DA DE DONNO A “IPPOCRATE.ORG”: PERSEGUITATO CHI CURA COVID SENZA VACCINI! Carabinieri contro Medici No Vax: Sospesa Telemedicina

di Fabio Giuseppe Carlo Carisio

«E’ stata chiusa l’assistenza di Ippocrateorg.org perchè la maggior parte dei medici, quasi tutti, sono stati sospesi e non possono più esercitare nemmeno in telemedicina. Sono stati sospesi perchè non si sono vaccinati. Sono stati sospesi perché hanno curato più di 60mila persone a casa, lasciate sole con Tachipirina e vigile attesa che non avevano nessun altro a cui rivolgersi se non a uno dei nostri medici per telefono».

Comincia così il video pubblicato su YouTube (link in fondo all’articolo) dal fondatore della piattaforma Mauro Rango, che partendo da un gruppo di Facebook è diventata punto di riferimento di tutti i malati di Covid-10 che non volevano rassegnarsi alle linee guida del Ministero della Salute rivelatesi fallimentari ed oggetto di centinaia di denunce all’autorità giudiziaria per presunta strage di stato.

 Mauro Rango fondatore e presidente di IppocrateOrg

Come accadde nella primavera 2020 al professor Giuseppe De Donno, quando lanciò la sua sfida alla pandemia da SARS-Cov-2 con il sangue iperimmune, ecco un’altra associazione di professionisti onesti e coscienziosi presa di mira dal sistema PRO-VAX, devoto solo alle Big Pharma, che nei giorni scorsi ha sguinzagliato migliaia di Carabinieri dei NAS in cerca di medici senza la vaccinazione obbligatoria per legge.

Le verifiche hanno riguardato oltre 1.600 strutture pubbliche e private e circa 4.900 posizioni di medici, odontoiatri, farmacisti, veterinari, infermieri e fisioterapisti. Dei 281 medici scoperti, 126 erano già stati sospesi dagli ordini professionali proprio perché non vaccinati.

Per una curiosa coincidenza la “caccia alle streghe” disposta dal Governo di Mario Draghi accade nelle stesse ore in cui due giudici americani hanno annullato l’analogo obbligo ai vaccini antiCovid per gli operatori sanitari dopo il ricorso di 13 procuratori generali degli USA.

Emblematica la sentenza emessa dal giudice Matthew Schelp, della Corte del Distretto orientale del Missouri, il quale, oltre a contestare l’illegittimità costituzionale per mancanza di approvazione del Congresso, ha aggiunto che la vaccinazione obbligatoria danneggerebbe “la capacità delle strutture sanitarie di fornire cure adeguate e, quindi, salvare vite umane”.

Esattamente quello che sta accadendo con la piattaforma Ippocrateorg.org che spera di poter riaprire a gennaio: «Siamo stati costretti a chiudere fino al 31 dicembre – evidenzia – , perché stiamo cercando nel frattempo altri medici che siano ancora iscritti all’Ordine e che possano prendere in mano il servizio assistenza. In passato ai volontari che dopo il lavoro, durante o nelle pause, chiamavano pazienti gratuitamente e li assistevano perché avevano bisogno sarebbe stato dato un premio. Oggi sono persone che vengono perseguitate. Di cui sui giornali, sulle tv, non si fa altro che dire le peggiori cose» ha dichiarato Mauro Rango.

«Tantissima gente continua a cercarci, che ha bisogno di sostegno e aiuto perché il protocollo sostanzialmente rimane ancora quello di tachipirina e vigile attesa, perché spesso si è soli a casa e si ha bisogno di un medico reperibile. Non è assolutamente un addio, ma un arrivederci a prestissimo perché Ippocrateorg non molla e non mollerà» ha ribadito il fondatore che nel suo messaggio si è prefisso come obiettivo la riapertura del servizio di assistenza per il 2 gennaio 2022 .

«Non possiamo più pensare di continuare a dover affrontare enormi difficoltà in silenzio e in solitudine, ciascuno nel proprio isolamento perché tale condizione è imposta da vertici che ci governano e non risponde alle esigenze dei popoli che chiedono libertà e benessere, che chiedono aiuto e prosperità, che chiedono democrazia economica. Non possiamo perchè sarebbe venire meno al nostro giuramento. Sì, il nostro giuramento, perchè il Giuramento di Ippocrate è il giuramento di noi tutti, medici e non» si legge nella descrizione Chi Siamo del sito.

«IppocrateOrg sarà un laboratorio per smontare scientificamente i progetti manipolatori, per rivendicare la neutralità nella pratica medica, nella ricerca e sperimentazione scientifica, e per combattere i conflitti d’interesse esistenti e futuri. Ma anche per rivendicare una cittadinanza realmente attiva di ogni essere umano. Prendersi a cuore la salute del prossimo, la salute delle nostre comunità, la salute del luogo in cui viviamo, della nostra Patria Terra, sarà la via costante del nostro impegno» rimarca la piattaforma.

