Articolo proposto da N.R. Ottaviano, pagina di divulgazione e difesa della Tradizione iniziatica occidentale.
I recenti eventi accaduti negli Stati Uniti d’America hanno riacceso i riflettori sulla situazione politico-sociale americana e su Donald John Trump, 45° Presidente degli Stati Uniti.
Il personaggio Trump è sicuramente singolare ed in genere o è amato o è odiato, non esistono mezze misure. Diciamo che nessun Presidente è mai stato oggetto di tante controversie quanto lo è lui, anche in virtù di alcune sue iniziative e dichiarazioni piuttosto plateali che hanno fatto molto discutere l’America e tutto il mondo. Del resto gli U.S.A. sono la maggior potenza mondiale ed è inevitabile che su quel Paese siano puntati gli occhi di tutti gli abitanti della Terra.
A scanso di equivoci e in maniera molto sintetica dato che mi occupo di esoterismo e non di politica dico subito che non ho un grande trasporto per costui ma che lo giudico, per tutta una serie di motivi, il male minore per gli Stati Uniti e per il mondo e perciò spero che venga rieletto anche in relazione alla sua posizione violentemente anti-cinese ed alla sua volontà di concentrarsi più sui problemi degli U.S.A. che non sullo scenario internazionale, cosa che del resto è molto tipica dei Presidenti appartenenti al Partito Repubblicano da sempre abbastanza votati ad un certo isolazionismo degli Stati Uniti.
Come la maggior parte dei Presidenti Repubblicani Trump venne iniziato da giovane nella Massoneria di Rito Scozzese che negli U.S.A. è tradizionalmente molto forte. Poichè in Italia, come del resto anche in altri Paesi cattolici, il ritornello sulla “giudeo-demo-plutocrazia massonica” è ancora molto in voga ritengo utile chiarire alcune cose.
Qualche tempo fa l’amico Andrea Franco, discepolo come me di Massimo Scaligero, scrisse un bell’articolo sul blog “coscienze in rete:”In nome delle Logge, Retroscena Occulti della Politica Americana.”
In tale articolo, molto ben documentato come tutti i suoi lavori, l’autore analizza caratteristiche e finalità di molte “Società Segrete” americane. C’è un punto dell’ottimo articolo dell’amico Andrea Franco che va particolarmente approfondito e chiarito:cercheremo di farlo in questa sede. Correttamente l’autore punta l’indice contro le ” Società Segrete PARAMASSONICHE” che “mescolano rituali massonici con magismo”.
Andrea Franco giustamente fa l’ esempio dei famigerati e potentissimi “Skull “. …È opportuno ricordare che l’antesignano di tali Società Segrete fu proprio il fondatore di Scientology, Ron Hubbart,non a caso in gioventù discepolo del mago nero britannico Aleister Crowley ( su questo punto siamo stati inviati dagli interessati a condividere anche la loro versione https://cesnur.net/wp-content/uploads/2019/06/tjoc_3_3_3_introvigne.pdf). E’ bene sapere anche che la Massoneria degli USA ” Regolare” ( Scozzese ,Royal Arch,Egizia anche se quest’ultima meriterebbe un discorso a parte) vieta espressamente nei propri statuti l’appartenenza a ” Società Paramassoniche” e che tali consessi (peraltro molto popolari negli ambienti Dem) NULLA hanno a che vedere con la Massoneria Tradizionale.
Va considerato anche che praticamente tutti i personaggi celebri degli USA erano massoni: da Washington a Franklin da Jefferson a Lincoln passando per Stan Laurer ( nato in Inghilterra ma cittadino U.S.A.) ed Oliver Hardy fino allo stesso Martin Luter King.Perfino Walt Disney fu un esponente di primo piano della Massoneria Scozzese. Se si escludono il cattolico Kennedy ed il quacchero Carter oltre a pochi altri, quasi tutti i Presidenti degli USA erano Massoni: particolarmente frequente, come abbiamo detto, è stata l’appartenenza alla Massoneria dei Presidenti Repubblicani.
