ATTACCO ISRAELIANO A BEIRUT. PARTE TERZA

Lo avevamo detto per primi, ricevendo decine di attacchi da parte dei soliti professionisti della disinformazione, che sono arrivati a chiamarci “fascisti” con commenti assurdi e folli.

Ora molte altre persone convergono su questa più che probabile analisi.
E’ il caso di Thierry Meyssan e Nicola Zegrini, che confermano ciò che ormai sembra chiaro ai liberi pensatori che non hanno paura di schierarsi.

L’attacco era stato preannunciato da tempo sia da Netanyahu ( nel 2018 all’ONU ), e aggiungiamo noi, anche dal Ministro Gants a fine Luglio ( vedi post precedenti ).

Segnaliamo anche la visita del Rothschildiano Macron che si offre di prendere “il controllo” dello Stato che aveva ottenuto la sua indipendenza dalle ingerenze francesi già da anni.

Ora ovviamente non possono più rifiutarsi di essere “invasi” dai finti aiuti disinteressati di un Governo in mano al Deep State.

La situazione è molto più articolata di quanto si pensi.
Si vocifera inoltre di possibili tunnel che fungevano da depositi di armi di Hezbollah, sotto il magazzino, ma ciò che è chiaro è che il Paese era in piena bancarotta ( distruzione economica pre attacco ) ed è stato “terminato” con un colpo di grazia che ha mietuto centinaia di vittime.

Il Ministro dell’Informazione Libanese si è subito dimesso e ora il popolo è in rivolta anche per l’arrivo di Macron che come il solito avvoltoio, si prepara a smembrare il cadavere rimasto.

Da tutto questo dovremmo solo capire un concetto ormai molto chiaro… non c’è limite alla dissolutezza del Deep State nel perseguire i suoi loschi obiettivi.