L’INGHILTERRA DISTRIBUISCE GRATUITAMENTE VITAMINA D PER CONTRASTARE GLI EFFETTI DEL LOCKDOWN

Le categorie di persone più vulnerabili in Inghilterra riceveranno una fornitura gratuita di vitamina D consegnata direttamente a casa per aiutarli a superare l’inverno e ad alleviare un po ‘di pressione dall’NHS.

L’integratore gratuito di vitamina D sarà offerto a più di 2,5 milioni di persone in tutta l’Inghilterra, ha annunciato il governo.

Le case di cura riceveranno automaticamente i rifornimenti. Nel frattempo, le persone che sono nella lista degli “estremamente vulnerabili” riceveranno una lettera che le invita a richiedere quattro mesi di supplementi che saranno consegnati direttamente a casa. Le consegne saranno gratuite e inizieranno a gennaio.

La vitamina D aiuta il corpo ad assorbire e utilizzare il calcio, vitale per la salute delle ossa e dei muscoli. Mentre il governo del Regno Unito ha notato che la ricerca sul possibile legame tra vitamina D e Covid-19 è ancora in corso, molti ora hanno bisogno di integratori extra più che mai a causa dei blocchi.

“A causa degli incredibili sacrifici fatti dal popolo britannico per controllare il virus, molti di noi hanno trascorso più tempo in casa quest’anno e potrebbero essere carenti di vitamina D”, ha detto il segretario alla salute Matt Hancock. Ha aggiunto che rimanere in salute ridurrebbe “in modo cruciale” la pressione sul NHS a causa dell’aumento delle infezioni da Covid-19.

Il mese scorso, Hancock ha affermato che il governo diffonderà con fermezza il messaggio secondo cui la vitamina D è utile per migliorare la salute generale e che “non c’è alcun aspetto negativo nel prenderla”.

L’importanza della vitamina D per il nostro benessere è ben nota ma adesso uno studio ha confermato anche la sua efficacia nel prevenire il rischio di contrarre il virus SARS-CoV-2.

Già a marzo, gli studiosi dell’Università di Torino avevano notato una correlazione tra la carenza di vitamina D e i contagiati.

Avevano quindi suggerito ai medici di incrementare nella terapia questa importante vitamina. Ma non avendo riscontri scientifici a sostegno della loto ipotesi, avevano ricevuto non poche critiche.

Adesso però un nuovo studio cambia la situazione e mette a tacere coloro che hanno urlato alla fake news contro chi suggeriva di incrementare la vitamina D per proteggersi dal virus.

Lo stesso ministero della Salute aveva inserito tra le bufale sulla Covid-19 i benefici di questa vitamina. Al punto 40 infatti si legge: «La vitamina D protegge dall’infezione da nuovo coronavirus. FALSO».

Adesso conferme dalla scienza arrivano grazie a uno studio pubblicato sulla rivista Aging Clinical and Experimental Research.

Gli obiettivi della ricerca erano: trovare un’associazione tra la mortalità e il numero di casi di Covid-19 in base ai livelli medi di vitamina D in vari Paesi.

Per verificare la loro ipotesi si sono concentrati su venti Paesi europei. Hanno dedicato particolare attenzione a Spagna e Italia, dove si è avuto il più alto tasso di mortalità (ancora da confermare) per Covid-19.

Questi due Paesi hanno mostrato livelli medi di vitamina D più bassi rispetto a tutta la popolazione europea. I livelli più alti invece si riscontrano nel Nord Europa, dove molte persone assumono integratori a causa della scarsità di sole.

Quello che hanno osservato è che il numero di casi e il tasso di mortalità più elevati, a causa del virus SARS-CoV-2, erano presenti proprio nella popolazione con livelli più bassi di vitamina D.

Questo potrebbe anche essere dovuto al fatto che la vitamina D riesca a modulare la risposta dei globuli bianchi. In questo modo impedisce loro di rilasciare troppe citochine infiammatorie, caratteristica che invece è comune nei pazienti Covid.

Inoltre, in riferimento ai numeri di casi, la vitamina D potrebbe essere in grado di prevenire il rischio di infezione perché ha un ruolo legato all’Ace2, un’enzima che il virus usa come porta d’ingresso nelle cellule. L’ACE2 presente nel sangue funziona da anticorpo neutralizzante ed è favorito dalla vitamina D.

I ricercatori di questo studio hanno infine concluso: «La vitamina D ha già dimostrato di proteggere dalle infezioni respiratorie acute e si è dimostrata sicura. Dovrebbe essere consigliabile eseguire studi dedicati sui livelli di vitamina D in pazienti COVID-19 con diversi gradi di gravità della malattia.»



L’ATTENDIBILITA’ DEL FACT CHECKER MENTANA? GIUDICATE VOI.
Era il 16 Giugno 2020. In un solo articolo si nega che il CoronaVirus appartenga ai virus influenzali, che il sole e l’aria aperta facciano bene e che la vitamina D sia efficace nella protezione dai virus respiratori. A leggerlo si respira aria di Medioevo con una leggera brezza di inquisizione. Ai posteri l’ardua sentenza.