I dati sensibili di circa due milioni di membri del Partito Comunista Cinese (CPC) sono trapelati, evidenziando le loro posizioni nelle principali organizzazioni, comprese le agenzie governative, in tutto il mondo.
Secondo quanto riportato dal quotidiano The Australian, pubblicato sull’Economic Times, le informazioni includono documenti ufficiali come posizione del partito, data di nascita, numero di identificazione nazionale ed etnia.
Questa lista è stata inviata ad un’associazione internazionale che ha il compito di vigilare sulle interferenze cinesi, l’organizzazione è composta da 150 parlamentari e si chiama Inter-Parliamentary Alliance on China (IPAC) sito ufficiale: https://ipac.global. Da quanto emerso si evince chiaramente che la loro efficacia e missione di sorveglianza è pressochè nulla, in questa commissione ci sono anche due politici italiani : Lucio Malan (Forza Italia) e Roberto Rampi (Partito Democratico) maggiori informazioni: https://en.wikipedia.org/wiki/Inter-Parliamentary_Alliance_on_China.
Mentre i politici americani presenti sono Marco Rubio (Repubblicano) e Bob Menendez (Democratico).
Dopo che una fonte confidenziale avrebbe inviato a The Australian una versione più completa del database, la società di sicurezza informatica Internet 2.0 (sito ufficiale https://www.internet2-0.com) ha monitorato i dati ad aprile di 2016.
Ha rivelato che i membri del Partito di governo cinese detengono posizioni di rilievo in alcune delle più grandi aziende del mondo, tra cui giganti farmaceutici coinvolti nello sviluppo di vaccini COVID-19 come Pfizer e istituzioni finanziarie come HSBC.
L’influenza comunista cinese si estende in tutto il mondo, tra cui società di difesa americane come Boeing, banche come HSBC, produttori di auto come Jaguar e Rolls Royce.
“Consentire ai membri del PCC di lavorare per tali società corrisponde a seri rischi di permettere di rubare la loro tecnologia, fornendo intelligence alla Cina sui prossimi sistemi e capacità d’arma, o sulle strutture di forza costruite attorno a tali capacità”, ha avvertito l’ufficiale dell’intelligence australiana.
La società statunitense QualComm, che produce principalmente hardware per l’intelligenza e l’informatica quantistica a livello globale e ha brevetti su chip per computer in tutto il mondo, inclusa l’Australia, aveva 229 membri del PCC.
Nel suo rapporto, The Australian ha rivelato che la società Hewlett-Packard ha 390 membri CCP in 14 filiali nelle sue operazioni in Cina, mentre ANZ Bank aveva membri 23 elencati in una filiale nelle sue operazioni cinesi.
Inoltre, le aziende farmaceutiche Pfizer e Astra-Zeneca, i primi a produrre il vaccino COVID-19, hanno anche membri del PCC che lavorano per loro. Mentre Pfizer comprende 69 membri del Partito Comunista lavoratori nella sua filiale cinese, AstraZeneca ha 54 membri. Altre aziende americane che presentnao infiltrazioni cinesi sono: IBM, PEPSI, 3M, MARRIOTT, Dow Chemical, Nielsen, Mars, Met-Life,
La tedesca Volkswagen, che ha 5.700 membri del PCC che lavorano per le sue 131 filiali, ha recentemente insistito sul fatto che continuerà a operare nella provincia dello Xinjiang, dove il governo cinese ha imprigionato milioni di musulmani Uiguri nei campi di concentramento. Volkswagen ha respinto forti pressioni per chiudere la sua struttura nello Xinjiang a novembre, dicendo che non poteva trovare prove di lavoro forzato utilizzato nello stabilimento.
Un aspetto molto più interessante è che le 4 principali società di revisione contabile che verificano e certificano i dati aziendali di tutte le aziende quotate in borsa e non: Deloitte, Pricewaterhouse Cooper, KPGM, Ernst&Young, presentano nel proprio organico una cospicuo numero di membri appartenenti al partito comunista cinese presente nella lista esposta ed nello specifico impiegano almeno 2000 membri ed hano almeno un partner in ciascuna società ovvero che almeno un membro del CCP è presente nel consiglio di amministrazione di queste società di revisione contabile.
Queste aziende, considerata la loro mansione e posizione, hanno la possibilità di accedere ai dati finanziari di tutte le società occidentali pertanto il CCP grazie a questi 2000 membri, ha avuto accesso in questi anni a tutte le informazioni finanziarie e contabili dei clienti gestiti da queste 4 aziende: investimenti, dipendenti, situazione economica e molto altre informazioni sensibili che se sfruttate possono dare un enorme vantaggio industriale e finanziario alle industrie collegate al CCP.
Per la cronaca le industrie cinesi non pubblicano i propri bilanci e tantomeno li rendono pubblici perchè sono considerate informazioni privilegiate e segrete.
