La scuola secondo Azzolina – Supplenti non laureati e misurazione della febbre a casa. Calenda: “E’ il ministro più imbarazzante d’Europa”

Il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina difende la decisione di implementare l’utilizzo di universitari non ancora laureati per le supplenze nelle scuole. “Penso che questo Paese debba assolutamente dare la possibilità ai giovani di lavorare. Se vanno all’estero ci lamentiamo, se restano a casa ci lamentiamo, e poi questi giovani lavoravano già”, dice il ministro a Milano.  “La Lombardia – sottolinea ancora – è una delle regioni che hanno più supplenze per la scuola dell’infanzia e la primaria. Non è una novità. Lo abbiamo semplicemente messo all’interno di graduatorie e questo faciliterà le segreterie che non dovranno impazzire dietro le mad (dichiarazioni di messa a disposizione, ndr), daremo da lavorare a persone che hanno scelto di fare l’insegnante e un percorso, che era a numero chiuso. Persone preparate”, spiega.

La misurazione della temperatura si farà a casa da settembre, anche se le scuole se vorranno potranno organizzarsi, evitando però assembramenti. “Noi – ha detto Azzolina- contiamo sulla responsabilità, a casa, delle famiglie. Se un bambino è già malato a casa e ha la febbre non abbiamo bisogno di mandarlo sull’autobus. Quindi la misurazione va fatta a casa, poi ogni scuola nella sua autonomia può organizzarsi come crede”, considerando però i rischi di folle all’ingresso.

A una domanda sul fatto che qualcuno potrebbe non avere il termometro a casa, “abbiamo dato soldi alle scuole a sufficienza per fare anche questo, laddove fosse necessario. Però credo che un termometro a casa ce l’abbiano quasi tutti se non tutti”, ha chiosato.

“Un paese che è diventato tra i più ignoranti in Europa ha giustamente un Ministro che è il più imbarazzante in Europa. Ma siccome è donna si deve dire sottovoce. Non credo che la parità si costruisca in questo modo”. Lo scrive su twitter Carlo Calenda, leader di Azione, rilanciando una dichiarazione della ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, sulla decisione di implementare l’utilizzo di universitari non ancora laureati per le supplenze nelle scuole. “Giusto. La qualità dell’insegnamento la rimandiamo a data da destinarsi. Avanti”, scrive Calenda in un altro tweet.

Fonte: adnkronos