PLASMA IPERIMMUNE E ALTRE TERAPIE IGNORATE

Esiste un’inquietante analogia tra l’ostracismo subito nella primavera 2020 dal professor De Donno, stremato fino al suo misterioso suicidio, e quella di un gruppo di medici che è stato capace di raccogliere i tanti suggerimenti professionali alle terapie domiciliari efficaci contro il Covid-19 rimaste ignorate dal Ministero della Salute Roberto Speranza e dai vertici delle autorità sanitarie nazionali e internazionali, come ampiamente descritto in una decine di inchieste di Gospa News che cerchiamo di sintetizzare.

La terapia col plasma iperimmune fu sperimentata dal professor De Donno, direttore della struttura complessa di pneumologia e unità di terapia intensiva respiratoria Ospedale Carlo Poma di Mantova, insieme al professor Cesare Perotti, direttore del servizio di Immunoematologia e Medicina trasfusionale del San Matteo di Pavia.

«Abbiamo raccolto 329 donazioni, con donatori giunti anche dal Trentino. Una manifestazione di grande generosità, che ci consente ora di avere a disposizione un numero di sacche di plasma da utilizzare in caso di un’eventuale seconda ondata in autunno. Il ricorso al plasma iperimmune ha ridotto la mortalità dal 15 al 6 per cento. A riconoscere il nostro lavoro è stata anche la Commissione Europea, che ci ha assegnato l’incarico di scrivere le linee guida per tutta Europa per la terapia con il plasma donato da pazienti convalescenti».

E’ quanto fu segnalato dal professor Perotti grazie ad un convegno organizzato dall’associazione Novum Ticinum presso l’Università di Pavia nella primavera 2020.

«Il rammarico è che in Italia solo i colleghi dell’ospedale di Mantova hanno deciso di adottare il nostro protocollo: abbiamo calcolato che se l’identica scelta fosse stata adottata in tutta Italia, probabilmente sarebbe stato possibile salvare oltre 3mila pazienti che purtroppo sono morti» stigmatizzò Perotti.

Quella cura sperimentale, adottata da più di cento ospedali universitari americani, è stata ritenuta fondamentale per salvare 95mila persone da uno studio della Johns Hopkins University (la stessa che aggiorna i dati sui contagi e decessi da Covid in tutto il mondo), ma in Italia svanì misteriosamente dopo un sospetto interessamento di un’azienda farmaceutica di proprietà della famiglia di un esponente del Partito Democratico e partner di una multinazionale finanziata da Bill Gates.

Nel corso dei mesi emersero per molteplici terapie domiciliari efficaci avallate da specialisti o da gruppi di ricerca. Gli esempi più clamorosi furono l’uso del cortisone ai primi sintomi, sostenuto dalla neurologa Roberta Riccardi insieme ad altri 33 medici in un appello al ministro Speranza, e il contributo fondamentale nella prevenzione del Covid garantito dalla vitamina D3, oggetto di una petizione del professor Giancarlo Isaia, primario di Geriatria delle Molinette di Torino e presidente dell’Accademia della Medicina di Torino, e da altri 155 suoi colleghi. Entrambe le lettere al Ministro della Salute rimasero tragicamente senza risposta proprio nei mesi in cui la pandemia da Covid-19 mieteva più vittime.

Alle missive ufficiali fecero seguito quindi i ricorsi al Tribunale Amministrativo Regionale contro “Tachipirina e vigile attesa” ed a favore dell’uso dell’idrossiclorichina, bocciati dal Consiglio di Stato dopo il ricorso del Ministero della Salute e dell’AIFA (che in questi giorni ha approvato il vaccino Comirnaty anche dai 5 anni in sù occultando i rischi di miocarditi previsti dalla stessa Pfizer).

LE DENUNCE PENALI PER PRESUNTA STRAGE DI STATO

Dalle azioni amministrative si passò quindi alle battaglie legali. Il magistrato Angelo Giorgianni (poi sospeso dal servizio per le sue posizioni NO Green Pass) fece un esposto al Corte Penale Internazionale dell’Aja per una presunta “strage di stato” come quella descritta nel suo libro. Mentre l’avvocato Alessandro Fusillo ed il biologo nutrizionista Franco Trinca presentarono vari esposti alle Procure della Repubblica italiane per le terapie domiciliari efficaci ignorate.

Tra le fonti bibliografiche segnalate dal dottor Trinca all’autorità giudiziarie ci furono proprio le importanti cure contro il Covid-19 emerse dal confronto tra i medici professionisti della piattaforma Ippocrateorg.org ora costretta a interrompere il servizio perché ai suoi attivisti non vaccinati è fatto divieto di esercitare persino attraverso la telemedicina… (continua a leggere)

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