di Fabio Giuseppe Carlo Carisio
Fonte originale: articolo Gospa News
«Dopo aver indetto uno sciopero degli addetti alle pulizie e sanificazione ospedaliere di Biella, Novara, Verbania e Vercelli, con presidio sotto la sede della Giunta regionale a Torino lunedì 26 aprile 2021, la Fisascat Cisl Piemonte Orientale ha deciso di compiere un ulteriore passo avanti nella vertenza, che la vede in prima linea contro il controverso appalto per lavori di pulizia e sanificazione nelle aziende sanitarie del Piemonte Orientale, con il deposito di un esposto presso la Procura della Repubblica di Torino».
La battaglia legale di Luca Trinchitella, segretario del sopracitato sindacato Cisl che tutela gli operatori del terziario, si fa sempre più incisiva. Gospa News è stato il primo media a dare spazio all’allarme sulle sanificazioni ospedaliere che in tempo di pandemia da Covid-19 sono diventate un vero incubo sia per chi viene assistito dalle strutture sanitarie che per chi vi lavora.
«Sanificare non vuol dire pulire; questo lo slogan del presidio che si è svolto sotto gli uffici del Consiglio Regionale, per evidenziare che risparmiare sulle pulizie ospedaliere, vuol dire risparmiare sulle attività di sanificazione, che rappresentano un terzo delle attività svolte negli appalti delle pulizie ospedaliere» si rammenta nel comunicato del sindacato di categoria.
Già nel lontano 2014, la FISASCAT aveva infatti lanciato l’allarme sul problema delle sanificazioni, dando risalto ad uno studio dell’università di Milano e Bergamo, che evidenziava come in Italia, a fronte della riduzione di spesa delle pulizie ospedaliere, corrispondeva un aumento delle infezioni contratte negli ospedali, già prima della pandemia che già prima della pandemia erano causa di oltre 7.000 morti all’anno. Come riportato nella nostra precedente inchiesta realizzata in collaborazione con Trinchitella.
«La scelta di presentare un esposto presso la Procura di Torino, che ha già aperto un fascicolo sull’appalto in questione (come riportato dal quotidiano Repubblica, link a fondo pagina – ndr), affidando le indagini al PM Giovanni Caspani, è dettata dalla volontà di fare chiarezza sull’aggiudicazione della gara di appalto, suddivisa in 5 lotti, bandita dalla Società di Committenza Regionale (SCR) per tutto il territorio piemontese ad esclusione delle province di Alessandria e Asti» rimarca il sindacalista Cisl facendo riferimento ad un appalto complessivo con base da 313milioni di euro per 5 anni.
L’aggiudicazione delle gare è stata fortemente contestata dalle aziende escluse, che hanno presentato numerosi ricorsi al Tar, il quale però ha deciso di non sospendere i risultati, fissando un suo pronunciamento nel prossimo mese di novembre. A questa decisione è stato opposto un ricorso al Consiglio di Stato che dovrebbe pronunciarsi in questi giorni. La gara bandita nel 2018, che aveva visto in questi anni continue proroghe, ha avuto un’improvvisa accelerazione durante l’emergenza Covid, con l’aggiudicazione alla Markas Srl del lotto 5, riferito ad una base d’asta da oltre 60milioni di euro per 5 anni.
«Questo ribasso è folle perché in una fornitura di servizio per pulizie ospedaliere il costo del lavoro, ovvero la manodopera, vale da sola l’85-90 del valore dell’appalto. Quindi per proporre uno sconto di questa portata sull’offerta bisogna andare al di sotto del costo del lavoro. Cosa che sarebbe stata resa formalmente possibile da un conteggio errato dei dipendenti. Va infatti ricordato che un’azienda subentrante in un appalto ha l’obbligo di assunzione di tutto il personale operante in precedenza nel servizio (almeno 4 mesi prima)» spiega il segretario generale di Fisascat Cisl Piemonte Orientale, Luca Trinchitella che nel frattempo ha avuto l’appoggio della segreteria regionale di categoria e della confederazione territoriale del Piemonte Orientale per le sue iniziative.
Anche il segretario regionale di Fisascat Cisl, Cristiano Montagnini è infatti intervenuto sulla vicenda: «Poiché Scr è una società regionale – evidenzia il segretario piemontese – chiediamo che venga fatta chiarezza sul super ribasso del 30 per cento nell’appalto di pulizia e sanificazione delle Asl del Piemonte Orientale per garantire tutele e diritti a tutti i lavoratori interessati e anche servizi adeguati e di qualità ai cittadini e agli operatori sanitari, soprattutto in questa fase di pandemia».
«Vogliamo massima trasparenza – commenta Trinchitella – sul lotto 5 che riguarda la pulizia e la sanificazione nelle aziende ospedaliere delle provincie di Biella – Novara – Verbania – Vercelli, aggiudicato alla società Markas Srl con un ribasso a base d’asta del 30,12 % e che coinvolge circa 650 lavoratori del Quadrante su un totale di circa 3000 a livello regionale. Abbiamo chiesto un incontro urgente a SCR chiedendo di convocare Markas per avere delucidazioni e rassicurazioni – aggiunge il sindacalista – ma ad oggi non abbiamo ottenuto nessuna risposta. Occorre far chiarezza sulle figure professionali operanti nell’appalto della provincia del VCO, comunicate da SCR alle aziende partecipanti all’appalto (27 con contratto Cooperative Sociali, invece delle 93 che operano con il Contratto Multiservizi/pulizia)».
«Poiché SCR è una società della Regione Piemonte, abbiamo voluto manifestare sotto la sede del Consiglio Regionale, per chiedere che la Regione verifichi quanto avvenuto nell’appalto del lotto 5, perché riteniamo rientri nei suoi compiti, garantire tutele e diritti a tutti i lavoratori interessati, ma anche servizi adeguati e di qualità ai cittadini e agli operatori sanitari, specie in questa fase di pandemia» conclude Trinchitella.
Fabio Giuseppe Carlo Carisio
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MAIN SOURCES
GOSPA NEWS – WUHAN.GATES REPORTAGE