Vietate le manifestazioni alle Forze Dell’Ordine. Lo Stato Maggiore minaccia sanzioni disciplinari

Una nota del Generale D. CC Giovanni Cataldo dello Stato Maggiore della Difesa vieta di fatto la partecipazione alle manifestazioni indette per il 07 e il 14 ottobre delle FDO e delle Forze Armate.

Da tempo ormai segnaliamo come l’asta democratica stia scendendo vertiginosamente facendo piombare l’Italia e il mondo intero in una dittatura Orwelliana.
I media del Mainstream continuano imperterriti a divulgare numeri falsi per giustificare misure restrittive totalmente incostituzionali oltre che illegittime.

Le manifestazioni indette per il mese di ottobre sono il frutto di una presa di posizione di alcune organizzazioni sindacali contro l’indifferenza del governo davanti alle continue aggressioni che avvengono ai danni delle Forze di Polizia e Armate.

La nota del Generale specifica che la partecipazione alle manifestazioni non è in linea con l’attuale quadro normativo e quindi i partecipanti saranno suscettibili di un esame disciplinare.
Peccato però che il diritto di manifestare al di fuori dell’orario lavorativo, senza divisa d’ordinanza e nel pieno rispetto delle norme non possa essere violato da nessuna nota nè circolare.

Generale D. CC Giovanni Cataldo dello Stato Maggiore della Difesa

L’ Associazione “Club U.D.S.” è un’ associazione nata per portare a conoscenza i centri legiferanti del nostro Paese, nonché la Comunità Europea, delle condizioni lavorative degli appartenenti alle Forze Armate e dell’Ordine. Il presidente U.D.S. Domenico Gianluca Filippone scrive rivolgendosi direttamente al Generale Cataldo dal sito dell’associazione Clubuds.com :

Le Forze di Polizia così come le forze Armate sono costrette a lavorare con normative e regolamenti che fanno riferimento alla notte dei tempi ed in ogni caso, non è possibile limitare le libertà degli appartenenti alle Forze di Polizia e delle Forze Armate, assimilandoli a semplici robot, in una società che corre alla “velocità della luce”, non è possibile esimersi dal valutare di svecchiare alcuni regolamenti che non sono applicabili ai nostri giorni. I vertici della catena di comandodovrebbero spendersi anima e corpo, a tutela e protezione dei sottoposti, vittime di continue aggressioni. Non essere complici di questo governo che esalta e protegge persone senza documenti e contestualmente, reprime e deprime gli operatori delle Forze di Polizia e delle Forze Armate.