Ennesima morte accertata a causa del vaccino Covid, non citata da TV e giornali nazionali.
Dopo sette mesi si è conclusa l’indagine a Mantova, condotta dal procuratore capo Manuela Fasolato e dal sostituto Giulio Tamburini, sulla morte del carabiniere Pietro Taurino, 50 anni, avvenuta lo scorso 17 marzo.
I tre periti nominati dalla Procura, esperti in trombosi cerebrali, hanno concluso che la morte del Maresciallo Taurino, in ottima forma prima della vaccinazione e successivamente colpito da forti mal di testa fino alla devastante e letale trombosi cerebrale, sia stata causata da vaccino AstraZeneca.
In paritàticolare, l’autopsia aveva evidenziato la presenza di porpora trombocitopenica trombotica, ovvero la formazione di piccoli coaguli di sangue in tutto il corpo che bloccano l’apporto di sangue a organi vitali come cervello, cuore e reni, corroborando quindi l’ipotesi di una correlazione, con elevata probabilità, tra la morte del militare e la vaccinazione da lui ricevuta.
In ordine al reato di omicidio colposo, però, la Procura è stata costretta ad avanzare al Giudice delle indagini preliminari la richiesta di non luogo a procedere in virtù della nota norma dello “scudo penale” in materia di somministrazione di vaccini Covid, introdotta dal decreto legge n.44 entrato in vigore lo scorso 1 aprile.