Di Stefano Scoglio
Ormai sembra essere diventato uno sport nazionale quello di diffamare il sottoscritto sui media di regime. Dopo La 7 e la sua affiliata Open, è la volta di Rete 4, che manda spezzoni di video del mio intervento a Cesenatico, ovviamente manipolati per fare figurare ciò che non è.
Lunedì 23 Agosto 2021 è andata in onda la puntata di Controcorrente su Rete 4, che ha dedicato un spazio abbastanza ampio alla diffamazione del sottoscritto, dr. Stefano Scoglio.
Iniziamo dalla prima accusa rivoltami, ovvero che loro mi hanno invitato in diretta in studio, e io ho rifiutato. Questa è la prima, grossa bugia, frutto di un gioco sporco delle parti, come stiamo per vedere.
Tutto inizia con il mio intervento a Cesenatico, dove è presente una troupe di Controcorrente (Rete 4), che filma l’intero mio intervento. Al termine della serata, la troupe di Rete 4 mi si avvicina, e mi chiede di realizzare un’intervista. Memore di quanto avvenuto all’amico Stefano Montanari, a cui fecero un’intervista di due ore per poi trasmettere un minuto che, estrapolato dal contesto, era volto a farlo apparire ridicolo, ho risposto che non rilascio interviste, e che se mi volevano avrebbero dovuto invitarmi in studio, in diretta, senza filtri e con tempi accordati prestabiliti e non interrotti. E me ne sono andato.
Qualche tempo dopo, mi telefona lo stesso giornalista che mi aveva contattato a Cesenatico, e mi dice che avevano accettato la mia proposta di partecipazione in studio in diretta. Io rispondo che va bene, e che mi scrivano le condizioni della mia partecipazione. Il giornalista conclude dicendo sarò contattato dalla produzione per organizzare la mia andata presso i loro studi.
Alcuni giorni dopo, esattamente Giovedì 19 Agosto, ricevo il seguente messaggio da Rete 4:
“Buongiorno dott. Scoglio, sono… della Segreteria redazione di Controcorrente. So che gli autori l’hanno invitata alla puntata di Lunedì 23/8 a Roma. Volevo sapere quindi da dove verrà e con qual mezzo per organizzare il viaggio. Il suo intervento verrà registrato alle 18. Attendo sue, grazie.”
Ora, non notate niente in questo messaggio di cui conservo copia originale? Quella che doveva essere una partecipazione in studio in diretta, diretta che inizia alle 21.20, è diventata un’intervista registrata 3 ore e 20 minuti prima della diretta. Insomma, a quel punto tanto valeva che rilasciassi l’intervista a Cesenatico! Ecco perché non ho accettato di partecipare, perché non ho scritto Giocondo in fronte, e non cado in queste trappole da (Rete) 4 soldi.
Il bello è che il loro gioco del poliziotto buono e poliziotto cattivo è proseguito, perché vedendo che non avevo risposto al messaggio della segretaria di produzione, domenica mi scrive un messaggio il caporedattore di Controcorrente:
“Buonasera, sono il caporedattore di Controcorrente, la trasmissione di cui ha accettato l’invito domani sera. Sono giorni che la produzione tenta di contattarla, ma lei non risponde mai. Spiace che si dica pubblicamente che i media non le danno spazio, quando poi lei lo spazio non lo desidera davvero. Dovesse nuovamente cambiare idea e onorare il suo impegno, mi scriva o mi chiami entro domattina. Altrimenti faremo senza di lei, ma certo per una sua scelta personale non nostra.”
Al che io rispondo come segue:
“Voi non avete intenzione di darmi spazio, ma di tendere una trappola come con Montanari. Ho chiesto di partecipare in diretta, con spazio prestabilito e senza censura. Mi avete mandato una proposta per venire a fare un’intervista non in diretta, che potrete poi tagliare e manipolare come volete, come si è fatto con Montanari, 2 ore di intervista per poi trasmettere 1 minuto in cui diceva di sputargli in faccia. Voi pensate di essere furbi, ma noi non siamo scemi…”.
Direi che la questione fosse stata posta in termini più che chiari, e che se il caporedattore avesse voluto veramente risolvere la questione, avrebbe contattato la segretaria di produzione dicendo di correggere l’invito dalle 18 alle 21, e non per registrare ma in diretta. Invece, il caporedattore si limita a far finta di niente, e scrive:
“Le abbiamo proposto la diretta, in studio con viaggio a nostre spese o collegato. Ma se non vuole non c’è problema, spiace che non abbia il coraggio di difendere le sue posizioni di fronte a chi magari non la pensa come lei.”
Bugiardi fino al midollo! Continua a dire che mi hanno invitato per la diretta dopo che mi hanno mandato l’invito per una intervista registrata 3 ore prima della diretta! Addirittura rovescia su di me l’accusa di non volermi confrontare con chi la pensa diversamente, loro, i soldatini del dittatore…
La verità è che volevano solo che partecipassi in prima persona alla pesante diffamazione che hanno condotto in trasmissione. Non potevano portarla avanti impunemente con me presente in studio, ma con un’intervista registrata e adeguatamente tagliata, la diffamazione sarebbe stata addirittura sanzionata dalla mia presenza.
