di Fabio Giuseppe Carlo Carisio
Fonte originale: articolo di Gospa News
Alcune settimane fa abbiamo pubblicato un’inchiesta in cui non solo veniva ribadito il presunto ruolo del Regno di Arabia Saudita nell’attentato dell’11 settembre al World Trade Center, come sostenuto già da alcuni anni dal Senior Editor di Veterans Today Gordon Duff nel suo reportage “The Secret History of 9/11”, ma anche una probabile connessione con l’omicidio del giornalista del Washington Post, Jamal Khashoggi.
Oggi dagli Usa arriva la conferma che la pista saudita è assolutamente fondata. A portare nuovi indizi a tale tesi è un documento desecretato dal Federal Bureau of Investigation su ordine del presidente Joseph Biden come promesso ai familiari delle 2996 vittime rimaste uccise nel crollo delle Twin Towers.
E sono proprio loro a ribadire che a questo punto ogni dubbio sul coinvolgimento dell’intelligence saudita viene cancellato. Perciò anche l’ipotesi che Khashoggi sia stato ucciso nel Consolato Saudita di Istanbul perché sapeva troppo sui registi dell’11 settembre viene ulteriormente accreditata.
Tutto ciò contribuisce sicuramente a fare un po’ di luce sulla verità ma lascia aperti altri interrogativi grossi almeno quanto la voragine del Ground Zero.
Se ci sono voluti 20 anni per confermare l’ipotetico coinvolgimento dei Sauditi negli attacchi aerei del 2001 quanto ci vorrà perché venga a galla anche il coinvolgimento degli israeliani, ben evidenziato sempre dall’inchiesta di Gordon Duff?
Quanto ci vorrà perché la tesi degli aerei killer sia affiancata da quella degli ordigni esplosivi, nucleari secondo l’inchiesta di Veterans Today, piazzati alle basi delle torri e del World Trade Center Building 7, quello misteriosamente crollato con fantasiose motivazioni che fanno ridere, per non piangere, ingegneri ed architetti?
Ma non è tutto. Il documento dell’FBI, come ben spiegato dall’articolo di Russia Today che riportiamo qui sotto, fa riferimento alle relazioni dei sauditi con i due dirottatori del volo 777 dell’America Airlines, Nawaf al-Hazmi and Khalid al-Mihdhar.
Proprio di loro abbiamo parlato nella nostra ultima inchiesta che ha messo in luce le informazioni occultate dalla Central Intelligence Agency agli agenti dell’anti-terrorismo dell’FBI guidati dall’esperto John O’Neill, morto proprio nell’attentato alle torri perché diventato pochi giorni prima dell’attacco responsabile della sicurezza del WTC. (continua a leggere)
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