Il rinvio delle scadenze inciderebbe sull’elaborazione della previsione delle imposte
Niente proroga dei versamenti fiscali programmati per il 20 di luglio. E’ quanto emerge da una risposta data dal sottosegretario al Tesoro, Alessio Villarosa durante il question time in commissione Finanze alla Camera. Il governo – ha ricordato il sottosegretario secondo quanto riportato dal resoconto parlamentare – ha rinviato le scadenze ordinarie del 30 giugno e del 30 luglio con maggiorazione dello 0.4 per cento, rispettivamente al 20 luglio e al 20 agosto. “L’ulteriore proroga richiesta, secondo gli uffici, inciderebbe – ha spiegato – sull’elaborazione delle previsioni delle imposte autoliquidate della Nota di aggiornamento al DEF che, come noto, deve essere presentata al Parlamento entro la fine del mese di settembre”. Il sottosegretario ha anche espresso il proprio rammarico per la risposta fornita, spiegando di essersi personalmente adoperato per una ulteriore proroga dei termini.
La giornata del 20 luglio si presenta come una sorta di «bollino rosso» del fisco: una particolare concentrazione di adempimenti che vanno dal pagamento del diritto annuale alla Camera di Commercio, all’imposta di bollo sulle fatture elettroniche emesse nel 2° trimestre per importi superiori a mille euro. E poi versamento di imposte e contributi previdenziali e assistenziali.
Il 20 luglio scade il termine per la dichiarazione dei redditi e per determinare gli importi dei versamenti dei saldi 2019 e dei primi acconti 2020 relativi alle imposte sui redditi e all’Irap. Stessa scadenza anche per il versamento delle imposte e dei contributi previdenziali e assistenziali sulla base della dichiarazione dei redditi per titolari di partita Iva 2 e soci di società. Per questo, spiega oggi il Corriere della Sera, c’è chi chiede una proroga a settembre
Nella riforma del fisco cui il governo sta lavorando “non ci sarà la reintroduzione dell’Imu prima casa e nessun meccanismo che porto a un aumento delle addizionali”. Lo afferma il ministro dell’economia Roberto Gualtieri nel suo intervento al congresso Ali. La riforma punta come obiettivo principale “alla riduzione della pressione fiscale sul lavoro attraverso il contrasto a evasione e elusione”.
“Contiamo anche con la diretta partecipazione del presidente del Consiglio a breve di riconvocare il tavolo della riforma fiscale e di accelerare il lavoro”. Il ministro indica i primi due corposi elementi: riduzione dell’Irpef su lavoro e sostegno alla genitorialità” attraverso l’assegno unico. Oltre alla lotta all’evasione, per reperire risorse sia procederà anche a una razionalizzazione del sistema delle detrazione fiscali e al riordino dei sussidi ambientalmente dannosi”.