Lo squallido e impresentabile quotidiano di regime denominato La Repubblica ha riportato il 27 Settembre sul proprio sito un articolo intitolato Conte: “A Firenze evento internazionale sul nuovo umanesimo”. Ebbene, non sono solito commentare o argomentare gli articoli di certi organi di disinformazione, ma questa volta non ho potuto esimermi dal farlo. Si tratta, come capirete, di una questione di principio.
L’articolo in oggetto riporta una recente dichiarazione di Giuseppe Conte, rilasciata intervenendo via web nella sessione conclusiva del Festival Nazionale dell’Economia Civile “Persone, Luoghi, Comunità: l’Economia che ri-genera”, tenutosi nel capoluogo toscano, che tra le altre cose è anche la mia città.
Il Cromwell di Palazzo Chigi ha testualmente dichiarato: «Firenze si dimostra la città di elezione, la sede più idonea a ospitare per la sua sensibilità, un grande confronto internazionale: siamo d’accordo col sindaco Dario Nardella che all’inizio dell’anno prossimo ci ritroveremo a Firenze per discutere, approfondire e dare sostanza concreta al nuovo Umanesimo. Sarà un grande evento internazionale. Non stiamo parlando di uno slogan ma di un manifesto di idee e valori che vogliamo tradurre in prassi e azioni. Per contaminare il mondo intero come già in passato». E, con somma ipocrisia, ha aggiunto: «Papa Francesco ha tratteggiato con grande lucidità i contorni di un nuovo Umanesimo anche sul versante economico, che metta fine all’economia dell’esclusione e dell’iniquità, l’economia che uccide, al sistemi economici in cui uomini e donne non sono più persone, ma sono ridotte a strumenti di una logica dello scarto che genera profondi squilibri».
In sintesi, questo affossatore della Costituzione e della democrazia, questo ligio attuatore di un spietata agenda transumanista impostagli da poteri sovranazionali che ben conosciamo, si permette di parlare di “Umanesimo”, o meglio, di “Nuovo Umanesimo”, e intende organizzare all’inizio del prossimo anno proprio a Firenze, la culla del vero Umanesimo e del Rinascimento, un osceno palcoscenico di regime in cui si tenterà spudoratamente di spacciare per “Nuovo Umanesimo” i fondamenti anti-umani, transumanisti e distopici della “nuova realtà” post-pandemica che certe elite di potere vorrebbero imporci.
Come ha evidenziato l’economista Ilaria Bifarini, che fra l’altro sta per pubblicare un suo libro sull’argomento, «Il processo in atto è stato denominato il Grande Reset. Si tratta di un cambiamento radicale dell’assetto socio-economico del pianeta, con stravolgimenti così profondi che nulla di quanto accaduto in passato può essere utilizzato come paragone. A mutare sarà questa volta la stessa natura umana, una vera rivoluzione antropologica che segnerà l’inizio di una nuova era». Una nuova era, aggiungo io, che vedrà il totale annichilimento dell’umanità, una nuova era improntata sulla schiavitù e sulla distopia, che rappresenterà l’esatto opposto di quello che è stato, storicamente, l’Umanesimo.
Parliamoci chiaro: nel lungo percorso della Storia umana, assai raramente i balzi evolutivi (come, del resto, anche quelli involutivi) sono stati di natura casuale o spontanea. Oltre a fondamentali fattori cardine di natura economica e climatica che hanno pesato sulla nascita e sulla caduta dei grandi imperi e delle grandi civiltà, tutti i grandi momenti di rottura tra un’era e l’altra, tutti i momenti di crescita e i balzi in avanti del progresso (umano, spirituale, scientifico, economico), tutte le rivoluzioni, tutti i cambi di paradigma, sono sempre stati guidati, da dietro le quinte, da organizzazioni di natura iniziatica. Organizzazioni molto antiche che, nel bene e nel male, hanno sempre manipolato e influenzato le scelte politiche, economiche, culturali e religiose degli stati. Organizzazioni molto potenti, di varia e diversa natura e perseguenti diverse finalità, che spesso si sono trovate in contrasto o in guerra tra loro.
