LA DINAMO ECONOMICA

Il denaro che circola crea una dinamo energetica. Gli scambi economici si caricano e scaricano delle emozioni delle persone coinvolte negli scambi.

Nella vita ci sono certi momenti in cui si ascolta qualcuno parlare e da quel momento non si è più la stessa persona. Parole che cambiano la vita per sempre. Si apre una porta, si entra dentro, si vede una scala e si sale su, crescendo nella coscienza. Si sale di livello e ciò che resta in basso, ovvero la persona che si era prima, non c’è più. Le persone che ci insegnano ci fanno compiere questo percorso.

Non ricordo bene se era il 2007 o il 2008. Il mio amico fraterno e mentore Mario Puccioni mi invitò a partecipare ad una conferenza presso la libreria Feltrinelli a Firenze. I relatori erano Marco Della Luna e Nino Galloni. L’evento venne coordinato da un intellettuale fiorentino di cui non ricordo il nome, ma ricordo benissimo cosa disse: “quello che ci aspetta è una crisi economica e sociale senza uguali nella storia dell’umanità. La crisi si manifesterà a ondate e durerà molto a lungo. Ogni ondata si porterà via un pezzo di mondo, fino alla totale dissoluzione”!  Parole profetiche, che si sono avverate totalmente. Incredibilmente azzeccato l’utilizzo della parola “ondate” che è quello che sta succedendo adesso; l’utilizzo di questo termine riferito alle restrizioni dovute al virus. Ondate che si portano via libertà, risparmi, certezze e tutto ciò che era bello sapere di avere e che non tornerà mai più.  Metafora ben descritta nel racconto della Storia Infinita.

Marco Della Luna non ha bisogno di presentazioni. Il suo libro Euroschiavi è stato per me l’inizio del percorso di comprensione della vera realtà. Chi non lo ha letto, lo compri subito.  Nino Galloni, che presentava l’ottimo libro “Il Grande Mutuo” (che ho comprato – bellissimo)  disse:

“L’ECONOMIA DERIVA DALLA FILOSOFIA. E LA FILOSOFIA DERIVA DALLA TEOLOGIA”

Siamo arrivati adesso a più di dodici anni da quell’incontro. Il mondo ha preso ondate su ondate. Il protagonista di quanto succede è sempre il denaro. Linfa vitale dell’economia, che secondo Nino Galloni, parte dalla teologia, quindi da qualcosa di ultraterreno. Questo concetto sposta il campo di gioco su di un livello non più umano, ma astratto. Se non si compie il salto quantico non si può abbracciare appieno la totalità della questione.

In questa pagina, alcuni concetti neoplatonici di energia e unicità. Interessante il concetto dei filamenti sottili in cui si irradia l’essere.

Durante le mie letture e i miei studi vedo questo denaro dappertutto, che fa da indice all’economia e trascende in ciò che è impalpabile. Una correlazione energetica-spirituale. Forse era questo ciò che voleva dire Nino Galloni? Se mi capiterà di incontrarlo nuovamente vorrei chiederglielo. È bello poter imparare da chi è più bravo. Per adesso vado avanti cercando di dare un senso, per spiegarlo a me stesso.

Abbiamo a che fare con i soldi e con l’economia tutti i giorni.  Ma cosa sono davvero questi soldi? Sono la misura dell’economia. E che cos’è l’economia?

Può essere questa forse la risposta?

L’economia è la dinamo che si carica dell’energia che gli diamo noi: gli esseri umani.

Tutti i pensieri della gente, tutte le emozioni e le pulsioni ideali sono costantemente rivolte ai soldi. I soldi sono la corrente energetica che dà vita a tutto quello che ci batte in petto, nel bene e nel male.

I soldi sono i risparmi di un padre di famiglia. Il frutto della sua fatica e del suo lavoro di una vita. Una cosa bella, ma allo stesso tempo possono trasformarsi nell’invidia dei figli e nella loro lotta per l’eredità. La ricchezza di qualcuno diventa l’invidia di un altro. Sentimenti contrastanti di superbia e di livore. Chi ha soldi può fare del bene o può fare del male. Il denaro si trasforma in energia creativa o distruttiva. Le banconote che maneggiamo possono essere state scambiate migliaia di volte. Adesso, la maggioranza degli scambi sono sottoforma di flussi di dati: bonifici, bancomat, carte di credito, compensazioni, S.W.I.F.T. e anche cripto valute. Soldi e sentimenti sono impulsi elettrici? I soldi possono essere lo stipendio di un lavoro onesto o il compenso di un assassino. Soldi sudati o soldi insanguinati. Famiglie distrutte dai soldi. Amori che finiscono. Marito e moglie, urla, piatti sbattuti a terra e bambini che piangono sotto al letto: i soldi, l’assegno di mantenimento. L’amore che si trasmuta in denaro e ritorna amore. Un eterno ciclo di questi stramaledetti soldi. Così trasversali, così indispensabili e così potenti da piegare chiunque. Impossibile non partecipare alla dinamo economica. I soldi fanno realizzare i sogni. Anche i sogni di un bambino, che vuole così tanto un giocattolo. Chi è genitore conosce la gioia autentica di un bambino quando riceve un giocattolo. Non c’è niente di più puro. Un flusso energetico che parte dal cuore, arriva alla mente e che i soldi possono rendere possibile. Il pagamento di un soggetto diventa la disponibilità di un altro. Nel fluire degli scambi avviene di tutto: dalla gioia alla morte. Dalla beneficienza alla perdizione. Ciò che non sparisce è dunque l’energia con cui il denaro si ricarica. Energia emozionale che il possessore conferisce allo strumento e che si trasmette di mano in mano, inarrestabile. Una vera e propria dinamo che manda avanti il mondo. Il gioco di un bambino e il gioco di un adulto. Un mio cliente. Con i risparmi, con i suoi soldi,  aveva comprato la motocicletta. Un bel giocattolo con cui divertirsi che i soldi avevano reso possibile. Invece di vivere il suo sogno, ha avuto un incidente, ed è morto. L’assicurazione ha liquidato il sinistro. Una bella somma di soldi. Una donna con suo figlio mi chiedevano come investire. Ci sono i soldi ma non c’è più il babbo. Non c’è più il marito. Quei soldi pieni di lacrime sono tutto ciò che resta di una vita. Quei soldi sono il babbo. Una dinamo di energia di amore, sofferenza, ricordi, passione, paura e speranza.  Fare il mio lavoro non è facile. Che dire a questa donna e a suo figlio? Che i soldi sono una grande merda gestita dalla categoria più merdosa del mondo? Che i  soldi derivano dalla filosofia e che la filosofia deriva dalla teologia? Chi vuol sentire queste astrazioni tranne me?  Questi erano i soldi di un bravo padre sfortunato per una famiglia di gente buona. Purtroppo per me, percepisco questa bordata di energia. Mi sento attraversare tutto il corpo e provo commozione. Vorrei dare una risposta certa e rassicurante, ma nessuno può prevedere con esattezza il futuro.