In Italia esistono tre Logge Massoniche militari americane ed alle ultime elezioni hanno votato in blocco per Trump, Massone di Rito Scozzese a differenza della Clinton che non e’ mai stata iniziata alla Libera Muratoria. Dunque con una certa generalizzazione e con tutte le approssimazioni possibili possiamo dire che oggi i repubblicani sostengono la Massoneria Regolare ( oramai diventata una sorta di Rotary e destituita, salvo alcune eccezioni, di reale contenuto iniziatico ma in generale costituita da brave persone) mentre molti democratici ( nonostante Obama fosse un membro della Massoneria di Rito Scozzese) sembrano fortemente attratti dalle ” Società Paramassoniche ” di cui sopra! Ciò che è incomprensibile agli occhi dei Massoni ” Regolari “, americani e non, è la confusione che si fa ( soprattutto in Italia) tra ” Massoneria ” e ” “Centri di Potere Occulti” tipo Gruppo Bildberg; quest’ultimo Gruppo infatti non ha NULLA a che fare con la Massoneria che agli occhi dei membri di tale consesso appare soltanto come un’inutile carnevalata! Parimenti è bene comprendere che le c.d ” logge deviate ” ,alcune delle quali sono in effetti dedite a culti erotici/satanici del tipo di quelli descritti in ” Eyes Wide Shout”( sarà un caso ma il regista del film Stanley Kubrik è morto subito dopo aver ultimato il film) non possono assolutamente essere confuse con la Massoneria Regolare perché così facendo si creano confusioni che giovano unicamente alle forze dell’oscurità.Oggi come oggi tutta la Massoneria regolare degli USA ( e dell’Europa) è schierata con Trump perché c’è la consapevolezza che egli sia l’unico a poter arginare lo strapotere del ” politically correct” mescolato con le logge deviate in gran parte popolare da Dem. Che poi ” brother Donald ” ( come affettuosamente lo chiama il rappresentante della M.A. negli USA, R.W.) abbia un un’evidente disturbo narcisistico di personalità è un fatto e ciò costituisce un problema nella misura in cui a volte tale disturbo lo porta a commette notevoli errori di metodo. Tuttavia in questo momento Trump è certamente la soluzione migliore per tutti noi: se vincesse il candidato democratico, ex vicepresidente di Obama e autentico pupazzo delle multinazionali sioniste sarebbero davvero guai seri! Per meglio comprendere l’atteggiamento che la borghesia sana degli U.S.A. ha nei confronti della Massoneria Regolare sarebbe opportuno leggere Il romanzo di Dan Brown “The Lost Symbol”.
E’ bene rammentare, però, che Dan Brown è uno scrittore di thriller, molto bravo certamente, ben documentato certamente, ma romanziere e non esoterista. L’unico esempio di esoterista-scrittore (e non di scrittore che utilizzi l’esoterismo come filone narrativo) fu quello del Massone Gustav Meyrink, che l’esoterismo lo conosceva e lo praticava sul serio e che sarebbe rimasto quasi sconosciuto se da un suo romanzo (Il Golem) non fosse stato tratto negli anni ’30 del XX secolo un film di grande successo. Certamente Brown è una persona seria, amico di autorevoli esponenti del Rito Scozzese Antico ed Accettato degli U.S.A. e si è avvalso di tali “esperti” per la stesura di quel romanzo che, per altro, ha suscitato le ire funeste della stampa cattolica, tant’è che a suo tempo Massimo Introvigne, dalle colonne del quotidiano “Avvenire”, tuonò contro l’apologia massonica del Brown, colpevole, a suo parere, di aver mostrato la Fratellanza Libero- Muratoria come un baluardo di umanità e di conoscenza in un mondo fatto di tenebre, ove tra i componenti delle tenebre stesse vi è l’oscurantismo clericale rappresentato dalla burocrazia del Vaticano e dall’ oscura Opus Dei protagonisti negativi rispettivamente di “Angeli e Demoni” ed “Il codice Da Vinci”. Stiamo attenti però a non dimenticare che un conto è cavalcare il filone esoterico (buon per lui, guadagnando milioni di dollari) altro è comprendere a fondo cos’è davvero la Tradizione esoterica occidentale, cosa piuttosto ardua visto che allo stesso interno della Massoneria regna una notevole confusione in proposito.
