CRISANTI CONTRO IL CTS: “I CUSTODI DELL’ORTODOSSIA SCIENTIFICA NON AMMETTONO ESITAZIONI”

 La sfida è al presidente del Consiglio Superiore di Sanità, Franco Locatelli, ma non solo a lui. Andrea Crisanti, direttore del laboratorio di microbiologia dell’Università di Padova ha ribadito oggi la sua posizione in merito a quello che per ora non c’è ma potrebbe arrivare a breve. “Ribadisco che sulle basi delle conoscenze che abbiamo oggi non mi farei il vaccino. Se dovessero rendere pubblici i dati e la comunità scientifica ne validasse la bontà me lo farei, non ho alcun dubbio su questo”. Così a Buongiorno, su Sky TG24 e anche in una lettera al Corriere della sera.

Il professore sottolinea: “Ho formulato un concetto di buon senso che non esprimeva alcun giudizio negativo sulla bontà del vaccino né tantomeno metteva in discussione la validità della vaccinazione come il mezzo più efficace per prevenire la diffusione delle malattie trasmissibili. La mia storia personale e scientifica ne è la testimonianza”.

Secondo il virologo, “i custodi della ortodossia scientifica non ammettono esitazioni o tentennamenti”. Ma Crisanti evidentemente non si riferisce (o almeno non soltanto) a Locatelli che lo ha attaccato per le sue parole “irresponsabili”.

Sono diversi i destintari del dito puntato dal virologo. Persino “gli autorevoli membri del comitato tecnico scientifico a cui l’Italia si è affidata fiduciosa”. E anche se Crisanti non fa i nomi, i destinatari sono individuabili: “alcuni che durante l’estate ci hanno raccontato che le evidenze cliniche portavano a pensare che la crisi sanitaria fosse superata e che il virus fosse meno contagioso, e purtroppo possono avere inconsapevolmente incoraggiato comportamenti che hanno dato un contributo importante alla trasmissione del virus in quei mesi”.

l virologo Andrea Crisanti è al centro delle polemiche dopo che una lettera al Corriere della sera. Il docente di Microbiologia dell’università di Padova è furioso con Pfizer e Moderna, le aziende che hanno annunciato l’imminente lancio del vaccino per il Covid: avete preso un mucchio di soldi pubblici, avete il dovere di mettere a disposizione i dati della sperimentazione, è il pensiero di Crisanti. Fin qui annunci spot buoni solo per i mercati finanziari dove avete venduto le vostre azioni. I sui colleghi che lo criticano? Bassetti aveva detto che il virus era sparito, dando il via libera a tutti e si è visto quanto ci ha azzeccato. Quelli del Cts? Bravi loro. Hanno spiegato a tutti come mettersi in sicurezza e hanno fatto finire invece tutti ammalati avendo sul groppone anche migliaia di nuovi morti. La storia inchioderà le loro gravi responsabilità, non le mie parole sul vaccino, scrive Crisanti. 

“In una recente intervista a Focus life in risposta alla domanda se mi sarei vaccinato a gennaio ho affermato che non lo avrei fatto fino a che i dati di efficacia e sicurezza non fossero stati messi a disposizione sia della comunità scientifica sia delle autorità che ne regolano la distribuzione. Ho formulato un concetto di buon senso che non esprimeva alcun giudizio negativo sulla bontà del vaccino”, spiega Crisanti nella lettera affidata al Corriere che punta il dito sulla “modalità con cui le aziende produttrici hanno comunicato i risultati raggiunti senza accompagnarli ad una adeguata informazione almeno per quanto riguarda la Fase 3″.