Articolo a cura del Dr. Stefano Scoglio, Ph.D.
Avevamo già avuto a che fare con gli analisti “indipendenti” (come li definisce Facebook) di Facta News, e già allora (https://www.databaseitalia.it/dott-stefano-scoglio-fact-checkers-o-falsologi-la-mia-replica-ai-soldatini-del-dittatore/) avevo sottolineato i metodi logici distorti (le bugie, insomma) con cui cercavano di sostenere l’insostenibile. Ci riprovano ora, contestando come falso il mio articolo sull’ammissione-bomba del CDC che conferma l’impossibilità di isolare, e dunque definire e conoscere, i virus.
Anche in questo caso si arrampicano sugli specchi, come vedremo, ma tanto il loro scopo non è quello di avere argomenti forti e sensati con cui avere legittimamente ragione. A loro basta scrivere che una cosa è falsa, anche senza veri argomenti, perché il loro ambito di azione non è la verità, ma la forza del potere. Dichiarano qualcosa come falso, anche se sanno benissimo che è vero, perché così, nel gioco delle parti, Facebook potrà usare la loro dichiarazione per mettere in atto la censura e repressione tipici della dittatura sanitaria in cui siamo caduti. E lo fanno senza metterci la faccia, protetti dietro il velo dell’anonimato, dato che l’autore non si firma: la mancanza di trasparenza è un’altra caratteristica chiave del potere dittatoriale.
Vediamo dunque le obiezioni dei falsologi di Facta, che iniziano con questa ricostruzione del mio pensiero:
“L’articolo sostiene che il virus Sars-CoV-2 non sarebbe mai stato isolato, in quanto non sarebbe mai stato ottenuto in forma pura ma solo coltivato in colture cellulari, dove non sarebbe distinguibile da altre «particelle simil-virali»”
FALSO: Io non ho mai detto che il virus viene messo in coltura, dove poi sarebbe indistinguibile. Questa è la loro ricostruzione falsificata, per farmi dire che il virus esiste, anche se non è isolato. La mia posizione è molto più netta: se tu metti in coltura non un virus previamente isolato, ovvero purificato, ma il liquido secreto del paziente, non puoi affermare nulla rispetto ad un virus che ci sia o meno; si tratta di un materiale eterogeneo complesso sulla cui composizione, e dunque sulla possibile presenza di un virus o l’altro, non puoi sapere nulla. Pertanto, senza adeguato isolamento, precedente la sua messa in coltura, non puoi neppure affermare che esista un virus.
Proseguono i falsologi:
“Nell’articolo Scoglio sostiene anche che nessun virus sia stato veramente isolato secondo i criteri desiderati da Scoglio stesso, ovvero ottenuto in forma pura e quantificata.”
FALSO: I criteri da me adottati non sono quelli desiderati da me, ma quelli stabiliti da Koch e che rappresentano la fondazione del metodo scientifico in microbiologia. Sappiamo che virologi e loro lacchè stanno cercando da quasi un secolo di disfarsi dei Postulati di Koch, ma si tratta di criteri di logica elementare, quindi i virologi dovrebbero riconoscere apertamente che stanno lavorando per sopprimere completamente qualsiasi parvenza di logica. Nel frattempo, anche i falsologi di Facta stanno già praticando la cancellazione di qualsiasi logica elementare dal loro discorso.
I falsologi entrano poi nel merito:
“Per prima cosa, Scoglio nell’articolo fa spesso riferimento al documento di Luglio 2020 dei Center for disease control and prevention (CDC) secondo cui «al momento non sono disponibili isolati del virus 2019-nCoV quantificati», indicandolo come ammissione ufficiale che il virus non fosse stato isolato. Come in precedenza su Facta, questa frase significa solo che non era disponibile una quantificazione precisa del numero di particelle virali nei campioni di virus. Gli stessi Cdc il 29 dicembre 2020 che Sars-CoV-2, «il virus che causa Covid-19, è stato isolato in laboratorio ed è disponibile per la ricerca da parte della comunità scientifica e medica».
