metà maggio, per allentare le misure nel caso che i contagi calino ulteriormente» scrive l’ANSA, agenzia ufficiale di regime.

La querelle è fiammata su una questione di apparente piccola rilevanza: un’ora di aria in più. Con il pragmatismo populista di cui una volta era maestro il leader leghista Matteo Salvini ha chiesto di spostare il coprifuoco dalle 22 alle 23 per consentire di agevolare l’attività di quegli esercizi di ristorazione (bar, ristoranti ecc) che dal 26 aprile potranno aprire ma soltanto all’aperto. E’ infatti implicito che con un coprifuoco alle 22 molti clienti saranno comunque disincentivati dal cenare fuori.

E’ altrettanto pacifico che un’ora in piazza o in meno di permanenza all’aperto non appare così determinante per compromettere l’efficacia di un coprifuoco basato su dati di contagio viziati da tamponi inaffidabili, come sostenuto dal magistrato Angelo Giorgianni, presidente dell’associazione L’Eretico e segretario generale dell’Organizzazione Mondiale per la Vita, nella sua denuncia alla Corte Penale Internazionale dell’Aja sui lockdowns equiparati a torture psicologiche e quindi crimini contro l’umanità.

Poche ore dopo è divampata la polemica anche tra le Regioni per due motivi. In primis perché quell’ora d’aria in più con l’estensione della libera circolazione fino alle 23 era stata proposta dalla Conferenza delle Regioni che si sentono così disattese dal governo, come ben spiegato dal governatore del Piemonte Alberto Cirio in un’intervista su Radio24 in cui evidenzia che il provvedimento rischia di apparire senza “congruenza e buonsenso” agli occhi di cittadini ed operatori commerciali. In secondo luogo perché il nuovo piano epidemico impone il coprifuoco fino al 31 luglio, causando un ovvio spauracchio al turismo internazionale, a prescindere dalla prossima ed eventuale revisione a fine maggio.

Ma Draghi ha voluto mostrare il pugno di ferro di reminiscenza nazista imponendo uno stop alla proposta della Lega, umiliata per l’ennesima volta e costretta a dare il timido segnale di un’astensione sul provvedimento in seno al Consiglio dei Ministri ma dichiarandosi già pronta al servilismo politico in Parlamento. «Il provvedimento prevede che sarà mantenuto almeno fino al primo giugno il coprifuoco alle 22. Dopo maggio potrebbe essere valutata, dopo un’ulteriore analisi dei dati epidemiologici, una delibera per eliminarlo o far partire il provvedimento dalle ore 23. Sarà possibile sedersi ai tavoli nei ristoranti al chiuso dal primo giugno» aggiunge ancora l’Ansa elencando tutte le prescrizioni del nuovo DPCM in vigore dal 26 aprile (in calce all’articolo tutte le variazioni).

 Un manifesto annuncia il coprifuoco durante l’occupazione nazista dell’Italia

Tra esse ci sarà il controverso Green Pass, un lasciapassare per attraversare le regioni (di qualsiasi colore, dal giallo al rosso) destinato solo a chi è già vaccinato, a chi è guarito dal Covid negli ultimi sei mesi e a chi avrà il coraggio di sfidare la sorte facendo un tampone che potrebbe rilevarlo “falso positivo” costringendolo a 14 giorni di quarantena sebbene asintomatico.

La politica della Lega sul coprifuoco si dimostra ancor più fallimentare se rapportata a quanto accaduto in Germania dove il parlamento tedesco si è spaccato proprio a causa delle nuove disposizioni che vietano i movimenti notturni.

IL PARLAMENTO TEDESCO SPACCATO SUL COPRIFUOCO

«Il Bundestag ha approvato le controverse modifiche alla legge nazionale sulla protezione dalle infezioni che inasprisce notevolmente le restrizioni di blocco del Covid-19. Il disegno di legge è stato approvato nonostante le dure critiche dell’opposizione. Il disegno di legge che introduce nuove regole vincolanti di blocco per gli stati tedeschi con alti tassi di infezione è stato approvato mercoledì da una stretta maggioranza nel Bundestag. Ha ricevuto il sostegno di 342 parlamentari mentre 250 parlamentari hanno votato contro e 64 si sono astenuti. Alcune restrizioni introdotte dagli emendamenti sono state allentate rispetto alla bozza pubblicata dai media tedeschi ad aprile» spiega Russia Today.

«Camminare e fare jogging da soli sarà possibile fino a mezzanotte, a differenza di quanto previsto in precedenza dai media tedeschi. Le scuole e le università dovranno passare alla formazione a distanza solo quando il tasso medio di incidenza raggiungerà 165 ogni 100.000 persone. I negozi non essenziali potranno consentire ai clienti con test Covid-19 negativi fino a quando il tasso di infezione non raggiungerà 150, invece di chiudersi. Dopodiché, le persone potranno ancora ritirare le merci preordinate. Tutti gli stati federali in cui un tasso medio di infezione da Covid-19 di sette giorni supera il 100 per 100.000 persone dovranno imporre un coprifuoco notturno a partire dalle 22:00 (e non alle 21:00 come originariamente previsto). Attualmente, 15 stati tedeschi su 16 rientrano nelle restrizioni del disegno di legge, che deve ancora essere approvato dal Bundesrat, un’altra camera del parlamento tedesco che rappresenta gli stati» aggiunge RT.