Come ho sottolineato nella prefazione del mio saggio Da Eleusi a Firenze: la trasmissione di una conoscenza segreta, l’Umanesimo e il Rinascimento che, partendo proprio dalla Toscana, determinarono la fine del Medio Evo e l’ingresso dell’umanità nella cosiddetta Età Moderna, non altro furono che la principale e più palese prova di forza di antichi ordini iniziatici che, sopravvissuti per secoli come un fiume carsico, riemersero alla luce del sole opponendosi con forza ad una deriva contro-iniziatica che perdurava ormai da secoli. Quella straordinaria stagione nota come Rinascimento, infatti, trasuda a piene mani Tradizione misterica e iniziatica da tutte le varie espressioni che l’hanno caratterizzata: dall’Arte alla Letteratura, dalla Filosofia fino all’Architettura alla Scienza: dai dipinti di Piero Della Francesca, di Raffaello Sanzio, di Masolino da Panicale, alle grandiose realizzazioni architettoniche progettate da Leon Battista Alberti (basti pensare al Tempio Malatestiano di Rimini); dai trattati di Giorgio Gemisto Pletone, Marsilio Ficino, Giovanni Pico Della Mirandola, Matteo Palmieri, Tommaso Campanella e Giordano Bruno, ai poemi e alle opere di Michele Marullo, Torquato Tasso, Celio Calcagnini e Ludovico Ariosto; dal genio universale di Leonardo Da Vinci alla scienza rivoluzionaria di Galileo Galilei.
Dietro al grande balzo evolutivo, scientifico e culturale, dietro a quella rinascita delle scienze e delle coscienze che dalla Toscana e dall’Italia illuminò il mondo nel XV° secolo, non vi fu infatti una semplice casualità, né tantomeno la cieca mano del destino, bensì l’operato instancabile di grandi Iniziati che decisero e presero atto che il momento era propizio per uscire dall’ombra e che l’umanità necessitava, dopo secoli di forzato oscurantismo, di un nuovo balzo evolutivo.
Che ci crediate o meno, sinceramente poco importa. Le cose sono sempre andate così, e continuano ancora oggi ad andare così. Sì, soprattutto oggi, che stiamo assistendo ad una vera e propria guerra mondiale asimmetrica all’origine della quale vi è uno scontro epocale, e forse senza precedenti, fra potenti ordini iniziatici e organizzazioni sovranazionali di natura e matrice contro-iniziatica. Una vera e propria resa dei conti fra poteri occulti che perseguono la schiavitù e la sottomissione e altri, di natura realmente iniziatica che, invece, vorrebbero liberare l’umanità ed avviarla verso una nuova era di autentica evoluzione, di autentico progresso. La posta in gioco, questa volta, è alta, altissima: è in gioco la stessa sopravvivenza del genere umano.
La situazione che stiamo vivendo è purtroppo molto preoccupante. C’è da tempo in atto un vero e proprio colpo di stato globale e certe elite di potere hanno del tutto esautorato un buon 80% dei governi nazionali. Questi governi, fra cui quello italiano, seguono ciecamente a tappe forzate un’agenda imposta e lo stanno clamorosamente facendo con il consenso di un’alta percentuale dei propri cittadini, manipolati e condizionati dai media. Di fatto, non solo non esiste più in Italia una “opposizione”, ma paradossalmente non esiste più neanche un governo con autonomia decisionale. Tutto è stato già imposto e pianificato in funzione di un mostruoso reset sociale e finanziario. Come è scritto nero su bianco in alcuni documenti ufficiali, buona parte dei soldi del Recovery Found che l’Italia riceverà dall’Unione Europea sarà destinata ad una progressiva riduzione ed eliminazione del contante, a programmi di intelligenza artificiale, digitalizzazione e videosorveglianza, al potenziamento delle forze dell’ordine, alla repressione di ogni dissenso e al tracciamento e al controllo dei cittadini. Occorre resistere ad ogni costo. Sono in gioco il nostro futuro e quello dei nostri figli.
Ma la pazienza è ormai finita da un pezzo. Questo colpo di stato globale è stato scatenato ormai da un anno. Chi ha capito ha capito, chi dopo un anno non ha ancora cognizione di ciò che sta accadendo, invece, non capirà mai, è perduto, non recuperabile. Occorre, adesso più che mai, una resistenza civile a oltranza. Una resistenza civile non violenta. Non riconoscere più un governo che continua spudoratamente a violare i nostri più elementari diritti civili e politici. Non esistono più le mezze misure: chi continua a tacere e a subire passivamente questa dittatura ne è complice, è un collaborazionista. Io, personalmente, ho da tempo scelto da quale parte della barricata stare.
Prendendo atto di tutto questo, non possiamo tollerare che personaggi come Giuseppe Conte si riempiano impropriamente la bocca di termini come “Umanesimo” o “Nuovo Umanesimo”.
Sappiamo benissimo che cosa rappresenta il loro “Nuovo Umanesimo”.