FALSO: In realtà, il documento del CDC non dice “non sono disponibili isolati del virus SARS-nCov QUANTIFICATI CON PRECISIONE”, questa è una frase che i falsologi mettono nella bocca del CDC per evitare di fare i conti con la verità. Il CDC afferma che non ci sono “isolati quantificati”, e quello che significa è ora molto chiaro: dato che l’isolato non è veramente isolato ma, come chiarisce ora il CDC, è il materiale che si produce dopo la messa in coltura del secreto del paziente, è chiaro che in quella massa colturale eterogenea non può esserci nessuna identificazione, e dunque nessuna quantificazione. Di nuovo, la logica elementare richiede che se si tratta di vero isolato, esso sia intrinsecamente quantificato, dovendo costituire il 100% del prodotto, o qualcosa meno se ci sono impurità, ma mai meno del 95%. Quindi il senso vero dell’affermazione del CDC è: dato che isolato significa messo in coltura, e dato che non hai isolato/purificato nessun virus in via preliminare, il prodotto della coltura non può che essere un materiale (impropriamente chiamato “isolato”) del tutto opaco, in cui non puoi ritrovare alcun virus, che non conosci (non avendolo previamente purificato/definito), e che dunque non puoi in nessun modo quantificare.
Quanto al fatto che il CDC affermi che il virus è stato isolato, ovviamente lo dicono, cos’altro potrebbero dire? Ma quando pronunciano la parola “isolato” in realtà intendono “messo in coltura”, il che ripropone tutti gi esiziali problemi indicati sopra.
Dato che per i falsologi sembra normale che in microbiologia “isolato” significhi “messo in coltura”, la domanda da porsi è: ma perché per tutti questi decenni passati non avete detto “liquido del paziente messo in coltura”, anziché “virus isolato”? Non è che ci avete ingannato volendoci ingannare? A me pare che non possa esserci altra spiegazione: questi pseudo-scienziati, nel più generale processo di distruzione del metodo scientifico, hanno posto la falsificazione al centro della pseudo-scienza dominante.
Per Popper la falsificazione era un pilastro del metodo scientifico, nel senso che le ricerche scientifiche vanno strutturate in modo da poter essere riprodotte ed eventualmente falsificate (mostrate come sbagliate). Nella teoria di Popper, il motore della scienza era pur sempre la ricerca della verità, anche se approssimativa e i cui risultati sono dunque superabili (falsificabili). Gli pseudo-scienziati falsologi del nostro tempo sono invece mossi dal desiderio della falsificazione sin dall’inizio, e usano dunque il falso, e il conseguente inganno, come motore della pseudo-scienza. Così, fanno una coltura del liquido del paziente, il che è una moltiplicazione della eterogeneità del materiale, e ci dicono invece che si tratta di un isolato, che è l’opposto, è una riduzione e semplificazione della originaria eterogeneità del liquido del paziente.
Veniamo ora al centro dell’argomentazione di Facta:
“Veniamo al cuore dell’argomentazione dell’articolo. Scoglio ritiene che la definizione di «isolamento» usata normalmente in microbiologia sia priva di senso, perché è necessario coltivare il virus in un mezzo biologicamente complesso come una coltura cellulare e quindi non è «isolato» nel senso di un preparato puro che non contenga niente altro. Scoglio nell’articolo, supporto delle proprie tesi, mostra delle e-mail apparentemente scritte dai Cdc e da un team di scienziati cinesi, che indicano come «impossibile» l’isolamento del virus senza una coltura cellulare. I virus, infatti non si replicano da soli ma sono hanno bisogno di cellule in cui riprodursi.”