Se il caporedattore era onesto nei suoi messaggi, perché non organizzano un confronto live tra il sottoscritto e l’onnipresente Sileri, vice-ministro della Salute? Pensate che io abbia paura di confrontarmi con lui o chiunque altro decidano di mandare sul ring?
Ma deve essere un ring corretto, dove le parti abbiano esattamente le stesse condizioni per il combattimento. Se volete farmi combattere con le mani legate dietro la schiena, penso che neppure Cassius Clay avrebbe accettato di combattere…
In fondo, l’argomento più forte su cui hanno insistito per tutta la parte dedicata al sottoscritto, è che io non avrei accettato di andare in studio a confrontarmi, e abbiamo visto che si tratta di una bugia. Per il resto, le solite bugie e mezze bugie. Dicono che “non si sa che laurea abbia”, come se io lo volessi tenere segreto, quando basta andare su Linkedin o anche solo su Facebook per trovare il mio curriculum di studi.
Poi aggiungono che dico di essere omeopata e microbiologo, ma non sono iscritto a nessun albo professionale: sicuramente sanno che non esistono albi professionali per queste specializzazioni, e che miei titoli sono stranieri. Se avessero fatto il loro mestiere, e si fossero informati, invece di dare la stura alla diffamazione, saprebbero che il mio titolo di omeopata è un titolo inglese, valido in UK, dove vivo.
Ma la chicca più bella viene dal vice-ministro Sileri. Ha detto di essere andato su Scopus a verificare il mio H-index e che tale H-index è di 7, affermando ciò come a dire che si tratta di un punteggio basso, anche se sicuramente lui pensava e sperava magari che avessi lo stesso H-Index di 1 o di 2 come i membri del suo Comitato Tecnico Scientifico: già perché non ci ha detto che il mio H-Index è comunque più alto di tutti gli originari membri del suo Comitato Tecnico Scientifico?
Poi, rinunciando a commentare quel poco di mie affermazioni di merito sopravvissute al taglio radicale e manipolatorio della redazione, dice che in fondo sarebbe giusto fare un confronto tra personaggi come me e i rappresentanti della scienza ufficiale; ma dice che siccome i personaggi come me sono un’infima minoranza, il confronto dovrebbe essere tra il sottoscritto e 200 rappresentanti della scienza ufficiale, per mantenere la proporzione esistente all’interno della comunità scientifica. Con questa logica, ovviamente, non ci sarebbe mai stata nessuna rivoluzione scientifica…Comunque, come volevasi dimostrare, loro accettano il confronto solo se è truccato…questa è la loro concezione della democrazia, come assoluto governo della maggioranza, senza contrappesi e tutele per l’individuo e la libertà di opinione…
Tralasciando il pezzo della De Girolamo, che non si capisce cosa trovasse di così ridicolo nel termine “nutriterapia primordiale”, e perché insistesse a voler parlare di cose di cui non sa nulla, il modo in cui è stata gestita la resa del mio intervento a Cesenatico mostra chiaramente perché volevano farmi un’intervista preliminare invece di farmi partecipare alla diretta. In quel discorso, come possono verificare tutti ascoltandolo, ho riportato la frase del CDC americano sul fatto che l’isolamento dei virus è al di là delle possibilità della virologia. Ebbene, da bravi manipolatori, i controcorrentini riportano la frase ma eliminano il fatto che fosse una frase del CDC, facendola passare come una “follia” del sottoscritto. Una ricostruzione dunque falsa e manipolata, che è quello che fanno sempre con chi non fa parte del loro mainstream.
Allo stesso modo, riportano l’immagine del mio video sul nostro protocollo nutriterapico per influenza e raffreddore, dicendo che io vendo prodotti per curare il Covid, malattia che per me non esiste neppure! Poi, altre diffamatorie amenità, a cui ho già risposto nel mio documento sulla diffamazione di Open.
Concludo dicendo che valuterò le diffamazioni di questa puntata su Rete 4 con i miei avvocati; e aggiungendo che se fossero veramente interessati a mettermi a confronto con i loro scienziati, io sono pronto. Ma per davvero, non come coi doppio-giochini fatti in questa occasione: in diretta, con tempo uguale per entrambe le parti, e senza interruzioni. Se davvero accettassero questa impostazione onesta e giusta, basterebbe che mi inviassero un messaggio coerente nel senso suddetto…ma ovviamente non lo faranno.
Unica speranza perché il dibattito libero avvenga, è che queste TV perdano sempre più ascolti (come sta accadendo), e crescano alternative veramente libere, scevre però dalla riproduzione degli stessi meccanismi di schieramento e parzialità ideologica…
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