“LA POLIZIA MI HA SEQUESTRATA E PORTATA IN UN CAMPO DI CONCENTRAMENTO COVID”. Video Shock di un’Australiana

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In un altro attacco ai diritti umani, l’australiana Hayley Hodgson, 26 anni, è stata stranamente raccolta dalla polizia in uniforme in quello che ha definito “un autobus del casino” e portata in un “campo di internamento per Covid”. Si tratta di luoghi recintati muniti di blocchi prefabbricati dove le persone non vaccinate e sospettate di aver avuto contatto con altre infettate dal Covid vengono messe in quarantena in Australia.

Viene spacciata come una precauzione sanitaria per contenere la diffusione del virus SARS-Cov-2 (peraltro costruito in laboratorio secondo autorevoli virologi che hanno denunciato esperimenti pericolosi condotti in Canada anche con la partecipazione degli australiani) è una PSYOP, un’operazione psicologica per indurre la popolazione ad un’ipnosi di massa basata su totalitarismo e paura, come ben descritto dallo psicologo Mattias Desmet, un grande esperto di strategie tiranniche.

Va infatti ricordato che il 05 % dei contagiati dal Covid sono asintomatici e pertanto hanno una bassissima carica virale che non è in grado di infettare altre persone. Non solo. I tamponi RT PCR su cui si basa l’esame diagnostico per la ricerca della presenza del virus sono risultati inaffidabili al 97 %, i CDC americani ne hanno chiesto il ritiro e sono risultati alterati nel processo di elaborazione da parte di laboratori partner delle Big Pharma per produrre falsi positivi. Proprio per questo la Corte d’Appello di Lisbona aveva assolto da ogni accusa quattro turisti tedeschi che avevano violato la quarantena cui erano stati sottoposti perché uno di loro era risultato positivo al test.

https://www.gospanews.net/2021/12/05/tamponi-pcr-alterati-in-laboratori-partner-di-big-pharma-dei-vaccini-denuncia-di-medici-e-vittime-sui-test-ritirati-dai-cdc-usa/

Questa premessa era necessaria per far capire la gravità dell’incubo vissuto dalla giovane australiana che non riesce a capacitarsi della portata delle misure restrittive subite. Hayley si è trasferita a Darwin da Melbourne per sfuggire ai blocchi senza fine, solo per ritrovarsi rinchiusa in un campo di internamento Covid senza nemmeno avere il virus. Parlando con Freddie Sayers di UnHerd, ha detto di essere appena tornata dalla detenzione di 14 giorni a Howard Springs, il campo Covid del governo con capacità di 2000 persone.

Pochi giorni fa tre ragazzi aborigeni detenuti nel campo sebbene negativi al tampone, ma in quarantena perché sospettati di aver avuto contatti con una persona infetta, sono fuggiti scavalcando le recinzioni. E’ subito partita una massiccia caccia all’uomo da parte delle forze dell’ordine come se fossero dei criminali assassini.

La drammatica esperienza di Hayley è iniziata quando una sua amica è risultata positiva. In un video agghiacciante la ragazza racconta come gli investigatori siano venuti a casa sua poco dopo, dopo aver controllato la targa del suo scooter per identificarla come un “contatto stretto”. Le hanno chiesto se avesse fatto il test per il Covid, e al momento lei ha mentito e ha detto di averlo fatto quando in realtà non lo aveva ancora fatto. Questo diede il via a una straordinaria serie di eventi.

“Quindi gli agenti di polizia hanno bloccato il mio vialetto”, dice. “Sono uscita e ho detto: “cosa sta succedendo, mi state testando per il COVID? Cosa sta succedendo?” Hanno detto: “no, ti stiamo portando via. E non hai scelta. Stai andando a Howard Springs. O vieni con noi adesso, e ti metteremo nel retro del furgone della divisione. Oppure puoi scegliere di prendere un “taxi COVID”…

“Ho solo detto: «Non acconsento a questo. Non capisco perché non posso isolarmi da solo a casa, come stanno facendo molte altre persone». E loro hanno semplicemente detto: «Ci è appena stato detto da più in alto dove portarti. E questo è tutto quello che c’è»”.

Puoi guardare il resoconto completo dell’esperienza di Hayley nel video di seguito.


GERMANIA COME L’AUSTRALIA. OLTRE 15 PERSONE RECLUSE NEI CENTRI DI QUARANTENA COVID

Nei giorni scorsi Database Italia ha riportato la clamorosa notizia che anche nell’Unione Europea si stanno sperimentando i campi di concentramento, riesumando così la memoria dei lager nazisti tanto condannati dalle buone coscienze dei filosofi del politicamente corretto e dei diritti umani.

Analogo incubo si profila in Austria dove dal primo febbraio, se passerà la legge sul vaccino antiCovid obbligatorio per tutta la popolazione, chi rifiuta l’invito a inocularsi il siero genico sperimentale che può modificare il DNA (secondo un genetista tedesco) rischia non solo una maxi-multa ma addirittura 4 settimane di carcere. Si tratta di una coercizione ad un esperimento globale farmacologico in palese violazione degli articoli del Codice di Norimberga in base al quale furono condannati a morte i medici del Terzo Reich.

Più di una dozzina di persone sono state forzatamente collocate in strutture di isolamento governativo in Germania e centinaia di persone sono detenute nei campi covid australiani, i paesi occidentali continuano ad incrementare l’uso di centri di quarantena forzata nel nome del presunto COVID- 19.

Una recente inchiesta del quotidiano tedesco Welt am Sonntag ha rilevato che almeno 15 persone sono state portate in strutture di quarantena nelle 10 città più grandi della Germania dall’inizio dell’anno.

I 15 individui, che presumibilmente hanno violato i requisiti di isolamento per COVID-19, comprendono 11 persone a Monaco di Baviera, due a Stoccarda, e uno ciascuno a Düsseldorf e Francoforte, lo riferisce il Welt am Sonntag. Il numero totale di casi è probabilmente più alto, poiché le autorità di Berlino e Lipsia non hanno fornito dati al giornale.

https://www.databaseitalia.it/anche-la-germania-trascina-i-positivi-nei-centri-di-quarantena-covid/

Alcune delle strutture di quarantena si trovavano all’interno delle carceri, secondo Welt . “La maggior parte degli stati federali ha aree chiuse negli ospedali o nelle carceri per i casi di quarantena”, ha osservato il quotidiano. “A Eisenhüttenstadt, nel Brandeburgo, i malcapitati sono stati ospitati per l’ultima volta in un ex centro di detenzione per l’espulsione, nel Nord Reno-Westfalia, ad esempio, in una clinica di Solingen”.

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