In copertina BIden, Salvini e Meloni
Mentre circa un terzo degli Stati americani degli USA sta dando battaglia legale contro i vaccini obbligatori imposti dal presidente Joe Biden ad alcune categorie professionali e la sta vincendo, nell’Unione Europea anche i politici dei cosiddetti schieramenti “populisti” o “sovranisti” sembrano diventati spettatori inermi di una massiva violazione del diritto individuale alla libera scelta delle cure sanitarie. Stanno così tradendo non solo il popolo dei NO VAX e dei NO CAVIA (quelli che si oppongono solo agli attuali sieri genici antiCovid perché sperimentali) ma anche a quelle decine di milioni di cittadini che sono stati costretti “obtorto collo” a vaccinarsi pur di continuare a lavorare e mantenere le loro famiglie.
«(il Presidente della Commissione UE Ursula Von Der Leyen) Parla di vaccinazione obbligatoria? Io sono contraria, dico poi che l’obbligo vaccinale non sia una competenza europea, dopodiché sul tema io penserei la stessa cosa anche se lo introducesse il governo italiano» ha detto Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia al termine della presentazione del libro di Gianfranco Rotondi ’Variante Dc’, presso la sede della stampa estera a Roma.
«Il principio della vaccinazione obbligatoria non lo condivido e non lo metterei perché non necessario in Italia, dove c’è una buona percentuale di vaccinati». Ha ribadito Meloni alla trasmissione Porta a porta. Ed infine «Continuo a ritenere che il modo più efficace di convincere gli scettici a vaccinarsi è dichiarare che il governo è pronto a indennizzare chi subirà reazioni avverse. E’ il modo per affermare che crede nell’efficacia e la sicurezza dei vaccini» ha dichiarato durante una conferenza stampa sulla presentazione del bilancio nazionale.
Sono queste le parole più “dure” espresse dalla leader dell’unico grande partito di opposizione nel Parlamento Italiano. Parole ambigue che tendono ad edulcorare la tragica situazione tirannica italiana e soprattutto non fanno minima menzione al fatto che da mesi i vaccini sono diventati obbligatori per gli operatori sanitari e dal 6 dicembre anche per lavoratori scolastici, forze armate, forze dell’ordine e volontari del soccorso. Ma soprattutto, con il Green Pass necessario per salire su treni, metropolitane e bus locali fino al 15 gennaio (con l’incubo di una proroga), lo stanno diventando anche per tutti gli over 12.
OMBRE DI BIG PHARMA ANCHE SU FRATELLI D’ITALIA
Fratelli d’Italia ha votato compatta contro il Green Pass ma non ha intrapreso alcuna azione legale in difesa della libertà degli Italiani, dimostrandosi così succube della volontà del Partito Unico del Covid – o della Terza Dose come definito dal deputato Pino Cabras del piccolo schieramento Alternativa C’è – nato grazie al supporto al premier Mario Draghi non solo del Partito Democratico (storico impositore dei 12 vaccini obbligatori ai minori in età scolare nel 2017 con il Decreto Lorenzin), del Movimento 5 Stelle, Leu e di Italia Viva di Matteo Renzi (sponsor della Big Pharma GSK) ma anche di Forza Italia dell’ossessivo Pro-Vax Silvio Berlusconi e della Lega, in cui il leader Matteo Salvini scimmiotta un’opposizione sui social salvo poi obbedire servilmente ai desiderata del Ministro per lo Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti.
I motivi per cui Giorgia Meloni non affonda il colpo, pur dichiarando che non farà vaccinare la sua bambina nonostante l’insistenza ad un’immunizzazione pediatrica di medici finanziati dalle multinazionali dei vaccini, sono vari. In primis
il suo elettorato è spaccato tra Pro Vax e No Vax, pertanto una scelta estrema in un senso o nell’altro creerebbe contraccolpi inevitabili a lungo termine, in secondo luogo tra i fondatori di FDI c’è Guido Crosetto che si è dimesso dal Parlamento per mantenere la sua carica di presidente dell’AIAD (Federazione Aziende Italiane per l’Aerospazio, la Difesa e la Sicurezza), in pratica il ramo della Confindustria che si occupa di armamenti.