L’indagine avviata dal quotidiano The Australian si è incentrata sulla perdita di dati, che è stato estratto da un server di Shanghai nel 2016 da un cinese dissidente. Ha osservato che i membri del CPC sono impiegati come alti politici e specialisti degli affari governativi in almeno 10 consolati, tra cui Stati Uniti, Regno Unito, Germania, Svizzera, India, Nuova Zelanda, Rep. Sud-Africa, Italia e Australia, nella metropoli cinese orientale Shanghai. Il documento ha aggiunto che molti altri membri detengono posizioni all’interno università e agenzie governative.
Nel suo rapporto, il giornalista australiano e conduttore di Sky NewsSharri Markson ha commentato:
“ciò che è sorprendente di questo database non è solo che espone persone che sono membri del Partito Comunista e che ora vivono e lavorano in tutto il mondo, dall’Australia a Noi nel Regno Unito, ma è incredibile perché solleva il coperchio su come il partito opera sotto il presidente Xi Jinping“.
“Sta anche andando a mettere in imbarazzo alcune aziende globali che sembrano non avere alcun piano in atto per proteggere la loro proprietà intellettuale da furto, da spionaggio economico.”
Nel mese di settembre 2020, la Cybersecurity and Infrastructure Security Agency (CISA) e il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha emesso una consulenza congiunta con agenzie governative degli Stati Uniti e le aziende del settore privato per essere su massima allerta per eventuali minacce di attacchi informatici da parte degli attori affiliati al Ministero cinese della sicurezza dello Stato (MSS).
Questa notizia va sommarsi ad un’altra già resa pubblica nel 2017 che esponeva che la rete di intelligence cinese ha 25000 spie operanti negli Stati Uniti, con ulteriori 15000 reclute Americane che hanno aumentato le attività di spionaggio dal 2012 durante la presidenza di Barack Hussein Obama e vice-presidenza di Joe Biden, secondo i rapporti che stanno emergendo durante l’amminstrazione del 45º Presidente degli USA Donald J. Trump.
I membri del Partito Comunista Cinese sono circa 92 milioni ovvero circa il 6% della popolazione totale (1.5 miliardi di cinesi), è molto difficile entrare a far parte del Partito e le selezioni sono etremamente accurate, coloro che vengono accettati devono giurare fedeltà estrema alla causa del partito ovvero diffondere in tutto il mondo il comunismo cinese oltre ad essere pronti ad accettare qualsiasi sacrficio per il bene del Partito!
In sintesi abbiamo una lista che espone i dati sensibili di 2 milioni di cinesi appartenenti al CCP dislocati in tutto il mondo che hanno creato anche delle cellule operative ben 79000 all’interno delle istituzioni e multinazionali occidentali che lavorano, ormai fin dagli anni 70 da quando Nixon fece il viaggio in Cina per conto di Henry Löb Kissinger, per indirizzare gli esiti/scelte a favore del governo di Pechino.
Concludo l’articolo invitandovi ad una riflessione.
Negli anni successivi al secondo conflitto mondiale e fino al 1955 negli Stati Uniti fu avviato un movimento anti-comunismo, il Maccartismo che prese il nome dal senatore repubblicano Joseph Raymond McCarthy.
In quegli anni vi furono crescenti paure di “influenze comuniste” sulle istituzioni statunitensi, favorite anche dalla scoperta di clamorosi casi di spionaggio a favore dell’Unione Sovietica, dall’aumento della tensione causato dal consolidarsi dell’egemonia sovietica sull’Europa orientale, dal successo della rivoluzione comunista cinese (1949) e dalla Guerra di Corea (1950-1953).
Il termine maccartismo è anche entrato nell’uso, nel dibattito politico, per indicare, in maniera estensiva, “soprattutto […] un clima di sospetto generalizzato (caccia alle streghe) determinato da un anticomunismo ottuso e, alla lunga, controproducente“.
Mi chiedo perchè oggi con tutte le prove in evidenza e quindi non sono sensazioni e/o percezioni non è ancora stato istituita una commissione per indagare su tale influenza cinese comprovata? Forse che il CCP non è visto un nemico come lo era il Partito Comunista Sovietico e in tale caso quale è il sistema di pesi e misure adottato? Forse la dislocazione metodica e sistematica delle industrie americane e non solo in Cina dove la manodopera è trattata alla stessa stregua di simil-schiavi?
In passato è stata avviata una caccia alla steghe come la definì Eleanor Roosvelt e solo oggi durante l’attuale amministrazione americana stanno emergendo le prove di tali inflitrazioni, che dire meglio tardi che mai…forse è anche per questo che Trump è osteggiato dai mass-media di tutto il mondo.
Il Ficcanaso
FONTI
https://www.newswars.com/bombshell-leak-exposes-systemic-infiltration-of-western-firms-by-chinese-communist-party/
https://archives.infowars.com/report-25000-chinese-spies-embedded-in-u-s/
https://www.foxnews.com/world/leaked-chinese-communist-party-records-show-ccp-members-employed
https://www.breitbart.com/national-security/2020/12/14/leaked-database-claims-reveal-chinese-communists-global-corporations/
https://www.infosecurity-magazine.com/news/data-leak-chinese-communist-party/