“Giudice Giorgianni ‘No Green Pass’ Sospeso, Raccomandati di Palamara NO!”. Magistrato segnala l’Anomalia

di Fabio Giuseppe Carlo Carisio

Fonte originale: articolo di Gospa News

Perché il giudice Angelo Giorgianni è stato sospeso per aver espresso le sue opinioni da cittadino libero, come garantito da Costituzione Italiana e pronunciamento del CSM, in merito a Green Pass, lockdown e vaccini, mentre i raccomandati della cerchia dell’ex pm romano Luca Palamara, radiato dalla magistratura, non sono stati puniti da un procedimento disciplinare?

Questo è il quesito insinuato da un ottimo articolo pubblicato dal magistrato Nicola Saracino su TogheBlogSpot – Uguale per Tutti: un sito web gestito da magistrati che da anni si battono per la riforma del Consiglio Superiore della Magistratura (organo di autogoverno delle toghe) focalizzata su tre obiettivi: sorteggio dei candidati al CSM, rotazione dei dirigenti ed abolizione dell’immunità dei componenti del CSM.

 Il giudice Angelo Giorgianni in uno dei suoi numerosi interventi No Green Pass

Rammentiamo prima i fatti. «Sospeso dalle funzioni e dallo stipendio il giudice Angelo Giorgianni, consigliere alla Corte d’appello di Messina, che il 9 ottobre scorso parlò a Roma dal palco dei no Green pass a piazza del Popolo. Lo ha deciso la Sezione disciplinare del Csm, accgliendo la richiesta del procuratore generale della Cassazione Giovanni Salvi» ha scritto l’ANSA il 27 ottobre.

«Nel suo intervento a piazza del Popolo Giorgianni aveva detto che i manifestanti avevano dato un “preavviso di sfratto” a “coloro che occupano abusivamente i palazzi del potere” e aveva invocato nei confronti di questi ultimi una nuova Norimberga, chiedendo “giustizia per i morti , le privazioni, la sofferenza che hanno causato”. La ministra della Giustizia Marta Cartabia aveva reagito dando incarico ai suoi ispettori di procedere ad accertamenti. Poi si era mosso anche il Pg della Cassazione, mentre al Csm il gruppo di Area aveva chiesto l’apertura di una pratica in Prima Commissione» precisa l’agenzia divenuta velina ufficiale del governo attrazione PD.

Com’è noto Cartabia è storicamente schierata dalla parte dei Pro VAX sin da quando, come giudice della Corte Costituzionale, sancì la legittimità del Decreto Lorenzin del 2017 sui 12 vaccini obbligatori in età scolare rigettando un ricorso della Regione Veneto e di alcune associazioni della società civile.

Davanti alla Sezione disciplinare la difesa di Giorgianni aveva chiesto di anticipare a novembre il collocamento a riposo, visto che era destinato ad andare in pensione nel gennaio 2022. Ma ciò non gli è stato concesso.

Nella sua ottima analisi il magistrato Saracino rievoca lo scandalo PalamaraGate partendo dal caso della sospensione: «E’ la più grave delle misure cautelari che si possano invocare contro un magistrato, in questo caso per un illecito di opinione. Le idee del dott. Giorgianni restano le sue, non sarà il “merito” di quelle idee l’oggetto di questa riflessione.

«Non si conosce la testuale formulazione dell’addebito disciplinare in concreto mosso e quindi la cornice giuridica entro la quale il CSM è chiamato a muoversi. Ma se, come sembra verosimile, risulterà evocato il canone della correttezza o quello del riserbo per come essi sono declinati nel codice deontologico dei magistrati non potrà farsi a meno di notare che sul tema della raccomandopoli togata lo stesso ufficio che oggi chiede di punire il dott. Giorgianni aveva eretto un muro invalicabile tra ciò che stabilisce il codice deontologico e ciò che è rilevante disciplinarmente» scrive Saracino nell’articolo intitolato Mezzi Uomini (pubblicato il 16 ottobre prima della sospensione) in riferimento ad un passaggio cruciale del CSM che riporteremo più avanti.

«E siccome la legge disciplinare non prevede espressamente la raccomandazione, ma solo un generico richiamo alla “correttezza”, sono andati esenti da ogni conseguenza negativa sul piano della carriera i tanti, troppi, “raccomandati” che indisturbatamente continuano ad occupare i posti direttivi di tutta l’Italia» aggiunge il magistrato..

Il riferimento del magistrato di TogheBlogSpot è all’orientamento interpretativo pronunciato dal dottor Salvi, PG della Cassazione, grazie al quale i magistrati che cercarono in ogni modo di farsi raccomandare per incarichi direttivi dall’allora consigliere del Consiglio Superiore della Magistratura, Palamara, non subirono procedimenti disciplinari. Inevitabile per noi la rievocazione di quel vecchio adagio secondo cui “Per gli amici la legge s’interpreta, per gli altri si applica“. Per i colleghi considerati arbitrariamente “nemici“ viene addirittura stravolta pur di essere applicata… (continua a leggere…)

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