UN PO’ DI BUON SENSO. Regola n.1: non perdere soldi

Arrivati a questo punto, dopo molte lunghe newsletter, credo che sia ormai chiaro a tutti quello che sta succedendo. Ricapitoliamo:  in breve, siamo arrivati al crocevia di un modello economico e sociale che deve essere cambiato perché ha raggiunto il suo limite strutturale. Il cambiamento, denominato Grande Reset, è palesato davanti ai nostri occhi. Sta a noi volerlo vedere e agire di conseguenza, o ignorarlo e sprofondare nella direzione che il Grande Reset ha in serbo per noi, ovvero giù, nell’abisso della miseria.

Agire richiede un minimo di impegno come: leggere queste newsletter, informarsi, studiare il più possibile e muovere il sedere. Ecco perché la maggior parte della gente, ormai priva di nerbo, preferirà sprofondare dando la mano agli aguzzini del Grande Reset, facendosi così accompagnare nella favela dell’indigenza e della totale cessione delle proprie libertà.

A questo punto, la regola numero 1 è: NON PERDERE SOLDI!

Non perdiamo mai di vista questa importantissima cosa. C’è chi obietta che i soldi non sono tutto nella vita e tante altre congetture sentimentali, ma tutto decade al primo mal di denti, ed è allora si scopre quanto sono comodi i soldi per pagare il dentista. Come diceva la canzone: “no romance without finance”!

In questa newsletter voglio mantenere un tono molto pratico, dando per scontato che tutti a questo punto abbiano capito la diabolica macchinazione. Partendo da questo presupposto, penso che sia veramente necessario essere pronti ad affrontare i prossimi dieci anni di Grande Reset, nella posizione più solida possibile. Nella cassetta degli arnesi occorreranno: salute, fisica e psichica, coraggio, solidità economica e una rete sociale di persone che la pensano allo stesso modo con cui solidarizzare.

Il sistema mira ad impoverire sempre di più le persone per far si che esse accettino il modello di vita globale con cui desiderano controllare tutta l’umanità. So bene che chi legge le mie newsletter non è d’accordo con questa deriva totalitaria. Bisogna quindi cercare di difenderci il meglio possibile a partire dalla difesa dei propri risparmi che sono al centro dell’attacco.  Chi è economicamente solido sarà più difficile da torchiare.

Tutti noi abbiamo dei risparmi espressi in Euro. Un rischio valutario del 100%. Non credo neanche che sia necessario dire che è una cosa imprudente, visto che gli euro sono monopolio della Bundesbank e che la Germania ha la schiuma alla bocca e al fegato nel vedere che gli italiani hanno ancora dei risparmi e sono ancora vivi. Quei risparmi sono a rischio. Chi non ha risparmi, in un certo senso, ha già risolto il problema di preoccuparsi su come cercare di salvarli, ma dovrà affrontare la lotta nuotando contro la forte corrente che spinge verso il basso della scala sociale e che progressivamente tenderà a schiacciare i più economicamente deboli verso quella enorme classe sociale occupata dai miliardi di poveracci che vivono “hand to mouth”, ovvero, dalla mano alla bocca. Per farsi un’idea, dare uno sguardo ai sobborghi di Karachi, Lahore, Lagos, Bogotà, ma anche di alcune città italiane e americane dove la miseria sta iniziando a colpire in modo molto pesante.

In pratica, salvo miracoli, il trend da qui in poi è come quello che abbiamo visto adesso, ma sempre peggio.

Non fare nulla, non agire adesso, equivale a perdere; prima un po’ alla volta e poi tutto insieme!

