di Fabio Giuseppe Carlo Carisio
Quando circa due settimane fa negli USA la Food and Drug Administration l’autorizzazione all’uso di emergenza del vaccino antiCovid Comirnaty di Pfizer-Biontech anche per i bambini dai 5 agli 11 anni (in precedenza era già stato approvato per gli adolescenti tra 12 e 15) i media di mainstream si sono aggrappati a quel 90,7 % di efficacia per decantare la bontà della decisione.
Quelli di contro-informazione, invece, tra cui va il quotidiano Il Tempo, si sono concentrati sui pareri dei medici scettici del Comitato Consultivo FDA ma quasi nessuno è andato a leggere il documento ufficiale fornito dalla Pfizer inc – la multinazionale americana che produce il siero genico con la tedesca Biontech ma è pure partner della londinese GSK, un’altra famosa Big Pharma di vaccini – per poter ottenere quell’autorizzazione (Emergency Use Authorization).
Nelle 82 pagine del dossier da noi reperito c’è un’affermazione davvero esplosiva. E’ infatti la stessa Pfizer di fatto ad ammettere che sui bambini da 5 anni in sà sarà condotta una vera sperimentazione genica poiché i dati di due studi (uno condotto negli Usa e l’altro in Israele) hanno coinvolto circa 3mila bambini. Un campione in realtà molto piccolo, non sufficiente a registrare possibili eventi avversi gravi come le temute infiammazioni al cuore (la miocardite del tessuto muscolare interno o la pericardite del rivestimento esterno) così diffuse tra gli adolescenti tanto da indurre Taiwan a sospendere la seconda dose di Pfizer per i giovani e alcuni paesi scandinavi a stoppare le somministrazioni del vaccino a RNA messaggero di Moderna, tecnicamente analogo a quello di Pfizer, per il medesimo motivo.
«Il numero di partecipanti all’attuale programma di sviluppo clinico è troppo piccolo per rilevare potenziali rischi di miocardite associati alla vaccinazione. La sicurezza a lungo termine del vaccino COVID-19 nei partecipanti di età compresa tra 5 e <12 anni sarà studiata in 5 studi di sicurezza post-autorizzazione, incluso uno studio di follow-up di 5 anni per valutare le sequele a lungo termine di miocardite/pericardite post-vaccinazione» scrive Pfizer a pagina 11 della sua relazione del 26 ottobre denominata “Briefing Document” per il Vaccines and Related Biological Products Advisory Committee (VRBPAC).
Il senso può ben essere compreso anche da un bambino di 5 anni. “FDA ci dia la sua autorizzazione all’uso di emergenza anche se mancano dati sulle reazioni avverse più pericolose, noi proseguiremo gli studi”: ovviamente grazie alle campagne di vaccinazione avviate negli Stati Uniti d’America con il consenso dei Centers of Diseases Control and Prevention, finito nell’occhio del ciclone per lo scandaloso conflitto d’interessi tra un medico del Comitato di approvazione del CDC e la Big Pharma GSK partner di Pfizer.
Come riportò il quotidiano Il Tempo (link a fondo pagina), l’allarme sugli scarsi dati per i rischi miocarditi fu confermato da Leslie Ball, un ufficiale medico della FDA, che ha ribadito proprio questo concetto, sostenendo che gli studi non erano abbastanza ampi da raccogliere necessariamente un effetto collaterale non comune come la miocardite
Nonostante ciò FDA aveva approvato l’uso di Comirnaty per i bambini dai 5 anni in sù come in precedenza annunciato dal presidente americano Joseph Biden, il grande regista del piano di immunizzazione di massa, a sua volta in macroscopico conflitto d’interessi in relazione ai circa 2,2 milioni di dollari ricevuti da Pfizer per la campagna elettorale presidenziale del Partito Democratico.
Alla luce di quanto scoperto non stupisce che le autorità politiche e sanitarie di Vienna abbiamo già avviato la somministrazione del siero genico sperimentale di Pfizer-Biontech anche ai bambini di 5 anni, nonostante i dati clinici non siano ancora stati esaminati dall’European Medicines Agency per la concessione dell’uso commerciale di emergenza. Probabilmente proprio i dati austriaci potrebbero servire alla multinazionale farmaceutica americana per incrementare il volume delle statistiche sui rischi di reazioni avversi nei bambini.
Nelle sue “Conclusioni complessive rischio-beneficio”, sempre a pagina 11, Pfizer ha ribadito i motivi di necessità dei sieri sperimentali genici, nonostante, – come evidenziato da un genetista di Colonia – possano anche causare la modifica del DNA umano. (Continua a leggere…)