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L’associazione belga ‘Notre Bon Droit’ ha richiesto un parere legale da uno studio legale europeo di tutto rispetto sulla legalità della responsabilità e clausole di esenzione dalla garanzia concesse ai produttori di vaccini COVID -19. Queste clausole, in conformità con l’accordo tra le parti, sono regolate dalla legge belga.
In sintesi:
⮚ Queste clausole sono, a prima vista, non valide.
Perché?
⮚ Perché i produttori non garantiscono un’efficacia minima per i vaccini che immettono sul mercato;
⮚ Perché i produttori non si assumono alcuna responsabilità reale per eventuali danni che tali vaccini possono causare;
⮚ Perché gli Stati membri (e quindi i contribuenti), che sono gli acquirenti dei vaccini, si assumono in ultima analisi tutte le responsabilità e le conseguenze in termini di danno o inefficacia.
⮚assumono la fiducia del pubblico, è essenziale che i produttori facciano propria la responsabilità nel garantire che i vaccini siano efficaci e sicuri.
⮚ Notre Bon Droit chiede alla Commissione europea e agli Stati membri dell’UE di rinegoziare questi contratti, nel migliore interesse del pubblico.
Il parere conclude:
“Le clausole in base alle quali i produttori di vaccini non garantiscono né si assumono la responsabilità per l’efficacia e l’assenza di effetti collaterali negativi dovrebbero, a priori, essere considerate illegali ai sensi del diritto contrattuale belga. Infatti, secondo i loro termini, queste clausole hanno lo scopo di esentare i produttori dal loro obbligo primario (di fornire e garantire qualcosa in conformità con il contratto), ma anche – e soprattutto – di liberare il contratto dalla sua sostanza e da ogni effetto utile .
Le clausole che stabiliscono che gli Stati membri (in quanto acquirenti del prodotto) devono impegnarsi a indennizzare i produttori (in quanto venditori del prodotto) contro (quasi) qualsiasi danno che i vaccini potrebbero causare a terzi (persone vaccinate) sono, a prima vista, problematiche. Dato che il peso economico della responsabilità civile nei confronti di terzi è in definitiva sostenuto (quasi) interamente dagli Stati membri, i produttori non hanno più alcun reale incentivo a fornire e garantire vaccini efficaci e sicuri. Di conseguenza, non c’è sostanza nell’impegno dei produttori.
Tuttavia, il giudice del processo può utilizzare la propria discrezione per tenere conto delle circostanze eccezionali relative alla produzione dei vaccini COVID-19 e dell’economia generale dei contratti per “mitigare” l’apparente illegittimità di queste clausole. È anche possibile che il giudice dichiari valide le clausole se un produttore riesce a dimostrare che, al momento dell’immissione sul mercato del vaccino COVID-19, lo stato delle conoscenze scientifiche non gli consentiva di prevedere l’esistenza di gravi effetti negativi e / o l’inefficacia del vaccino in questione”.
Questo parere legale evidenzia l’onere finanziario per i contribuenti belgi ed europei. È anormale che oltre agli enormi costi associati alla gestione della crisi sanitaria, i contribuenti debbano anche sostenere il costo di eventuali danni causati dai vaccini COVID-19.
Solleva anche la questione della fiducia del pubblico nella vaccinazione COVID-19. Per ripristinare tale fiducia, è fondamentale che i produttori garantiscano pienamente e apertamente l’efficacia e la sicurezza dei vaccini e che si assumano la piena responsabilità per qualsiasi danno che possono causare.
Di conseguenza, “Notre Bon Droit” invita la Commissione europea e gli Stati membri dell’UE a rinegoziare urgentemente i contratti in questione e, se ciò non riesce, a portare la questione dinanzi ai tribunali belgi competenti per invalidare queste clausole.
Con l’accordo dello studio legale e in conformità con la sua missione, ‘Notre Bon Droit’ è disposta a comunicare una copia del presente parere legale ai membri dei parlamenti e dei governi nazionali e ai membri del Parlamento europeo, mediante richiesta scritta al seguente indirizzo: [email protected]
Analisi legale completa liberamente scaricabile in inglese
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