GIURAMENTO PROFESSIONALE PER MEDICI SMEMORATI. SCEGLIERE DA CHE PARTE STARE


I tempi sono difficili, siamo in una pentola a pressione che rischia di far saltare il coperchio da un momento all’altro tanto è alta la fiamma. Nessuno è escluso, qui non ci sono eroi e non ci sono salvatori, si tratta solo di confermare una scelta, di avere a mente l’etica, l’amore, la giustizia e soprattutto il senso ultimo di ogni cosa.

Chiunque in questo momento stia implorando ai governi e ai legislatori di intraprendere iniziative per ledere e ridurre le libertà altrui ne pagherà le conseguenze prima o poi, davanti a Dio e davanti agli uomini oltre che nei tribunali.

Capisco bene la situazione, la paura viene utilizzata come arma per disintegrare la società, per accelerare un processo di cambiamento che normalmente richiederebbe una guerra mondiale o un centinaio di “rivoluzioni colorate”. In poco più di un anno abbiamo rinunciato ai nostri diritti fondamentali in cambio della salvezza da un virus influenzale, chi l’avrebbe mai detto? Con la scusa di una pandemia il mondo si è accartocciato su stesso.

E’ comprensibile, all’inizio, nel mese di marzo del 2020 tutti abbiamo fatto il nostro dovere, quello che era giusto per superare un primo momento di incertezza, per salvaguardare noi stessi e il prossimo. All’inizio però, non sapevamo nulla ancora di ciò che sarebbe successo nel corso dell’anno a venire, ma ora sappiamo tantissime cose.


Ora non ci sono più giustificazioni per le menzogne, la mistificazione, gli abusi, per il silenzio, per accettare la sopraffazione e la realizzazione di un sogno, di una visione distopica di un gruppo di potere che ormai ritiene di avere il controllo del pianeta.
Cercherò di non dilungarmi, arriverò al punto.

Qui si tratta di fermarsi un attimo e capire quale ruolo si vuole avere in questa storia. Molti di noi hanno già fatto una scelta e ne pagheranno le conseguenze, ne porteranno il fardello. Personalmente difenderò il diritto alla libertà, in amore, scienza e coscienza. Sempre e ovunque.

Voi, medici, sapete bene che tutta questa storia “pseudo-pandemica” può essere affrontata in diversi modi, che quello che i governi stanno chiedendo non è certo il migliore, se non per intraprendere un veloce percorso verso l’autoritarismo.
Sapete bene che questi vaccini non sono vaccini.
Sapete che non è nè etico nè morale imporre un obbligo per qualcosa di non sperimentato, non a sufficienza almeno e soprattutto per qualcosa che non migliorerà affatto la situazione.
La verità è davanti agli occhi di chi vuole vedere.

Se le cose continuano così, presto ci saranno dei cambiamenti.
Ci saranno delle nuove minoranze, dei nuovi discriminati con la stelletta gialla, dei nuovi “super diffusori di malattie” che non potranno accedere ai servizi statali, non potranno salire su un aereo. Ci saranno dei bambini che non potranno andare a scuola fisicamente perchè i loro scellerati genitori hanno scelto “in libertà”.
Oppure, cosa molto probabile, ci saranno dei processi, ci saranno delle indagini e saranno individuati dei colpevoli. E non saranno tra le elite, saranno tra quelli che “ma io eseguivo solo le direttive”… E’ già successo, la storia è ciclica. Quanti articoli ho scritto su Norimberga?!

https://www.databaseitalia.it/vaccini-e-mascherine-obbligatorie-infrangono-i-10-punti-del-codice-di-norimberga/

Prima di pubblicare il testo del giuramento professionale che i medici sono tenuti a prestare ci tengo a precisare la mia volontà che è quella di non voler generalizzare assolutamente, di ringraziare tutti i medici che ogni giorno lottano per il meglio e sono tantissimi. Molti sono diventati ormai amici e altri si sono distinti per essersi messi in gioco in questa pandemia schierandosi per la verità. A loro vanno i miei, anzi, i nostri più sentiti ringraziamenti.

Leggete bene il testo sottostante e se non bastasse ascoltate la magistrale interpretazione di Bilo Canella “Dedicato a tutti i Medici, e a tutti gli Uomini e Donne”.
Fatto questo, ripetetelo di nuovo finchè non riaffiorerà in voi l’umanità, l’amore e l’umiltà.

