Un importante cyber-attacco ha colpito diverse agenzie federali statunitensi, comprese le reti appartenenti alla National Nuclear Security Administration (NNSA) e al Dipartimento dell’Energia (DOE), responsabili del mantenimento dell’enorme scorta di armi nucleari del paese.
Giovedì, i funzionari hanno rapidamente iniziato a coordinare le notifiche sulla violazione della sicurezza agli organi di supervisione del Congresso a seguito di un briefing del Chief Information Officer del DOE Rocky Campione, riferisce Politico.
Le autorità sono state allarmate dopo che sono state rilevate attività sospette in diverse reti appartenenti alla Federal Energy Regulatory Commission (FERC) e ai laboratori nazionali Sandia e Los Alamos nel New Mexico e Washington. Secondo quanto riferito, anche le reti appartenenti all’Office of Secure Transportation e al Richland Field Office del Department of Energy sono state violate.
I funzionari vicini all’incidente affermano che gli hacker sono stati in grado di fare più danni al FERC rispetto alle altre reti, secondo il rapporto.
Le autorità hanno setacciato le reti per accertare quanti dati sono stati consultati o rubati, ma i funzionari sono ancora in gran parte all’oscuro della misura in cui le reti governative sono state compromesse. Secondo il rapporto, i funzionari del DOE potrebbero impiegare settimane per capire quanti danni siano stati causati dagli attacchi.
Si ritiene che l’attacco alla Federal Energy Regulatory Commission avrebbe potuto essere parte di un tentativo più ampio di interrompere la rete elettrica degli Stati Uniti. Sebbene FERC non sia coinvolto nella gestione diretta dei flussi di energia, i dati che memorizza potrebbero potenzialmente rivelare le posizioni più critiche in caso di attacchi futuri.
La National Nuclear Security Administration, d’altra parte, è l’agenzia chiave incaricata di gestire l’arsenale nucleare degli Stati Uniti e le sue operazioni assorbono la maggior parte del budget del DOE. Allo stesso modo, i laboratori Sandia e Los Alamos sono siti critici in cui si svolge la ricerca atomica relativa sia alle armi nucleari che all’energia nucleare civile. L’Office of Secure Transportation è incaricato di spostare l’uranio arricchito e altro materiale relativo al mantenimento delle scorte nucleari statunitensi.
I funzionari federali hanno espresso preoccupazione per la violazione, che si teme abbia avuto un impatto sui sistemi informatici non solo negli Stati Uniti e in tutto il mondo. Finora, gli hacker russi legati al Foreign Intelligence Service (SVR) del paese sono considerati i colpevoli più probabili. Tuttavia, Mosca ha negato qualsiasi coinvolgimento negli attacchi.
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