L’ONU chiede ancora 35 miliardi di dollari per il Covid. Per risolvere il problema della fame nel mondo basterebbe la metà

Il Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha chiesto altri 35 miliardi di dollari, di cui 15 miliardi nei prossimi tre mesi, per il programma “ACT Accelerator” dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) per sostenere vaccini, trattamenti e diagnosi contro COVID-19 .

Finora sono stati versati circa 3 miliardi di dollari, ha detto Guterres durante un evento online giovedì, definendolo “finanziamento iniziale” che era meno del 10% di ciò che l’OMS vuole per il programma, formalmente chiamato Access to COVID-19 Tools (ACT) Accelerator .

Il sostegno finanziario ha, finora, ritardato gli obiettivi, poiché nazioni o governi tra cui l’Unione Europea, Gran Bretagna, Giappone e Stati Uniti raggiungono accordi bilaterali per i vaccini, spingendo Guterres e il direttore generale dell’OMS Tedros Adhanom Ghebreyesus a implorare le nazioni di contribuire.

“Ora abbiamo bisogno di 35 miliardi di dollari in più per passare da” avvio “a” espansione e impatto “”, ha affermato Guterres in un commento online durante una riunione di un consiglio formato per aiutare ACT Accelerator a guadagnare terreno. “C’è una reale urgenza in questi numeri. Senza un’infusione di $ 15 miliardi nei prossimi tre mesi, a partire da subito, perderemo la finestra di opportunità “.

La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen si è impegnata a sostenere, avendo già promesso ad agosto 400 milioni di euro (474 ​​milioni di dollari) per la parte del programma relativa al vaccino COVAX.

“È difficile trovare un caso di investimento più convincente. La Commissione europea rimarrà profondamente e interamente impegnata per il successo di ACT Accelerator ”, ha affermato von der Leyen. “Il mondo ne ha bisogno, ne abbiamo tutti bisogno.”

Tedros ha rinnovato le richieste per aumentare le sperimentazioni cliniche COVID-19. AstraZeneca questa settimana ha sospeso i test in fase avanzata sul suo potenziale vaccino dopo una malattia in un partecipante in Gran Bretagna. L’amministratore delegato Pascal Soriot ha detto giovedì se i revisori della sicurezza consentiranno un riavvio, la società dovrebbe ancora sapere entro la fine dell’anno se il suo vaccino funziona.

Le domande sarebbero tantissime, in primis, se i governi stanno finanziando in toto la ricerca e la sperimentazione del vaccino per il Covid19 ci si aspetta che una volta trovato quello giusto nessuna casa farmaceutica si permetterà di chiedere soldi per produzione e distribuzione, giusto?

Staremo a vedere ma abbiamo la netta sensazione che il business sia così ghiotto da impedire ogni logica razionale.

Da dove stiamo tirando fuori tutto questo flusso di denaro? Fino a poco prima della pandemia ci veniva costantemente detto che eravamo vicini al default, che il debito pubblico era troppo elevato e che per rispettare i parametri avremmo dovuto versare lacrime e sangue. Ora piovono fiumi di denaro, aiuti alle famiglie, reddito di cittadinanza, bonus per le partite Iva, addirittura bonus per la casa con copertura fino al 110%. Nel frattempo le forze dell’ordine sfoggiano nuove auto fiammanti, droni, elicotteri con cui inseguire i pericolosissimi trasgressori del lockdown e dotazioni di ultima generazione. Abbiamo addirittura talmente tanto denaro da poterci permettere 45 Milioni di Euro in banchi con le rotelle per facilitare l’autoscontro ai nostri ragazzi quando sono a scuola, vorrai mica farli annoiare.

Ma se esiste tutto questo denaro perchè non abbiamo risolto prima problemi globali che realmente hanno afflitto l’umanità nel corso della storia recente?

Fame nel mondo: quanti soldi servirebbero per sconfiggerla?

Cito un articolo di Cosimo Volpe per Starting Finance.

L’International Institute for Sustainable Development con l’International Food Policy Research Institute a ottobre 2016 ha pubblicato un’analisi sulla fame nel mondo. Secondo quanto riportato dal paper, le persone che soffrivano la fame nel 2016 erano circa 800 milioni. Con una media di 8 miliardi e mezzo di dollari l’anno fino al 2030, i ricercatori stimavano che tale cifra sarebbe scesa intorno ai 600 milioni.

Per eliminare del tutto la fame nel mondo, secondo lo studio, considerando il periodo 2016-2030 sarebbe necessario un aumento del 45% delle donazioni complessive, arrivando ad una media di 12,5 miliardi di dollari l’anno. Inoltre, sarebbe necessaria una spesa complessiva da parte degli Stati interessati di almeno 7 miliardi di dollari, più 5 miliardi da raccogliere da investitori privati.

Secondo lo studio dell’International Institute for Sustainable Development a necessitare di più fondi, per eliminare la fame nel mondo, sarebbe l’agricoltura. A questa dovrebbero andare il 49% delle risorse. Il 20%, invece, dovrebbe servire per la creazione di infrastrutture nelle aree rurali, come strade, scuole e riserve idriche. Il 15% dei fondi dovrebbe servire alla creazione di una solida rete di previdenza sociale, il 9% per ammodernare l’apparato amministrativo delle regioni e solo il 4% per mandare provvigioni di cibo.

La sentite anche voi l’arietta di frode continua perpetrata ai danni della collettività?