Un miliardo da destinare all’adeguamento delle scuole e per la creazione di spazi aggiuntivi. Non sarebbe meglio investire diversamente?
Nella nuova bozza scuola si prevede l’utilizzo di un cruscotto informativo che segnalerà le criticità nelle aule, e ci sarà un coordinamento in cabina di regia Covid con le Regioni. Nel frattempo il premier Giuseppe Conte chiede ancora un po’ di tempo per poter riaprire le classi in sicurezza a settembre, mentre è slittata la conferenza Stato-Regioni prevista inizialmente per oggi.
«La ministra (Azzolina, ndr) ha incontrato i sindacati e gli enti locali. Stiamo lavorando tutti i giorni per consentire di ritornare in sicurezza a scuola a settembre», continua il presidente del consiglio. «Dateci ancora un po’ di tempo. Sull’edilizia scolastica ci sono soldi mai usati dovremo fare un miracolo. Una nostra norma ha conferito a sindaci e presidenti di province il ruolo di commissari straordinari per poter procedere a tutto con due tranche di 300 mln più 300. Stiamo facendo di tutto», conclude.
Ma le criticità della scuola non erano forse altre?
Appena l’8 per cento delle scuole è stato progettato secondo le normative antisismiche, eppure un edificio su tre, dove, ogni giorno, studiano e lavorano quasi dieci milioni di italiani, è in una zona sismica ad alta pericolosità, il 14 per cento in un’area ad alto rischio idrogeologico, quasi uno su due è stato costruito prima del 1980. Secondo l’ultimo rapporto sulla “salute” degli istituti scolastici redatto da CittadinanzAttiva, il 39 per cento delle scuole presenta uno stato di manutenzione assolutamente inadeguato e inoltre un edificio su tre sarebbe necessario un intervento di tipo strutturale. Umidità, muffe, infiltrazioni di acqua, segni di fatiscenza e distacchi di intonaco sono presenti in più del 20 per cento dei casi e mancano le scale di sicurezza esterne in una scuola su due. E come se non bastasse, in quattro delle 165 scuole monitorate sono state trovate tracce di amianto e in tre di radon, un gas molto pericoloso, considerato tra le principali cause di tumore al polmone.
Tanti gli appelli al momento inascoltati per una scuola che torni a mettere al centro il benessere psico fisico dei bambini
Uno su tutti, l’appello, con tanto di petizione, per chiedere che la scuola torni ad essere un luogo “sano” deputato al benessere psicofisico dei nostri figli di Overcultura.