Come funziona il sistema ce lo dicono tutti gli anni con il solito appuntamento di Natale con il film: “ Una Poltrona Per Due”. Tutti gli anni, il pubblico guarda il film, ride e si svaga, ma continua a non capire come funzioni il sistema. Eppure è lì, spiattellato in faccia. Non fanno finta di nascondersi, ogni anno, puntualmente, ci fanno vedere il film e ci dicono “ imbecilli, è così che vi derubiamo! Con il controllo dei mercati finanziari, e voi continuate a credere che sia un film comico, poveri scemi”! Tutti gli anni, a Natale, celebriamo con il film  il regalo che tutti noi facciamo alla classe parassitaria finanziaria, lavorando come matti, per arricchire loro. Bisogna sapere che le transazioni finanziarie borsistiche sono parte integrante del calcolo del prodotto interno lordo. Il P.I.L. è una componente importantissima, perché ogni decisione monetaria è presa sulla base del famoso rapporto debito/P.I.L. , quindi maggiore l’entità delle transazioni finanziarie, tra cui tutta la melma fetente della finanza iper speculativa fasulla, più alta sarà la possibilità di uno stato di essere considerato virtuoso e solvibile. Insomma, è tutta una grande schifezza.

Per questo motivo credo che sia necessario farsi un pizzicotto e tornare a concentrarci su cosa veramente abbia senso e tenere gli occhi fissi in un punto, perché le distrazioni sono tante e si rischia di perdere la bussola e l’orientamento. In tutti i simposi economici, si fa un gran parlare di stimolo fiscale, manovre espansive, curve dei tassi e altri termini noiosi da morire. In realtà non c’è nessuno che sappia veramente cosa accade quando viene implementata una misura. Molti economisti si dibattono per ore con pareri discordanti e si possono fare tantissime congetture, tutte sicuramente sensate ed attraenti. Ma in pratica accade questo: si prova qualcosa e si osserva quello che succede. È tutto qui. Una mole immensa di libri di economia e tutto si riduce a dei tentativi, come in cucina, quando si provano nuove ricette.  Il guaio arriva quando la ricetta è sbagliata e si cerca di rimediarla in corso d’opera; come quando si mette troppo sale nella pasta e si cerca di smorzare con l’acqua, col latte e altri rimedi, mentre invece bisognerebbe ammettere l’errore, buttare tutto nella spazzature e ricominciare da capo.

Nel 2008, dopo lo scoppio della bolla dei mutui subprime, bisognava aver capito che era meglio smettere di continuare ad aggiungere troppo sale alla pasta e si poteva ancora rimediare. Adesso non più! Bisogna buttare il sistema nel cesso e rifare tutto da capo ed ecco che arriva il Grande Reset, e il prezzo più caro lo pagherà il ceto medio europeo.

Adesso bisogna fare attenzione. I media lavorano molto assiduamente nel creare la realtà che è necessaria al sistema di controllo. Il pubblico viene confuso da una quantità immensa di informazioni e dati e da tanta, tanta paura. Il terrore lascia impietriti, e chi è impietrito non agisce. I media sono maestri nelle neuro scienze e usano tecniche micidiali per creare emozioni contrastanti e spezzare l’anima. Spesso vengono creati eventi a tavolino per dare origine agli scenari necessari che danno origine al territorio economico favorevole. Già nella mia newsletter I PREZZI VANNO SUEZ,
https://andreacecchi.substack.com/p/e-i-prezzi-vanno-suez.

Avevo avvisato come ci sarebbero stati tentativi ripetuti atti a spingere in alto il prezzo del greggio, per creare una domanda artificiale di dollari. Ecco quindi che scoppia anche l’ennesimo conflitto in Medio Oriente, dove le emozioni della gente sono tutte impegnate nel gioco di rabbia, odio, dispiacere e commozione, così che il prezzo del greggio può muoversi tranquillo e beato, dietro la cortina fumogena del sangue e delle bombe. Le distrazioni fanno perdere il focus. L’attenzione viene catturata usando le emozioni e il subdolo gioco economico continua indisturbato per la sua strada.