Non è difficile comprendere la prudenza di Meloni visto che, come dimostrato da varie inchieste di Gospa News, i fondi che speculano sulla Lobby delle Armi sono gli stessi che detengono pacchetti azionari significativi nelle Big Pharma dei vaccini.
Non solo. Lo stesso Crosetto Nell’aprile 2020 viene nominato presidente di “Orizzonte Sistemi Navali“ impresa creata come joint venture tra Fincantieri e Leonardo e specializzata in sistemi ad alta tecnologia per le navi militari e di gestione integrata dei sistemi d’arma.
Come abbiamo visto in una successiva inchiesta Leonardo ha di recente stretto un importante partnership con Microsoft Corporation di Bill Gates, megadonor del Democratic Party Usa, finanziatore dei pericolosi esperimenti del Wuhan Institute of Virology insieme all’amministrazione Obama-Biden, nonché speculatore in Glaxo Smith Kline, partner di Pfizer, Moderna e Biontech. Ecco che prende forma il cosiddetto Deep State bipartisan che travalica ogni connotazione politica tra esponenti di schieramenti apparentemente inconciliabili. Pecunia non olet, direbbero i latini…
MARINES, NAVY SEALS, SCIENZIATI E FUNZIONARI CIA CONTRO I VACCINI
In contrasto a tutto ciò le cause legali avviate negli Usa da alcuni stati confederati governati dal Partito Repubblicano tramite governatori o procuratori generali sono tali e tante che ormai diventa persino difficile menzionarle tutte. L’ultima è stata avviato dall’Oklahoma contro l’obbligo di vaccinazione per i militari alla luce della strenua resistenza avvenuta proprio tra le truppe delle forze armate.
Sono infatti circa 10mila sia gli aviatori che non hanno adempiuto alla scadenza fissata dal Segretario della Difesa Lloyd Austin ed altrettanti i Marines e i marinai. Mentre un gruppo di leggendari Navy seals di fede cristiana, il battaglione d’assalto della Marina americana, ha avviato un’azione legale contro l’amministrazione Biden per il rifiuto a sottoporsi a vaccini contenenti cellule umane di feti abortivi.
Sulla questione dell’esenzione per motivi religiosi era intervenuto anche l‘Arcivescovo Timothy Broglia, responsabile spirituale delle truppe americane, affermando che nessuno poteva essere costretto a vaccinarsi.
Diniego ad accettare i sieri genici sperimentali che possono modificare il DNA (secondo un genetista di Colonia), è stato manifestato anche da funzionari della Central Intelligence Agency ma anche dagli scienziati di un centro di ricerca del Dipartimento dell”Energia gestito dalla Battelle in Tennessee, uno dei principali partner del Pentagono che opera anche nei famosi laboratori biologici militari di Fort Detrick nel Maryland.
LA VITTORIA DEI GOVERNATORI E IL RIFIUTO DELLE AZIENDE AUTOMOBILISTICHE
Le cause intentate da 19 governatori americani contro l’obbligo di vaccinazione per i dipendenti delle aziende con più di 100 addetti hanno costretto l’amministrazione Biden a ritirare la disposizione dopo il pronunciamento di una corte federale. Mentre General Motors, Ford e Crysler hanno stipulato un accordo con i sindacati che prevede la libertà di scelta per tutte le loro maestranze.
Ancor più clamorosa è stata la vittoria ottenuta da 10 procuratori generali che si sono rivolti ai giudici contro l’obbligo di vaccinazione per gli operatori sanitari. Una prima sentenza lo ha sospeso in 10 stati, una seconda lo ha fermato temporaneamente, in attesa del pronunciamento della Corte Suprema, in tutta la nazione. (continua a leggere…).