Tutti i poteri sono stati trasferiti al capo delle forze armate Min Aung Hlaing, che sarà alla guida del Paese per un anno. Proclamato lo stato di emergenza. Condanna degli Usa
Colpo di Stato militare a Myanmar, dove l’esercito ha preso il potere dopo aver arrestato la leader di fatto Aung San Suu Kyi, il presidente Win Myint e i vertici della Lega nazionale per la democrazia, che aveva vinto le elezioni di novembre. L’annuncio è stato dato dalla televisione militare Myawaddy, che ha spiegato come l’esercito abbia preso il controllo del Paese e che tutti i poteri sono stati trasferiti al capo delle forze armate Min Aung Hlaing, che sarà alla guida del Paese per un anno. La presidenza ad interim sarà invece ricoperta dal generale in congedo e vice presidente Myint Swe.
I militari hanno spiegato di aver agito per riparare ai ”brogli elettorali”. Interrotte, invece, le trasmissioni della tv di Stato, mentre sono chiuse le banche. Nel Paese è stato proclamato lo stato di emergenza di un anno. Le strade della capitale Nay Pyi Taw, dove da ieri sono interrotti i collegamenti telefonici, sono piene di militari.
Il Segretario di Stato Antony Blinken ha chiesto che vengano rilasciati tutti i funzionari di governo e i leader della società civile, affermando che gli Stati Uniti ”sono al fianco del popolo della Birmania nelle loro aspirazioni per la democrazia, la libertà, la pace e lo sviluppo. L’esercito deve immediatamente rivedere queste azioni”