È una situazione molto pericolosa. Se arriva il pericolo, bisogna scappare, non restare immobili, sennò si viene travolti. Con queste newsletter, cerco di dare due sberle amichevoli per consentire a tutti noi di essere vigili e pronti a muoverci, prendendo coscienza e puntando i riflettori su quello che alla fine veramente importa che è la salvaguardia della nostra prosperità economica, per evitare di sprofondare nelle favelas della miseria.  Leggere in qua e là è molto interessante e anche io dedico tantissime energie a studiare e ad accrescere la mia conoscenza, leggendo un libro dietro l’altro, ma può anche essere un qualcosa di dispersivo, in un momento in cui è necessario concentrare l’attenzione e le energie sulla direzione giusta. Per questo mi preme sottolineare sempre quanto sia fondamentale la componente economica all’interno di questo diabolico complotto. Se ci si distrae troppo seguendo mille rivoli, si perde di vista il più pratico e indispensabile dei bisogni, che è quello conservare la serenità economica, senza la quale non sarà possibile neanche stare in salute, per motivi facilmente intuibili, come ad esempio, essere in grado di comprare cibo di qualità.

La regola n. 1, ripeto è: non perdere soldi. Tutti i giorni ne perdiamo perché il denaro è inflattivo per natura, essendo un’unità debitoria. Dopo i sacrifici fatti per guadagnare e risparmiare, fa rabbia vedersi soffiare via i soldi così. Molti investitori si sono fatti attrarre dal mondo delle cripto valute. È difficile infondere diffidenza quando qualcosa ha consentito a molti dei guadagni eccezionali. Sicuramente ci saranno possibilità di ulteriori guadagni e chi vuole può giocarci a piacimento. Ci sono oltre 4500 criptovalute con cui divertirsi. Però potrebbe essere utile riflettere anche sul fatto che il prezzo di Bitcoin è veramente iniziato a salire a marzo 2020, contestualmente al lancio dell’Operazione Corona. Strano vero? Una coincidenza? Io vado a pescare e tutti i pescatori sanno che per prendere molti pesci bisogna prima pasturare. Cosa significa pasturare? Significa regalare ai pesci delle manciate di cibo gratis per attrarli verso l’amo, sotto la barca. I guadagni facili non esistono. Se qualcuno regala qualcosa, sta probabilmente pasturando. Come il Cavallo Di Troia: è il trucco più vecchio del mondo.  Persone abili nella comunicazione possono convincere la platea di qualsiasi cosa. Promettere facili guadagni è un trucco che funziona sempre. È pieno il web di persone che per un abbonamento di 29,99€ promettono di far guadagnare decine di migliaia di € l’anno, senza spiegarci come mai, se è così facile fare soldi, hanno bisogno di chiedere a noi di dargli miseri euro 29,99?

Anche i politici promettono sempre benefici e privilegi per tutti, poi quando si tratta di arrivare al dunque, si accorgono che occorrono soldi e vanno dai banchieri, col cappello in mano, a cercare di elemosinare il denaro, che è monopolio delle banche e sono loro a decidere chi avrà soldi e chi no.

Quando io consiglio di comprare scatolette e scorte di cibo e di prendere dell’oro o argento fisico, non prometto guadagni e complicati schemi finanziari. Sono cose semplici che non hanno rischi controparte. Non bisogna fare il questionario Mifid per comprare una scatoletta di ananas. Non è un consiglio speculativo. Così come non è speculativo comprare l’oro. Si convertono parte dei propri soldi in qualcosa di tangibile di cui si può disporre subito e personalmente, senza chiedere e aspettare nessuno. Meglio essere pronti. Per oro si intende oro fisico. Gli investimenti virtuali tipo ETC sono comunque qualcosa di astratto che esiste solo all’interno dei sistemi informatici. La differenza tra un rotolino di monete in tasca e un ETC è come trovarsi ad essere minacciati da un malvivente ed avere in pugno una solida Glock o il titolo cartaceo rappresentativo di essa in un conto acceso presso un’ istituzione  finanziaria. Non credo che il malvivente desisterebbe dal suo intento criminoso vedendosi sventolare in faccia un foglio di carta con scritto sopra: vale una pistola!

Restano valide tutte le strategie discusse in precedenza. Creare un’affidabile rete di solidarietà, investire nel proprio lavoro e migliorare le proprie capacità personali. Imparare a fare nuove cose e a riparare gli oggetti. Quando arriva lo tsunami finanziario, bisognerà essere il più solidi possibile ed essere pronti a resistere anche mentalmente.  

