Il Codacons contro l’ex ministro della Salute Beatrice Lorenzin, sul tema dei vaccini. L’associazione che tutela l’ambiente e i diritti dei consumatori, ha reso pubblici oggi alcuni documenti che fanno luce sulle reazioni avverse dei vaccini su un numero elevato di pazienti. Per questo avrebbe depositato presso le istituzioni di riferimento una denuncia penale per omissioni di atti d’ufficio.
Il documento è redatto dall’Aifa (associazione italiana del farmaco) e mostra i dati raccolti negli anni che vanno dal 2014 al 2016. L’accusa al ministro è di omissione d’atti d’ufficio. Il Codacons si chiede se Lorenzin abbia illustrato i dati Aifa agli altri ministri, prima dell’approvazione del controverso decreto che aumenta il numero delle vaccinazioni obbligatorie e le rende necessarie per l’iscrizione dei bambini nelle scuole. Il decreto include anche il giudizio sopra la potestà genitoriale per i genitori che non si allineano a questi nuovi obblighi di legge.
Codacons sui vaccini: «Serve trasparenza»
I documenti dell’AIFA, i cui risultati possono essere letti qui nella loro interezza, mostrano le segnalazioni di reazioni pericolose legate ad alcuni vaccini.
In particolare, le segnalazioni riguardano il farmaco che è indicato con il nome commerciale di Infarinx Hexa (1892 segnalazioni nel 2014 e 992 nel 2015, e 702 casi per il farmaco) e che tutti conoscono come vaccino esavalente. Il dato significativo è che messi a confronti con i dati OSMED ( Osservatorio Medico sull’impiego dei medicinali ) i dati crescono in maniera esorbitante: parliamo di 8182 casi nel 2014 e 7892 nel 2015.
All’interno del documento ci sono due tabelle che mostrano la percentuale di manifestazione di alcune patologie a seguito della somministrazione dei vaccini. Queste vanno da patologie del sistema nervoso, gastrointestinali, vascolari, del metabolismo, cardiache, del sistema muscolo scheletrico, immunitario, fino alle renali e urinarie.
Il documento svela anche cinque morti causate da reazioni gravi ai vaccini, avvenute in Piemonte, Basilicata, e Lombardia. Coinvolti sono neonati tra le 9 e le 11 settimane di vita. Anche se alcuni studi riportati nel documento, dimostrano che non esiste una relazione causale tra l’esposizione ai vaccini e la morte prematura, SIDS (sindrome della morte improvvisa del lattante), è chiaro che il nesso temporale è talmente evidente che la “scienza” può mettere in campo tutte le sue scoperte senza fugare tutti i ragionevoli dubbi che crea questa situazione
Le case farmaceutiche non pagano i danneggiati italiani, che sono rimborsati da noi contribuenti. ( sin dai tempi del Presidente del senato Scognamiglio ).
Si sono tratte quindi anche conclusioni su come mai le case farmaceutiche avrebbero scelto proprio l’Italia come campo d’avanguardia per la sperimentazione vaccinale a livello mondiale. e la risposta è molto semplice: da noi se le aziende sbagliano e forniscono alle ASL un prodotto pericoloso che danneggia la salute pubblica, a rimetterci non sono le stesse aziende ma il Ministero della Salute, e in via indiretta, tutti noi contribuenti!
Il Codacons ha terminato il suo intervento con un appello al Presidente Mattarella affinché non firmi il decreto legge.
Dopotutto, ricorda l’associazione, lo stesso Mattarella da Presidente della Corte Costituzionale ha creato una serie di precedenti giuridici nei quali venivano riconosciuti gli stessi danni dei vaccini.