Il Friuli vieta le interviste ai medici sul Covid. Solo il Vicepresidente Riccardi può dare informazioni

Vietato ai medici parlare di Covid in Friuli Venezia Giulia.

Nella regione autonoma eventuali interviste sull’andamento del contagio, sulle cure messe in campo, sulla situazione sanitaria di ospedali e pronto soccorsi, in genere tutto quello che ruota intorno all’epidemia e agli studi sul virus, vanno indirizzate alla direzione salute regionale che le convoglierà sul vicepresidente, con delega alla Salute, Riccardo Riccardi.

Una nota in tal senso è partita dalla dg della regione all’indirizzo dei direttori generali delle varie aziende sanitarie, ospedaliere e universitarie, friulane.

Per spiegare il cambio di passo e l’accentramento delle interlocuzioni con la stampa sull’organo politico della regione, nella fattispecie il vicepresidente nonché assessore alla salute e delegato alla Protezione civile, la circolare afferma che si è reso necessario adottare una linea «univoca» nella comunicazione in considerazione proprio del delicato momento legato all’emergenza.

L’obiettivo del vicepresidente –laurea in architettura, politico di lungo corso (eletto con Forza Italia)-, è di evitare «facili strumentalizzazioni».

Nei fatti si delinea una procedura di controllo su quanto arriverà poi alla stampa, procedura per la quale il medico interpellato dai media sottopone la richiesta al proprio direttore che la inoltrerà alla segreteria della direzione regionale, «al fine di avviare la condivisone di eventuali richieste», recita la nota che ItaliaOggi ha letto, «da proporre al vicepresidente Riccardi per il suo successivo rapporto con la stampa». Fine delle comunicazioni.

Fonte: Milano Finanza