GUAI A CHI MOLLA!

Come previsto da molti di noi, il Führer e la sua accolita di generali, ha sferrato il primo dei terribili attacchi. Altri ne arriveranno da qui ai primi mesi del prossimo anno. Saranno tutti micidiali passi avanti perché indietro, non si tornerà. Nessuno si illuda che a gennaio verranno tolte le ultime restrizioni imposte. Nessuno si illuda di tornare a vivere come si viveva solo 2 anni fa. Verrebbe da citare una vecchia canzone di Riccardo Cocciante: “Era già tutto previsto”. Basta ripensare a Marzo 2020 e tornare con la mente, a rivedere le facce della gente che camminava per strada. La paura ormai l’aveva attanagliata, il terrore ormai era di casa.

I regimi non nascono a caso, non si costruiscono in poco tempo. Nascono nell’ombra, si nutrono per anni dei disagi sociali, dell’ignoranza della gente e delle loro necessità. Vengono finanziati dai potenti, dai governi e da sinistre organizzazioni finanziarie. Non è un segreto più per nessuno, che Hitler e la sua dittatura, furono finanziati anche dagli Stati Uniti e dagli Inglesi, che contribuirono a crare la situazione socioeconomica in Germania, che portò al nazismo. Ci sono centinaia di documenti ufficiali in merito.
Ma la cosa che li sostiene di più, li sorregge, li spalleggia e li invoca, è proprio il popolo stesso. Quello contro il quale loro ordiscono le loro trame e al quale tolgono le libertà facendogli credere che è per il loro bene, per cambiare in meglio la loro vita. Così il popolo ci crede, si nutre di queste false verità e, piano piano, individua nel nemico la parte di popolo che non accetta questo taglio delle libertà, che lotta per combattere la deriva dittatoriale. Additano e stanano chiunque non la pensi come loro, chiunque non agisca o si muova come loro.

Le dittature nascono così nell’ignoranza di un popolo sottomesso, che crede a qualunque baggianata gli venga propinata dal proprio Führer. Perché non c’è niente da fare, le masse vanno governate, dirette e imbeccate come polli su questa immensa aia che chiamiamo pianeta terra. Gli antichi Romani, con il loro “Divide et Impera” hanno soggiogato, sottomesso e governato masse immense sparse in ogni angolo del pianeta.

La storia ha sempre giudicato tutti i criminali, gli assassini e i dittatori. Molti di loro hanno pagato con il carcere o peggio con la vita le proprie colpe. Anche i fiancheggiatori, coloro che hanno aiutato, sostenuto e nutrito con le proprie scelte le proprie parole e i gesti, le derive dittatoriali e i regimi connessi, anche loro sono stati giudicati duramente dalla storia. Molti hanno pagato in modo terribile questo sostegno incondizionato alla dittatura.

Vero, non facile per tutti comprendere dall’inizio l’orrore di questa trama studiata e architettata da molto tempo. Non facile ma leggibile per molti di noi e per coloro, che chiamiamo l’intellighenzia, la parte più acculturata del paese, l’élite progressista che tante volte ci ha illuminato. Eppure anche molti di loro hanno taciuto, si sono ritirati in un assurdo e incomprensibile silenzio. Parlo dei Cacciari e dei Freccero, menti che ho sempre ritenuto davvero superiori e che invece, si sono svegliati sono usciti allo scoperto solo ora, quando l’orrore è compiuto, quando ormai è troppo tardi. E non vale il detto: “Meglio tardi che mai” perché questo ritardo temporale, questo bug storico, ha generato una spaccatura del popolo in buoni e cattivi e portato tutti sull’orlo di una guerra civile governata dall’élite dittatoriale.

Agamben grande filosofo che stimo in modo smisurato, uno degli ultimi veri visionari di questo paese, aveva avvertito tutti. Lui lo ha gridato dall’inizio come sarebbe finita.

Nessuno lo ha ascoltato.

Qualche lettore mi ha scritto: La storia non è ancora stata scritta. Vero ed è per questo che bisogna raccogliere tutte le forze che abbiamo e unirle per combattere questa dittatura. Il nostro nemico non sono i milioni di persone che hanno fiancheggiato queste scelte liberticide. Loro sono già persi. Saranno giudicati terribilmente dalla storia e molti di loro pagheranno sul loro stesso fisico, nella loro vita quotidiana, la tragedia che hanno contribuito a costruire.
Il nostro nemico è oltre, sono i personaggi che ci governano, coloro che attraverso Tv radio e giornali li hanno sempre supportati. Sono i medici complici di questa mostruosità e la magistratura colpevole di chiudere gli occhi e abbassare il capo.

Non siamo soli, siamo più di dieci milioni. Non abbiamo paura perché stiamo lottando per la libertà. Per la nostra libertà e per quella dei nostri figli.

Se nell’ultima guerra qualche centinaio di migliaia di partigiani sono riusciti ad arginare, rompere e respingere le forze naziste sulle nostre montagne, noi, 10 milioni di persone, siamo in grado di fermare tutto questo.

La parola d’ordine ormai è una sola: Guai a chi molla!

Bruno Marro

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