I governi non ammetteranno mai che c’è inflazione e nessuno consiglierà mai di comprare oro. Perché il sistema vuole che rimanga la fiducia nella moneta di carta che è debito. Il pescatore che lancia la pastura, per restare in metafora, non andrà mai a dire ai pesci che è una trappola. I potenti non vogliono che la gente abbia oro. Al potere dà fastidio che la gente ne abbia. Infatti il consiglio è sempre stato quello di vendere oro, e gli italiani hanno ubbidito e abboccato come pesci gatto (famosi per inghiottire tutto l’amo fino allo stomaco) nell’ordine di 120 tonnellate di oro l’anno sottoforma di orecchini, collanine, anelli e braccialetti, di cui la gente si è sbarazzata per prendere qualche euro, barattando la solidità del valore, per carta euro che è stata subito spesa, magari comprando qualche gadget cinese. Ebbene, tutto l’oro venduto ai “Compro Oro” è finito nelle riserve auree della Cina e in Italia non tornerà mai più. Una ricchezza persa per sempre. Anche gli euro ricavati dalla vendita dei gioielli sono finiti in Cina, in cambio di cellulari e altra paccottiglia discount.  Cosa rimane dopo ciò? Gli occhi per piangere. Poi ci chiederanno anche quelli.

Molti mi fanno questa domanda: -“ ma quanto oro devo prendere”? Allora: si può fare così. Andate alla vostra banca a fare una chiacchierata con il consulente finanziario che normalmente vi segue e fatevi consigliare cosa propone. Provate a sentire anche più di una banca, per mettere a confronto eventuali proposte. Se quello che dicono è sensato, vi dà fiducia e viene proposta una strategia credibile, bene. Il problema è risolto. Problem Solved! Ma se restano dei dubbi su quello che dicono comprate oro, e poi altro oro! È una soluzione pratica, semplice, attuabile rapidamente e di buon senso.

Il buon senso è la migliore risposta alla più complicata delle situazioni.

 Adesso c’è ancora tempo. Il prezzo dell’oro ancora, fortunatamente non è salito troppo. Anche Rothschild attribuiva il successo della sua ricchezza al fatto che aveva sempre investito prima che il prezzo decollasse. Purtroppo la mentalità delle masse fa si che tutti vogliano la stessa cosa nello stesso momento. Nessuno vuole qualcosa quando costa poco e non ne parla nessuno. Adesso nessuno parla di oro ed è quindi un buon momento per prenderlo ad un costo vantaggioso.

Viviamo in un momento molto strano. Siamo bombardati dalle cose più assurde. Ci dicono che i bambini nascono dagli arcobaleni, che il cibo migliore sono le aragoste di plastica e che il denaro è bello quando è cripto. Mah? Sarà? A me la parola cripto ricorda ciò che è nascosto e che non si vede, come nel criptorchidismo,
https://it.wikipedia.org/wiki/Criptorchidismo
 ovvero la condizione clinica in cui i testicoli sono invisibili.  Tutto bellissimo!

Io sono tradizionalista. Mi ricordo ancora come si fanno i bambini ed è parecchio bello, così come sono buone da mangiare le aragoste vere. E i soldi per me sono quelli che ho nella mia mano. Osservo anche che le banche centrali hanno effettivamente le riserve auree fatte di solidi lingotti d’oro e penso che sia prudente fare come loro e avere anche io le mie riserve auree personali.

L’oro è il bene rifugio. Sapere di averlo dà sicurezza e fa dormire sogni tranquilli.

In un mondo pieno di pericoli, l’oro è come la casa della mamma alla quale si può sempre tornare in ogni momento e trovare qualcosa di caldo da mangiare, un abbraccio e un letto rifatto. Ci si può buttare nella mischia e lottare tutti i giorni in questa pazza vita, ed è giusto farlo, ma tutto è più facile sapendo di poter contare sulla sicurezza di qualcuno o qualcosa che non ci tradirà mai, e l’oro non ha mai tradito.

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