Recentemente un autorevole Massone italiano dando alle stampe l’ennesima biografia romanzata del conte di Cagliostro insisteva con la solita favoletta (mutuata da Dumas ed ahimè da Goethe) secondo la quale il palermitano Giuseppe Balsamo ed il portoghese Alessandro Conte di Cagliostro fossero la stessa persona. Ovviamente costui non ha mai letto Mark Haven né la traduzione italiana della sua monumentale opera “Il maestro sconosciuto” (Ed. Cambiamenti, Bologna) e, cosa ancora più colpevole, non ha letto attentamente nè l’opera del Reghini nè quella di Rudolf Steiner. Entrambi infatti, pur avendo visioni del mondo diametralmente opposte ( noi ci identifichiamo TOTALMENTE con la dottrina esposta da Steiner e nutriamo serie riserve sulle posizioni “pagane” e “neo-pitagoriche” del Reghini) concordano sulla grandezza del “Gran Cofto” e sulla impossibilità che un volgare truffatore come il Balsamo potesse, redimendosi, assumere la forma di uno dei più grandi Maestri dell’umanità. In effetti, come avrebbe detto Mao Tse-Tung, “Molta la confusione sotto il cielo, eccellente la situazione”: cosa giustissima dal suo punto di vista, quello di un sovversivo bolscevico, ma ovviamente sbagliatissima dal punto di vista di coloro che difendono la Tradizione Iniziatica. Del resto, la stessa Libera Muratoria fa spesso grande confusione sulle proprie radici, insistendo sulla storiella delle origini dalle corporazioni di mestiere, dalle gilde medievali etc. (cosa vera solo per alcuni aspetti minori della Tradizione Iniziatica Liberomuratoria), ma dimenticandosi del tutto che l’origine di ogni tradizione esoterica ed iniziatica occidentale va ricercata in primo luogo nell’Antico Egitto, terra dalla quale si è irradiato potentemente l’insegnamento spirituale approdato sul suolo italico con Pitagora, su quello ellenico con Platone e proseguito poi attraverso Plotino, Porfirio, Boezio, Lullo, Paracelso e Pletone per giungere fino a Giordano Bruno. Il grande nolano è, dopo Garibaldi, il personaggio storico a cui è dedicato il maggior numero di Logge Massoniche italiane; ma quanti tra coloro che si dicono Liberi Muratori conoscono davvero l’opera del Bruno? Libertà dall’oscurantismo clericale, ritorno alla natura, pace tra i popoli e fratellanza, questi sono i temi ricorrenti sui seminari, convegni, articoli, che, decine di volte all’anno, vengono organizzati dalle varie Obbedienze Muratorie italiane sul filosofo di Nola.
In realtà il nocciolo del pensiero di Bruno, quel nocciolo che terrorizzò la Chiesa, tanto da indurla a decretarne la morte sul rogo di Campo de’ Fiori, sta nel suo affermare con forza la necessità di azzerare le divisioni tra cattolicesimo e protestantesimo, tra ebraismo ed islamismo, ritornando alle comuni origini di tutti questi culti, ovvero alla religione egizia. Trecentocinquant’anni prima di Mircea Eliade (peraltro rumeno, quindi latino), Frate Giordano aveva ben compreso, attraverso lo studio dei testi ermetici e dei pensatori a lui antecedenti, i cui nomi sono stati prima ricordati, che l’ antica religione egizia era in realtà fondata, non sul politeismo, bensì sul più puro enoteismo.