“Siamo in una situazione in cui troppe persone sono malate e troppe stanno morendo”, ha affermato Ralph Brinkhaus, il leader dell’Unione, un blocco che unisce i Democratici cristiani (CDU) della cancelliera Angela Merkel e i loro alleati bavaresi, l’Unione sociale cristiana (CSU ). “Dobbiamo agire qui e ora”, ha aggiunto. Il ministro della Salute Jehns Spahn ha anche cercato di convincere i legislatori che sostenere il disegno di legge era l’unico modo. “Per quanto ci dispiace: ridurre il numero di contatti aiuta”, ha detto, aggiungendo che la Germania deve “rompere prima la terza ondata”.

Alexander Gauland, capo della fazione del partito di destra AfD al Bundestag, ha detto che il governo sta combattendo la pandemia con “mezzi inadatti”, aggiungendo che i ministri “sono bloccati nelle loro trincee”. Il co-presidente della fazione del partito di sinistra Amira Mohamed Ali ha definito l’approccio del governo “irresponsabile”, accusandolo di limitare i “diritti fondamentali” del popolo. “La sinistra non lo accetterà mai. Continuiamo a rifiutare la tua legge “, ha detto.

I liberali democratici hanno persino annunciato che avrebbero presentato una denuncia contro il disegno di legge alla Corte costituzionale. “Il coprifuoco previsto non è una misura adeguata”, ha detto la portavoce della politica sanitaria del partito, Christine Aschenberg-Dugnus.

Gli eredi dei Nazisti di Hitler hanno imparato la lezione, i sedicenti antifascisti italiani, invece, sanno festeggiare la libertà solo quando fa comodo alle loro manovre politiche ed ai loro loschi affari…

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Fabio Giuseppe Carlo Carisio
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MAIN SOURCES

GOSPA NEWS – WUHAN.GATES REPORTAGE

GOSPA NEWS – INCHIESTE CORONA VIRUS


ECCO LE NUOVE DISPOSIZIONI – fonte ANSA

Il nuovo decreto legge Covid sarà valido dal 26 aprile al 31 luglio.

SCUOLA – “Dal 26 aprile e fino alla fine dell’anno scolastico si torna in classe anche nelle scuole superiori (secondarie di secondo grado). La presenza è garantita in zona rossa dal 50% al 75%. In zona gialla e arancione dal 70% al 100%.” E’ quanto prevede il decreto sulle riaperture che quindi aumenta dal 60% al 70% il limite minimo per le superiori in presenza nelle zone gialle e arancioni. Per le università il dl prevede che “dal 26 aprile al 31 luglio nelle zone gialle e arancioni le attività si svolgono prioritariamente in presenza. Nelle zone rosse si raccomanda di favorire in particolare la presenza degli studenti del primo anno”.

GREEN PASS – “Le certificazioni verdi rilasciate dagli Stati membri dell’Unione sono riconosciute valide in Italia. Quelle di uno Stato terzo se la vaccinazione è riconosciuta come equivalente a quella valida sul territorio nazionale.” E’ quanto prevede il decreto sulle riaperture approvato in Cdm nel passaggio in cui si disciplina il “green Pass” per la circolazione tra Regioni italiane anche di diverso colore.

VISITE – “Dal 26 aprile e fino al 15 giugno, in zona gialla e arancione, è possibile andare a trovare amici o parenti in una abitazione privata (diversa dalla propria) in 4 persone al posto di 2.”

SPOSTAMENTO TRA REGIONI – “Dal 26 aprile chi è munito di certificazione verde potrà spostarsi da una Regione all’altra anche se si tratta di zone rosse o arancioni.” E’ quanto prevede il decreto riaperture. Secondo quanto stabilito dal decreto “può avere il certificato verde:

• chi ha completato il ciclo di vaccinazione (dura sei mesi dal termine del ciclo prescritto)

• chi si è ammalato di covid ed è guarito (dura sei mesi dal certificato di guarigione)

• chi ha effettuato test molecolare o test rapido con esito negativo (dura 48 ore dalla data del test)”

CINEMA E TEATRI – In relazione all’andamento epidemiologico e alle caratteristiche dei siti che ospitano cinema, teatri, sale concerto e live club, si potrà autorizzare la presenza anche di un numero maggiore di spettatori all’aperto rispetto ai 500 previsti al massimo al chiuso e ai mille all’aperto o al 50% della capienza, nel rispetto delle indicazioni del Cts e delle linee guida. E’ quanto prevede il dl.

EVENTI SPORTIVI – E’ possibile autorizzare lo svolgimento di eventi sportivi di particolare rilevanza anche prima dell’1 giugno. Per tali eventi, e tenuto conto delle caratteristiche dei siti, è possibile autorizzare la presenza di un numero maggiore di 1.000 spettatori per gli impianti all’aperto o di 500 per quelli al chiuso.

IL ‘TAGLIANDO’ – Un ‘tagliando’ al decreto legge a metà maggio, per valutare la sussistenza di presupposti per allentare eventualmente le misure nel caso che i dati epidemiologici lo permettano. E’ quanto si apprende da fonti di Governo.