BERLINO, PROVE TECNICHE DI DITTATURA NWO: Polizia Pesta ed Arresta 600 manifestanti antiLockdown

di Fabio Giuseppe Carlo Carisio

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Fonte originale: articolo di Gospa News

Domenica primo agosto Berlino ha rivisto scene da dittatura nazista durante la manifestazione non autorizzata di chi è sfilato per la città pacificamente. Ma soltanto Russia Today ha dato una completa copertura alla vicenda mostrando dei video inequivocabili sul comportamento violento dei poliziotti. C’è l’uomo già ammanettato, stordito con qualche spray forse al peperoncino, che ancora si agita a terra sotto la presa di tre agenti, riportando alla memoria ciò che accadde a George Floyd. Ma quell’uomo è un tedesco di pelle bianca e quindi può essere preso a pugni sui reni da un poliziotto…

Alcuni agenti si fiondano invece su una donna in elegante spolverino bianco ferma sul ciglio della strada a filmare la marcia mentre procede a suon di tamburi: la portano via di peso, senza un’apparente ragione, incuranti delle sue urla. Un ragazzo viene colpito mentre a terra, un altro manifestante è atterrato da un calcio da karateca di un agente. Poi ci sono persino anziane ed anziane che non sfuggono alle repressioni della polizia tedesca.

Nei filmati diffusi su Ruply da RT si vedono solo le violenze degli agenti, a differenza di quanto avvenuto in piazza della Bastiglia a Parigi dove pochi manifestanti violenti, sabato pomeriggio, hanno rovinato la protesta di migliaia di altri francesi contro i Green Pass. La Gendarmerie ha reagito coi lacrimogeni disperdendo la folla.

Ma nella capitale tedesca, dove il Governo della Merkel sta ancora decidendo se adottare misure restrittive per i non vaccinati (divieto di accesso a bar e ristoranti anche con tampone negativo), si sono viste le prove tecniche di una dittatura militare culminate con addirittura 600 arresti. 

Una reazione smisurata rispetto ad una manifestazione spontanea che certo ha movimentato molta meno gente di quella assiepatasi nello stadio di Wembley per la finale dei Campionati Europei Inghilterra-Italia. Ancor più ingiustificata dal fatto che sia dagli Usa che da Israele è giunto l’allarme sulla contagiosità dei vaccinati a causa della Variante Delta, comprovando che la campagna di immunizzazione insieme alle restrizioni non sono state sufficienti a sconfiggere un virus di maggiore morbilità ma minore letalità (soprattutto se vengono applicate le efficaci terapie farmacologiche domiciliari).

Esiste davvero il sospetto che nei paesi occidentali si stiano sperimentando differenti “terapie sociali” per poi esportarle altrove. L’Italia è stato il primo paese a rendere obbligatori i vaccini per gli operatori sanitari, dal 9 agosto sarà la Francia ad imitarla estendendo il vincolo anche alle badanti.

Il presidente francese Emmanuel Macron è stato invece il primo ad imporre il Green Pass, che prevede l’obbligo di presentare il certificato per entrare in ristoranti, luoghi culturali e di svago, cinema, musei e mezzi di trasporto a lunga percorrenza.  Ed è stato poi emulato dal premier italiano Mario Draghi con l’imposizione di un certificato verde più morbido (non è obbligatorio per viaggiare nei trasporti pubblici nazionali).

La Germania ora mostra i muscoli, rievocando terribili reminescenze della Gestapo, la polizia segreta nazista di Adolf Hitler, o della Stasi, gli agenti del Ministero della Sicurezza della Germania Est occupata dal comunista Iosif Stalin. Due facce dello stesso incubo totalitario in gran parte fomentato da quel Nuovo Ordine Mondiale di matrice massonica che con la scusa della pandemia vuole imporre una dittatura sanitaria, economica e militare.

Questa crescente dittatura si presenta come la figlia bastarda di un virus SARS-Cov-2 da laboratorio e di “una pandemia pianificata da”, come denunciato anche dall’avvocato dei diritti umani Robert F- Kennedy jr. nel suo celebre discorso a Berlino dell’estate 2020 che richiamò in piazza circa 10mila persone, puntando il dito contro i loschi business delle Big Pharma, già ribattezzati sui social “mafia sanitaria”.

EuroNews accusa i manifestanti di aver attaccato i poliziotti e di fatto sembra giustificare le brutali repressioni: «All’inizio di quest’anno, il servizio di intelligence interno tedesco ha avvertito che il movimento stava diventando sempre più radicale, mettendo sotto sorveglianza alcuni dei suoi aderenti…». (Continua a leggere)

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