FALSISSIMO: Qui abbiamo un coacervo di stupidaggini e bugie. Iniziamo da quel tentativo di delegittimazione su “e-mails apparentemente scritte dal CDC”. il documento che ho riportato non sono emails, ma un documento ufficiale del CDC in risposta ad una richiesta FOIA (Freedom of Information Act), che è una richiesta dotata di valore legale, così come ha valore legale la risposta. Trattandosi di documento ufficiale del CDC, con tanto di carta intestata e firma del funzionario CDC responsabile, solo una rabbia impotente può avere spinto questi falsologi a usare quel termine, “apparentemente”, che vorrebbe insinuare che si tratti di un documento falso. Il documento è ovviamente vero e ufficiale, e il tentativo di surrettizia delegittimazione di quest falsologi dimostra come non abbiano veri argomenti, e come l’unico modo che possono usare per evitare di ammettere che il CDC ha svelato il segreto oscuro della virologia in modo ufficiale, sia quello di negare l’evidenza, e affermare, senza nessuna base giustificativa, che quel documento non può essere vero. Purtroppo peer loro, è vero e ufficiale!
E in fondo rivela quello che tutti gli addetti ai lavori già sapevano, ma che era importante non fare sapere al popolo.
I falsologi continuano poi nella lettura manipolata e volutamente distorta della mia posizione: io non affermo che l’eventuale virus non possa esser messo in coltura; che lo mettano pure in coltura, ma dopo averlo isolato/purificato, altrimenti metti in coltura un materiale eterogeneo senza sapere cosa ci sia dentro. Non è difficile da capire, e dunque sorge il quesito se questi falsologi ci sono o ci fanno…
Proseguendo nella loro lettura distorta, i falsologi aggiungono:
“Questo però non significa che sia impossibile purificare il virus (ovvero ottenere le particelle virali senza contaminanti, come richiede Scoglio) da tali colture, che sono solo il primo passo necessario a ottenere una quantità di virus adatta allo studio. In questo senso è «impossibile» isolare il virus senza usare una coltura di cellule. Separare il virus dalla coltura cellulare però è possibile: si può filtrare il liquido delle colture, per esempio.”
FALSO: Ma se è possibile purificare il virus dalla coltura cellulare di liquido del paziente + cellule animali, perché non sarebbe possibile purificarlo all’inizio, nel solo liquido del paziente? Se il problema è, come affermano, che il virus ha bisogno delle cellule per proliferare, quale situazione migliore del liquido del paziente, dove il virus dovrebbe essere presente in maniera dominante e in forma smagliante? Perché complicarsi la vita raddoppiando la complessità del materiale da filtrare? La verità è che non lo fanno all’inizio perché non lo possono fare neppure alla fine, dopo la coltura cellulare. E non lo possono fare perché i filtri più selettivi, quelli che operano la nanofiltrazione, lasciano passare tutte le particelle nanomolari, quindi non solo i presunti virus, ma anche tutti gli esosomi, che hanno esattamente la stessa dimensione dei presunti virus, e rappresentano la stragrande maggioranza (fino al 95%) delle particelle presenti nei liquidi dei pazienti umani. La virologia si rivela sempre più un gigante dai piedi di argilla. D’altra parte, lo stesso Montagnier, nel difendere la sua “scoperta” del virus dell’HIV, dovette ammettere che :
“…a questa densità del materiale, trovi quelle che vengono definite “micro-vescicole” di origine cellulare, che hanno la stessa dimensione dei virus…Come si può differenziare queste particelle cellulari dai virus? Francamente, con le nostre tecniche non lo si può fare.” (D. Tahi, Did Luc Montagnier discover HIV? I repeat, we did not purify, in Continuum, Vol 5., n¡2, 1997, pp. 31-35, p. 35.).
Non avendo argomenti di sostanza, i Facta-falsologi si appellano ora al principio di autorità:
“I virus sono stati purificati per la prima volta nel 1935 dal ricercatore statunitense Wendell M. Stanley, che vinse per questo il premio Nobel per la chimica nel 1946. La purificazione di virus è oggi una procedura di routine in virologia, tanto che vi sono numerosi protocolli standard e kit commerciali per questo scopo, inclusi protocolli specifici per i coronavirus.”