Questo che sto scrivendo sono soltanto delle sensazioni e delle domande che faccio a me stesso e a quelli più bravi di me.  

Se è l’energia emozionale che nasce dall’inseguimento dei soldi a caricare la dinamo economica, cosa succede se questa energia confluisce realmente e interamente in un meccanismo elettronico al di fuori di noi? In un mondo sempre più elettronico e virtuale?  È qui che vengono succhiate le nostre emozioni, non più tangibili, ma sempre più  frutto di realtà simulata?

In tutti gli scambi economici c’è una componente energetica emotiva più o meno imponente. Nel trading degli investimenti o nelle scommesse d’azzardo, i giocatori si appassionano morbosamente e qui si toccano dei picchi molto alti. La vincita e la gioia di uno dei giocatori equivalgono alla perdita e alla miseria di un altro. 1 e zero, come il codice binario di un programma informatico. Proprio così!

Il recente fenomeno della nascita dei Bitcoin e della cripto sfera ha attratto moltissime persone che, grazie anche al fatto di essere state private della libertà di muoversi e divertirsi in modo “analogico” hanno trovato sfogo nel seducente mondo virtuale, dove la ricchezza è a portata di un click. Come il castello fatato di un bambino della precedente era, quella mia ad esempio, adesso i reami si conquistano passando da una cripto valuta ad un’altra. Ce ne sono oltre 4500 da poter scegliere e chi non gioca è un fesso: lo dicono tutti ormai.

https://www.statista.com/statistics/863917/number-crypto-coins-tokens/

Migliaia e migliaia di blog e chat dove i partecipanti sognano di poter un giorno comprare la Lamborghini (sulle chat la chiamano Lambo, fa più figo) e andare dove? Quando quel giorno arriverà, se arriverà, non vorranno nemmeno più andare da nessuna parte, perché il mondo reale non interesserà più.  I giovani ormai giocano solo ai videogame. Altra realtà risucchiante. Chi se ne frega del mondo reale quando quello virtuale è perfetto?

Quando il denaro, che è la base emozionale dei nostri sogni, sarà diventato totalmente virtuale arriverà il passaggio ultimativo della fine dell’era umana e l’inizio dell’era digitale. Un passaggio fondamentale. Anche l’erotismo virtuale è importante in questo contesto. Le due più forti fonti di energia umana, quella di auto conservazione, impossibile senza soldi, e quella riproduttiva, legata al sesso esistono adesso già in grandissima parte nel mondo dei server. Tutte le nostre pulsioni passano ormai da qui:

I computer attingeranno totalmente dalle nostre emozioni, impareranno dai nostri pensieri, e diventeranno sempre più potenti.

Passaggi come i lockdown, i confinamenti, le restrizioni, il distanziamento, la rinuncia al proprio volto, coprendolo con maschera, e tutte queste sforbiciate ai rami considerati inutili al vampirismo informatico, creeranno l’umano scaricabile del trans umanesimo, dell’immortalità cibernetica della singolarità.

Nel film capolavoro del 1984 Terminator, le macchine prendono il sopravvento. La protagonista Sarah Connors si chiede incredula: -“ ma questa tecnologia non è possibile”?

-“Non per altri quarant’anni”! Le risponde l’altro protagonista venuto dal futuro per salvarla.

Calcolando quarant’anni dal 1984, arriviamo al 2024.   

Il film descrive un mondo dove una realtà gestita dalle macchine costringe la resistenza degli umani, che non vogliono piegarsi, a vivere miseramente in una quotidiana lotta contro questo micidiale destino. Adesso, algoritmi informatici determinano la vita o la morte delle persone in base alla gestione dei flussi di denaro. La resistenza, già ribattezzata con il termine dispregiativo di negazionista, dovrà trovare una via comune per conservare la propria umanità e non cedere alla totale virtualizzazione di tutto, partendo dal denaro e un’ondata alla volta, sbriciolarsi nel nulla. Se ci piace il mondo reale e non vogliamo sparire anche noi nel “nulla” digitale, l’unica cosa che possiamo fare è tenerci uniti e conservare contatto con la natura vivente fatta di cose tangibili e viventi. Così manteniamo le emozioni sotto il controllo di una dinamo che non passa dai server ma da un cuore che pulsa dentro il nostro petto umano.

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