Da una Divinità primordiale e creatrice (Ptha a Menfi, Atum a Elipoli, Amon a Tebe e via dicendo) vengono, cioè, generate, per successive emanazioni, le altre divinità. La Divinità perciò è unica (Supremo Artefice dei Mondi, ovvero Grande Architetto dell’Universo) ma viene parcellizzata in successive forme, ciascuna delle quali rappresenta un aspetto peculiare della Divinità Creatrice.
Tale tradizione primordiale era ben conosciuta da colui (o da coloro) che hanno scritto la Bibbia, tant’è che la Genesi inizia con “In principio Dio creò il cielo e la terra.” Nella lingua originale ebraica la parola “Dio” è El-Hoim la cui traduzione letterale è “Lui gli Dei”: pertanto Dio viene simultaneamente definito al singolare ed al plurale. Tale concezione egizia e mediterranea della Divinità è alla radice dell’estrema tolleranza per ogni forma di culto che il mondo antico possedé.
La rigida affermazione monoteista “non vi è altro Dio fuori che il mio, tutti gli altri sono idoli falsi e bugiardi” è alla base del fanatismo religioso, dell’intolleranza e dell’integralismo. Oggi va molto di moda far riferimento all’integralismo islamico, certamente deprecabile e da condannare senza alcuna riserva, ma non dimentichiamoci che sono stati fatti più morti nel nome di Cristo (e certamente non per Sua colpa) che per qualsiasi altro motivo nella storia dell’umanità. Giordano Bruno fa da spartiacque tra mondo antico e mondo moderno; egli è il crocevia attraverso il quale il deposito iniziatico della Tradizione Occidentale arriva fino ai nostri giorni, tramite la fama fraternitas rosicruciana, la Royal Society e la conseguente costituzione, nel 1717, della moderna Libera Muratoria.
Come acutamente osservato dalla Yates, senza Giordano Bruno ed i cosiddetti giordanisti, non ci sarebbero stati i rosacroce, perciò non ci sarebbero stati Newton, Ashmole e la fondazione della Gran Loggia d’Inghilterra alla locanda “L’oca e la graticola”. Possiamo perciò affermare che se è vero, come dice Guénon, che la Massoneria è l’unica depositaria della Tradizione iniziatica ed esoterica occidentale, è altrettanto vero che essa rappresenta il contenitore ove si depositano gli insegnamenti egizio-italico-mediterranei. Ciò era ben noto ai padri fondatori degli Stati Uniti d’America (giustamente celebrati dal Brown ne “Il simbolo perduto”), tutti iniziati ai misteri della Libera Muratoria. Massone fu, come abbiamo già detto, Washington, così come massoni furono Franklin, Payne e Jefferson.
Essi modellarono l’attuale capitale degli U.S.A. secondo la tradizione egizio-italica-mediterranea. Costruirono perciò un campidoglio, copia di quello romano, una cupola (il Jefferson Memorial) ispirata al pantheon di Roma, un tempio di Atena (il Lincoln Memorial) ispirato al partenone di Atene ed innalzarono, nella Capitale del Paese che avrebbe dominato il mondo contemporaneo, un gigantesco obelisco egizio. Questi iniziati sapevano che ogni cosa parte dall’Egitto e giunge al mondo moderno attraverso il retaggio italico.
Coloro che si ispirano a culti misteriosofici estremo-orientali o ad improbabili “rivisitazioni neo-pagane” e quei Massoni che si ostinano a credere che la Libera Muratoria provenga da un mondo anglosassone che non avrebbe visto la luce senza la terra italica sono entrambi in errore. Solo la rivivificazione della Tradizione imperitura egizio-italico-mediterranea,illuminata dall’evento del Golgota e dalla Rivelazione di Rudolf Steiner, può apportare nuova linfa vitale ad un mondo ormai in disfacimento e pervaso dalle tenebre: in ciò l’Italia e la VERA Europa (non quella del Gruppo Bildberg e delle banche, tanto per intenderci) hanno un ruolo cruciale.
La mezzanotte è passata ma l’alba è ancora lontana.
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