Il Troll è colui che con arroganza, superbia ed ignoranza, sente la necessità di andare a screditare tutti coloro che non la pensano come lui, in un folle tentativo di riaffermare la sua identità e le sue credenze limitate e limitanti.
Agisce molto spesso in branco, chiedendo supporto ad altri suoi compari che soffrono della stessa patologia ricevendo così delle conferme per colmare quei profondi vuoti che derivano dalla sua profonda insicurezza come essere umano “disperso in mare”, senza uno scopo reale di vita e senza obiettivi.
La sua totale inconsapevolezza della realtà è come una protezione per non voler vedere o accettare ciò che invece è palese per colui che ha, non solo un po’ di buon senso, ma anche una chiara visione interiore di se stesso e del mondo esterno.
Questa protezione lo fa sentire in una parvenza di sicurezza, escludendo quindi a priori tutto ciò che invece è troppo duro per la sua mente fragile da accettare ovvero, la realtà del complotto.
La sua psicosi a volte sfocia in una ossessione quando gli viene spiegato con fatti e testimonianze autorevoli, quale sia l’inganno della meschina realtà in cui vive, perché non riesce a vedere lo scopo più elevato dell’esistenza, ovvero una possibile crescita interiore attraverso il fuoco dell’esperienza materiale, perché ne esclude a priori la sua esistenza e la sua potenzialità.
Il suo unico Dio è l’informazione “istituzionale” in cui sguazza in modo masochistico prendendo solo le informazione utili alla sua causa, riversandole nel suo habitat naturale ovvero i Social convenzionali, complici come lo è l’allevatore di bestiame con il proprio gregge, con il recondito scopo di una futura macellazione.
In questi campi di “allevamento” sociale come Facebook, Twitter, Wattsapp ed Instagram molto presto rimarranno solo queste povere e piccole persone, lasciate li ad auto indottrinarsi nell’ultimo disperato tentativo, di far sopravvivere quelle ultime convinzioni e sicurezze che presto il nuovo Mondo gli toglierà, come ad un ragazzo viziato e capriccioso viene tolto finalmente il ciuccio per essere presentato in società.
FRASE DELLA SETTIMANA:
Virgilio di fronte agli Ignavi, disse al Sommo Poeta, “Non ti curar di loro ma guarda e passa”. Ma se Dante fosse ancora vivo oggi, credo avrebbe anche aggiunto non ti curar di loro, ma bloccali e passa a MeWe .
Luca La Bella
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