Il Jerusalem Post riporta il caso di un diciannovenne ricoverato in ospedale con miocardite – infiammazione del muscolo cardiaco – cinque giorni dopo aver ricevuto la sua seconda dose di vaccino contro il coronavirus, lo ha riferito lunedì la clinica medica di emergenza Terem.
Uno dei problemi più gravi con i vaccini per il coronavirus Pfizer e Moderna è la loro propensione a causare infiammazione del sistema cardiovascolare. Il vaccino provoca una risposta immunitaria antigene-specifica che può inoltre causare una risposta immunitaria infiammatoria lungo il rivestimento endoteliale dei vasi sanguigni. Se gli antigeni virali naturali sono presenti nel rivestimento endoteliale dei vasi sanguigni al momento della vaccinazione, il sistema immunitario del ricevente può essere costretto ad attaccare il sistema cardiovascolare del corpo stesso, con conseguente infiammazione e potenziali eventi cardiovascolari. Il danno è più spesso osservato negli anziani, ma i giovani non sono immuni a questo tipo di danno da vaccino.
Il fatto che i sintomi siano iniziati subito dopo la vaccinazione solleva il sospetto che una reazione immunologica possa aver causato l’infiammazione“, ha dichiarato il dottor Abdulhadi Farojeh, un direttore medico di Terem.
Il giovane ha ricevuto il trattamento in un centro Terem a Modi’in domenica sera (31 gennaio 2021) prima di essere trasferito per ulteriori cure al centro medico Shamir a Tzrifin.
Da quando aveva ricevuto la seconda dose, aveva sperimentato un battito cardiaco accelerato, insieme a mancanza di respiro e dolori acuti che si irradiavano lungo il braccio sinistro, secondo il dottor Badarnih Bahaa di Terem.
Gli esami del sangue eseguiti hanno rivelato l’infiammazione del cuore.
Senza trattamento, la miocardite può portare ad aritmia cardiaca e persino alla morte.
Poiché la sequenza unica di mRNA del vaccino Pfizer continua a codificare per le proteine spikes nelle cellule di tutto il corpo, si crea una situazione precaria. Se una persona viene infettata da coronavirus naturali in futuro, il sistema immunitario probabilmente attaccherà queste cellule con aggressività, causando infiammazione nelle aree del corpo in cui i coronavirus si attaccano.
Poiché la SARS-CoV-2 si rivolge prontamente agli esseri umani attraverso l’endotelio vascolare attraverso il recettore ACE-2, i destinatari del vaccino sono a rischio di sviluppare infiammazioni e complicazioni cardiovascolari molto tempo dopo la loro vaccinazione. La nuova tecnologia dell’mRNA allena le cellule del corpo a produrre le proteine spike, ma non si sa per quanto tempo le cellule continueranno questa simulazione. Complicazioni come la miocardite e il tromboembolismo (formazione di un coagulo di sangue all’interno di un vaso sanguigno), potrebbero verificarsi molto tempo dopo la vaccinazione se la persona è successivamente esposta alla SARS-CoV-2 e questa permea l’endotelio vascolare.
Il Ministero della Salute ha condiviso un rapporto lunedì sera che mostrava solo 6.575 effetti collaterali su 2.768.200 persone che avevano ricevuto una prima dose del vaccino Pfizer entro il 27 gennaio, e solo 3.592 effetti collaterali su 1.377.827 persone che avevano ricevuto una seconda dose.
Facciamo finta per un attimo che i numeri ufficiali siano veri e non siano invece frutto di una frode scientifica e facciamo due conti per comprendere quanto gli effetti collaterali incidono e calcoliamo la percentuale con una semplice proporzione. In primis verifichiamo la percentuale con prima dose ed otteniamo 0,23%, mentre per la seconda dose per ora abbiamo 0,26%.
Confrontiamo questi due dati con la percentuale di mortalità del virus, pertanto riportiamo i dati aggiornati al 04 febbario 2021:
Casi: 104.389.634 // Morti: 2.268.681 // Guariti: 58.001.297 // Popolazione mondiale: circa 7,8 miliardi
A fronte di una popolazione mondiale pari a circa 7,8 miliardi, sono stati confermati circa 104 milioni di casi ovvero 1.3% è stato contagiato dal virus SARS-CoV-2 che causa la malattia covid19. E già questo dato la dice lunga sulle misure restrittive in particolar modo sui diritti civili ancora adesso calpestati.
Ora calcoliamo la mortalità del virus rispetto sia all’intera popolazione: la mortalità del virus rispetto all’intera popolazione mondiale è pari a 0,029%.
Lascio a Voi le conclusioni se il gioco valga la candela, ovvero la percentuale di subire effetti collaterali è ben più alta della mortalità stessa del virus.
Nota bene: il virus (in teoria) può potenzialmente contagiare poi infettare ed in ultimo causare la morte di chiunque, e le % di tali rischi sono state calcolate e riportate secondo i dati ufficiali, mentre gli effetti collaterali da vaccino sono subiti solo se ci si vaccina pertanto ecco il motivo per cui la percentuale di mortalità del virus è stata calcolata in proporzione all’intera umanità e il rischio di subire danni collaterali solo su chi si vaccina.
Fonti Jerusalem Post // The Lancet
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