IN MANO A GATES PURE LA TECNOLOGIA MILITARE “IA” ITALIANA. Accordo Leonardo-Microsoft e Intrighi DEM tra Intelligence e Pandemia

In copertina il marchio dell’azienda di tecnologia militare nazionale Leonardo spa, il presidente italiano Sergio Mattarella, Bill Gates, proprietario di Microsoft, e il presidente americano Joseph Biden

di Fabio Giuseppe Carlo Carisio

Fonte originale: le grandi inchieste di Gospa News

Quando i settori chiave di una nazione – e di conseguenza di una società – vengono blindati all’interno di accordi internazionale di lungo periodo l’orientamento politico di quel paese diventa di fatto secondario. Ebbene l’Italia vede due ambiti di primaria importanza come sanità e difesa ormai controllati da Big Pharma e Big Tech che fanno capo sempre al solito Bill Gates.

L’accordo siglato alcune settimane fa (a fine maggio) tra la Microsoft Corporation del guru IT americano e la Leonardo spa, la corporation delle armi controllata dal governo italiano ma partecipata da fondi stranieri tra cui il famigerato Black Rock,segue la china di un progetto politico tra Roma e Washington di completa matrice Democratica. Dietro al quale traspare la callida regia del Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella (ex deputato PD) e del presidente degli Stati Uniti d’America Joseph Biden, in un intreccio di poteri forti del cosiddetto Deep State che mirano al consolidamento del Nuovo Ordine Mondiale.

INTRIGHI TRA PANDEMIA, BIG PHARMA E MICROSOFT

Ma ciò che è peggio, appare nato all’ombra degli intrighi tra profezie della pandemia ed intelligence USA perché l’appello ad un maggiore utilizzo dell’Intelligenza Artificiale nel campo militare giunse proprio dal Nord America nell’autunno 2020, prima delle controverse elezioni che estromisero il presidente repubblicano Donald Trump. Fu lanciato da un dossier scritto dall’avvocatessa Avril Haines che i lettori dei reportages WuhanGates sulla pandemia e sul virus SARS-Cov-2 costruito in laboratorio ben conoscono.

Haines, Democratica fin dai tempi in cui era portaborse di Joseph Biden al Congresso, infatti, non solo nel 2018 in una conferenza a Camdem profetizzò una catastrofica epidemia da CoronaVirus affrontabile solo da un nuovo “ordine mondiale”, ma fu anche la protagonista della sospetta esercitazione in merito “Event 201”, tenutasi a metà dell’ottobre 2019 grazie al finanziamento della Bill & Melinda Gates Foundation e del World Economic Forum di Klaus Schan, il teorico del Great Reset.

Questa matassa di intrighi è sfociata nei contratti miliardari sui vaccini antiCovid delle Big Pharma controllate da Gates: grazie ai finanziamenti diretti a Moderna e Biontech e al suo ruolo chiave nella GlaxoSmithKline-GSK che controlla la rete commerciale di Pfizer ma anche attraverso il piano di immunizzazione globale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per i paesi poveri denominato COVAX, gestito dall’Ong GAVi di Gates e amministrato da una ex manager di GSK…

Tutto ciò appare ancor più rilevante nell’affare Leonardo-Microsoft se si considera che Emma Walmsley, CEO di GSK è anche direttore non esecutivo di Microsoft Corporation. Il cerchio del cappio destinato a strangolare la libertà di scelta degli Italiani in campo sanitario e militare si chiude perfettamente. Non per caso.

Per una precisa volontà politica finalizzata al potenziamento della cynersicurezza anche nella Pubblica Amministrazione che di fatto condividerà con la società controllata da Gates (in cui però non è più amministratore dal 2014) tutti i codici di accesso dei PC pubblici come dell’Intelligenza Artificiale militare.

Giova ricordare infatti che il presidente americano Joseph Biden, sponsorizzato in campagna elettorale proprio da Pfizer con cui si è subito sdebitato attraverso donazioni al fondo Covax, il giorno stesso del suo insediamento ha nominato Direttore Nazionale dell’Intelligence USA l’avvocatessa Haines, ex vice direttrice della Central Intelligence Agency e poi vice consigliere della Sicurezza Nazionale della Casa Bianca durante l’amministrazione Obama-Biden, nonché esperta di armi batteriologiche per NTI (Nuclear Threat Iniziative), un’ong USA fondata dal senatore Dem Sam Nunn e finanziata da Warren Buffet, dal 2006 al giugno 2021 grande finanziatore della Bill & Melinda Gates Foundation con 41,5 miliardi di dollari attraverso il suo fondo Berkshire Hathaway.

Forse soltanto per una coincidenza gli esperimenti sui supervirus chimerici ricombinanti (infettati con HIV) proprio durante il periodo alla CIA di Avril Haines furono condotti nei laboratori di Chapel Hill della North Carolina Universitygrazie alla consulenza di scienziati del Wuhan Institute of Virology?

ALLA PRESIDENZA DI LEONARDO L’EX 007 FIDATO DI MATTARELLA

Ma ora va ricordato ai lettori chi sono gli uomini leader della Leonardo spa. L’amministratore delegato è Alessandro Profumo, in passato manager della multinazionale di management McKinsey, da anni finanziata da Gates e impegnata nella ristrutturazione dei quadri dirigenziali dell’Intelligence USA: dalla CIA alla NSA).

 L’amministratore delegato di Leonardo Alessandro Profumo

Profumo, già presidente di Unicredit e MPS, è stato anche coinvolto in una brutta vicenda giudiziaria. Il 28 aprile 2018, il GUp di Milano ha rinviato a giudizio Profumo e il manager Fabrizio Viola con le accuse di aggiotaggio e di falso in bilancio per la contabilizzazione a bilancio consolidato dei derivati Santorini contratto con Deutsche Bank, e di Alexandria con la giapponese Banca Nomura, nonostante la Procura della Repubblica di Milano avesse chiesto il proscioglimento di entrambi il 6 aprile 2018, come già nel settembre 2016. Il 15 ottobre 2020 il tribunale di Milano ha condannato in primo grado Profumo e Viola a sei anni di reclusione e al pagamento di una multa di 2,5 milioni di euro ciascuno (fonte Wikipedia)

La sua nomina fu proposta dal Ministero del Tesoro Italiano, azionista di maggioranza, durante il Governo di Paolo Gentiloni, noto anche per aver varato il Decreto Lorenzin per imporre i 12 vaccini obbligatori in età scolare secondo un piano di immunizzazione globale promosso dal presidente Barack Obama e dal suo megadonor Gates, che consentì alla GSK di fare affari d’oro. (continua a leggere)

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