FALSO: Innanzitutto, Stanley non purificò nessun virus. Affermò di aver isolato proteine del virus in forma di cristalli, che però non avevano nessuna infettività. Ma si sa com’è: continua ad affermare come vero un falso storico, e il falso diventa vero. D’altra parte, lo stesso Rivers, nell’articolo in cui emendò i postulati di Koch nel 1937, ammise che non era stato mai isolato o purificato nessun virus. Quanto al fatto che la purificazione sia una procedura standard, se così fosse, perché mai sia il CDC che la Unione Europea hanno affermato di non avere isolati quantificati disponibili? Un virus purificato è intrinsecamente quantificato, è il 100%, e il fatto che questa autorità abbiamo dichiarato che tale purificato non ci sia mostra chiaramente come la rivendicazione dei falsologi sulla purificazione come normale routine virologica è una emerita stupidaggine.
I falsologi propongono poi uno studio che avrebbero isolato e purificato il SARS-Cov2:
“Il virus Sars-CoV-2 è stato isolato, purificato e quantificato nel senso in cui richiede Scoglio? Sì, come si può vedere ad esempio in questo studio del 20 maggio 2021 in cui Sars-CoV-2, dopo essere stato coltivato su cellule, è stato ottenuto in forma pura con esplicita attenzione al rimuovere possibili contaminazioni.”
Se uno legge l’articolo citato, troverà che in realtà i ricercatori hanno sequenziato (proteomica) il materiale prodotto dalla coltura cellulare e filtrato, non l’hanno purificato. E soprattutto, dato che affermano di aver messo il virus in coltura, dove hanno preso il presunto virus? Non dovevano purificarlo prima di metterlo in coltura? La verità è che hanno messo in coltura lo “isolato” fornito loro dallo Spallanzani. E se uno va a vedere lo studio sul presunto isolamento dello Spallanzani, vede che si tratta sempre della solita tecnica di chiamare isolato la cultura cellulare eterogenea. Quindi, avendo messo in coltura la precedente cultura cellulare eterogenea fornita dallo Spallanzani, i ricercatori in questione non hanno fatto che generare una super-eterogeneità, senza nessuna informazione su un virus mai purificato, e dunque andando alla cieca a cercare proteine da sequenziare e attribuire arbitrariamente a un virus che, allo stato attuale, non può che essere inventato.
Lo stesso vale per i due articoli citati in seguito dai falsologi, che avrebbero provato la patogenicità del SARS-cov 2 con anche il controllo su cellule non “infettate”. Ma anche qui, siamo alle solite. Il secondo studio, scambia sempre isolamento con coltura cellulare, e testa un presunto SARS-Cov2 che altro non è che una precedente coltura cellulare, quindi di nuovo senza nessun virus veramente isolato, cioè purificato, presente. Sia questo che il primo studio citato dai falsologi addirittura nemmeno dichiarano da dove viene il presunto SARS-Cov2 che hanno inoculato nella coltura cellulare: ormai si preferisce dare per scontato che si usa un “isolato” di SARS-Cov2, senza neppure spiegare come è stato ottenuto. Anche perché, in questo modo, si evita di dover sottostare a quel principio di verificabilità che è l’essenza del metodo scientifico. Il primo studio citato non spiega neppure come sono stati trattati o mantenuti in coltura i cardiomiociti non infettati (mock), di nuovo rendendo la verifica impossibile. Solo per queste clamorose mancanze, i due studi citati non dovevano neppure essere ammessi alla pubblicazione; invece, sono proprio questi articoli manipolati e non verificabili che vengono pubblicati sulle riviste scientifiche più importanti. Ma ormai la ricerca è scesa a livelli talmente infimi che solo personaggi come i falsologi di Facta possono raggiungere.
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