Tramonta l’idea di rendere obbligatorio il vaccino contro l’influenza. Si attende il decreto

Il Ministero della Salute sta limando la circolare con le indicazioni per la prossima stagione. Alcune Regioni hanno chiesto di introdurre l’obbligo (il Lazio lo ha fatto per gli over 65) ma per ora dal Ministero si punta sulla raccomandazione. L’obiettivo, è quello di fare in modo che in autunno quando si ripresenterà l’influenza si possano distinguere i soggetti affetti da influenza con i malati di Covid visto che la sintomatologia iniziale è molto simile.

Se il governo si limiterà alla “raccomandazione vaccinale”
decadrà anche l’ordinanza di Zingaretti per il Lazio

in arrivo la nuova circolare del Ministero della Salute con le indicazioni per la prossima stagione influenzale. Rispetto alla bozza del mese scorso le novità principale dovrebbero essere rappresentate dal fatto che viene estesa la raccomandazione alla popolazione over 60 (fino ad oggi era raccomandata e gratuita per gli over 65) e poi viene esplicitamente raccomandata per i bimbi fino ai 6 anni. Chiaramente per tutte queste fasce di età la vaccinazione dovrebbe essere gratuita.

L’obiettivo, è quello di fare in modo che in autunno quando si ripresenterà l’influenza si possano distinguere i soggetti affetti da influenza con i malati di Covid 19 dato che la sintomatologia iniziale è molto simile.

Sembra dunque tramontare l’idea di rendere obbligatorio il vaccino contro l’influenza perlomeno per gli anziani anche se alcune Regioni (Lazio in testa che ha fatto proprio un’ordinanza in tal senso) lo avevano chiesto così come per esempio anche Forza Italia che ha presentato una mozione in Parlamento nei gioni scorsi.

Queste le categorie per le quali si sta valutando la raccomandazione alla vaccinazione antinfluenzale:
1. Persone ad alto rischio di complicanze o ricoveri correlati all’influenza:
– Donne che all’inizio della stagione epidemica si trovano in gravidanza e nel periodo “postpartum”.
 
– Soggetti dai 6 mesi ai 65 anni di età affetti da patologie che aumentano il rischio di complicanze da
influenza:
a) malattie croniche a carico dell’apparato respiratorio (inclusa l’asma grave, la displasia
broncopolmonare, la fibrosi cistica e la broncopatia cronico ostruttiva-BPCO);
b) malattie dell’apparato cardio-circolatorio, comprese le cardiopatie congenite e acquisite;
c) diabete mellito e altre malattie metaboliche (inclusi gli obesi con indice di massa corporea BMI
>30);
d) insufficienza renale/surrenale cronica;
e) malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie;
f) tumori e in corso di trattamento chemioterapico;
g) malattie congenite o acquisite che comportino carente produzione di anticorpi,
immunosoppressione indotta da farmaci o da HIV;
h) malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinali;
i) patologie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici;
j) patologie associate a un aumentato rischio di aspirazione delle secrezioni respiratorie (ad es.
malattie neuromuscolari);
k) epatopatie croniche.
 
– Soggetti di età pari o superiore a 65 anni (nella nuova bozza l’eta potrebbe per l’appunto essere abbassata a 60 anni e inserita anche quelal per i bambini fino a 6 anni).
 
– Bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio di Sindrome di Reye in caso di infezione influenzale.
 
– Individui di qualunque età ricoverati presso strutture per lungodegenti.
 
– Familiari e contatti (adulti e bambini) di soggetti ad alto rischio di complicanze (indipendentemente dal
fatto che il soggetto a rischio sia stato o meno vaccinato).
 
2. Soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo e categorie di lavoratori:
– Medici e personale sanitario di assistenza in strutture che, attraverso le loro attività, sono in grado di
trasmettere l’influenza a chi è ad alto rischio di complicanze influenzali.
 
– Forze di polizia
 
– Vigili del fuoco
 
– Altre categorie socialmente utili che potrebbero avvantaggiarsi della vaccinazione, per motivi vincolati allo svolgimento della loro attività lavorativa; a tale riguardo, è facoltà delle Regioni/PP.AA. definire i principi e le modalità dell’offerta a tali categorie.
 
– Infine, è pratica internazionalmente diffusa l’offerta attiva e gratuita della vaccinazione antinfluenzale da parte dei datori di lavoro ai lavoratori particolarmente esposti per attività svolta e al fine di contenere ricadute negative sulla produttività.
 
3. Personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani:
– Allevatori
– Addetti all’attività di allevamento
– Addetti al trasporto di animali vivi
– Macellatori e vaccinatori
– Veterinari pubblici e libero-professionisti
 
4. Altre categorie
– Donatori di sangue
 

Intanto

Il Sindacato medici pediatri di famiglia (Simpef) accoglie con estremo favore la notizia che il Ministero della salute stia pensando di proporre per la prossima stagione, rendendola gratuita, la vaccinazione antinfluenzale anche per i bambini tra i 6 mesi ed i 6 anni di vita.
 
“È una nostra posizione storica – spiega il Segretario nazionale, Rinaldo Missaglia – e siamo particolarmente lieti che in molti ora convergano su questa ipotesi. Esortiamo il ministro, Roberto Speranza, e il neo Capo dipartimento della prevenzione, Giovanni Rezza, a perseverare in questa impresa che sarà di grande beneficio per la salute dei piccoli assistiti nonché, per le note modalità di trasmissione della malattia influenzale, di giovamento per l’intera platea dei cittadini che non vogliano o non possano accedere alla vaccinazione.”

Simpef considera “ben poste le recenti proposizioni a favore della vaccinazione antinfluenzale in pediatria espresse, a nome della Società italiana di pediatria, dal presidente Alberto Villani e ne sposa in toto le considerazioni scientificamente ineccepibili a sostegno. Siamo pronti a collaborare in fase operativa nell’applicazione dei futuri protocolli attuativi e invitiamo pertanto le Istituzioni sanitarie regionali ad attivarsi per tempo nella predisposizione di percorsi vaccinali ai quali, nei modi e nelle specificità proprie della pediatria di libera scelta, Simpef è disponibile per una fattiva collaborazione fin dalla fase ideativa che sostanzierà la campagna antinfluenzale del prossimo autunno/inverno”.
“Confidiamo che la volontà del Ministero possa trovare adeguata accoglienza tra gli Assessori alla sanità delle varie regioni – dichiara Missaglia – e che questi possano cogliere lo spirito della raccomandazione, traducendolo fattivamente attraverso la predisposizione di un piano attuativo che consideri operativamente la raccomandazione a proporre gratuitamente ai bambini in età prescolare il vaccino antinfluenzale in occasione della campagna vaccinale 2020/21.”

Fonte: Quotidianosanità.it