Giuramento professionale
Testo approvato dal Consiglio Direttivo Ordine Medici C. e O. di Massa Carrara nella seduta del 12/11/2014

Consapevole dell’importanza e della solennità dell’atto che compio e dell’impegno che assumo, giuro:

  • di promuovere la salvaguardia della salute, del benessere e dei diritti degli individui e delle popolazioni come mio primo impegno professionale;
  • di praticare la medicina intesa come insieme di scienze applicate che si fondano sui risultati della ricerca basata sul metodo sperimentale e sull’osservazione sistematica e pianificata;
  • di esercitare la medicina in autonomia di giudizio senza accettare nessuna interferenza o indebito condizionamento;
  • di perseguire con la persona assistita una relazione di cura fondata sulla fiducia e sul rispetto dei valori e dei diritti di ciascuno e su un’informazione preliminare alla raccolta del consenso comprensibile e completa;
  • di informare la mia condotta ai principi di solidarietà e giustizia al fine di garantire il rispetto dei diritti civili circa l’autonomia della persona;
  • di curare ogni paziente con scrupolo e impegno, senza discriminazione alcuna, promuovendo l’eliminazione di ogni forma di diseguaglianza nella tutela della salute;
  • di adeguare la conoscenza scientifica, le applicazioni tecnologiche e le mie abilità tecniche alle specifiche caratteristiche del singolo individuo nel rispetto delle sue preferenze e delle sue sensibilità;
  • di non far mai prevalere l’interesse della scienza sulla salvaguardia della salute, del benessere e dei diritti dei soggetti coinvolti nella ricerca biomedica;
  • di garantire indipendenza nella progettazione, conduzione, analisi e interpretazione dei risultati degli studi clinici e di impegnarmi a rendere sempre pubblici i risultati completi delle ricerche, qualunque ne sia l’esito;
  • di non compiere mai atti finalizzati a provocare la morte;
  • di non intraprendere né insistere in procedure diagnostiche e interventi terapeutici clinicamente inappropriati ed eticamente non proporzionati, senza mai abbandonare la cura del malato;
  • di affidare la mia reputazione professionale alle mie competenze e al rispetto delle regole deontologiche e di evitare, anche al di fuori dell’esercizio professionale, ogni atto e comportamento che possano ledere il decoro e la dignità della professione;
  • di ispirare la soluzione di ogni divergenza di opinioni al reciproco rispetto delle persone coinvolte;
  • di prestare soccorso nei casi d’urgenza e di mettermi a disposizione dell’Autorità competente, in caso di pubblica calamità;
  • di rispettare il segreto professionale e di tutelare la riservatezza su tutto ciò che mi è confidato, che osservo o che ho osservato, inteso o intuito nella mia professione o in ragione del mio stato o ufficio;
  • di prestare, in scienza e coscienza, la mia opera, con diligenza, perizia e prudenza e secondo equità, osservando le norme deontologiche che regolano l’esercizio della professione.

Giuramento di Ippocrate (testo antico)

“Giuro per Apollo medico e Asclepio e Igea e Panacea e per gli dèi tutti e per tutte le dee, chiamandoli a testimoni, che eseguirò, secondo le forze e il mio giudizio, questo giuramento e questo impegno scritto: di stimare il mio maestro di questa arte come mio padre e di vivere insieme a lui e di soccorrerlo se ha bisogno e che considererò i suoi figli come fratelli e insegnerò quest’arte, se essi desiderano apprenderla; di rendere partecipi dei precetti e degli insegnamenti orali e di ogni altra dottrina i miei figli e i figli del mio maestro e gli allievi legati da un contratto e vincolati dal giuramento del medico, ma nessun altro. Regolerò il tenore di vita per il bene dei malati secondo le mie forze e il mio giudizio, mi asterrò dal recar danno e offesa. Non somministrerò ad alcuno, neppure se richiesto, un farmaco mortale, nè suggerirò un tale consiglio; similmente a nessuna donna io darò un medicinale abortivo. Con innocenza e purezza io custodirò la mia vita e la mia arte. Non opererò coloro che soffrono del male della pietra, ma mi rivolgerò a coloro che sono esperti di questa attività. In qualsiasi casa andrò, io vi entrerò per il sollievo dei malati, e mi asterrò da ogni offesa e danno volontario, e fra l’altro da ogni azione corruttrice sul corpo delle donne e degli uomini, liberi e schiavi. Ciò che io possa vedere o sentire durante il mio esercizio o anche fuori dell’esercizio sulla vita degli uomini, tacerò ciò che non è necessario sia divulgato, ritenendo come un segreto cose simili. E a me, dunque, che adempio un tale giuramento e non lo calpesto, sia concesso di godere della vita e dell’arte, onorato degli uomini tutti per sempre; mi accada il contrario se lo violo e se spergiuro”.

Dedicato a tutti i Medici, e a tutti gli Uomini e Donne.

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