UN ALTRO CARABINIERE MORTO A 57 ANNI. Vaccino tra i Sospettati… Ma Nessuno Indaga!

In copertina il tenente colonnello Fabio Pasquariello morto per un malore improvviso durante una cena con amici al ristorante

Due ufficiali dei Carabinieri morti  in Sicilia, entrambi di 57 anni, a poche settimane di distanza. Su entrambi i decessi gravano i sospetti di reazioni avverse fatali dai vaccini antiCovid, che nell’Unione Europea risultano più di 36mila secondo gli ultimi aggiornamenti delle segnalazioni alla piattaforma EudraVigilance.

Mentre in un caso sono circolate solo vacue illazioni sui social, nell’altro esiste la quasi totale certezza che avesse ricevuto l’inoculazione dei sieri genici sperimentali e che pertanto potrebbero/dovrebbero essere tra i principali sospettati dell’improvvisa morte.

Rimane infatti solo il dubbio se avesse già fatto la terza dose del booster, attualmente in corso tra i militari che hanno seguito tempestivamente le disposizioni governative, o se gli fosse stata somministrata solo la seconda.

Il paradosso è che nessuno pare intenzionato ad indagare per non insinuare anche solo un minimo dubbio sulla sicurezza dei vaccini spergiurata dal premier Mario Draghi in contrasto con i rapporti di farmacovigilanza mondiale (EudraVigilance nell’Unione EuropeaVAERS negli Usa e Yellow Card nel Regno Unito) e con gli studi che da ogni parte del mondo confermano la maggiore efficacia dell’immunità naturale rispetto ai sieri genici sperimentali.

Ma poiché i Carabinieri sono “Usi obbedir tacendo e tacendo morir” secondo il loro motto, sui loro prematuri decessi sarà con ogni probabilità calato un velo pietoso…

Il capo di stato maggiore dell’interregionale Culqualber di Messina, Salvo Gagliano era deceduto il 9 dicembre a Modena, dove si trovava ricoverato per il Covid, ma senza che fosse mai stata confermata la sua avvenuta vaccinazione, inefficace a proteggere da forme acute di Covid ma anche sospettata di determinarle per la cosiddetta “infezione breccia“ (breakthrough in inglese). Pertanto varie ipotesi circolate Facebook in relazione alle presunte confidenze di un sedicente avvocato suo amico, maniaco del protagonismo in rete, non le ritenemmo sufficienti nemmeno per avvalorare un timido sospetto.

Ma nel caso del malore fatale del suo coetaneo tenente colonnello Fabio Pasquariello la questione è assai differente perché è spirato improvvisamente durante una cena tra amici sebbene godesse di ottima salute. Non pare, però, che sia stato predisposto alcun accertamento autoptico finalizzato a verificare un’eventuale correlazione coi vaccini antiCovid. Infatti è già stato organizzato il rientro della salma dalla Sicilia al Friuli, dove era molto conosciuto e stimato, per i prossimi funerali.

«Arma dei Carabinieri in lutto per la morte del tenente colonnello Fabio Pasquariello in servizio presso il comando provinciale di Caltanissetta. Il decesso s’è consumato ieri sera (martedì 4 gennaio 2022 – ndr), poco dopo le ore 22, nel ristorante il Cacciatore di contrada Bigini a Caltanissetta. Qui il tenente colonnello, 57 anni, stava cenando quando, improvvisamente, ha accusato un malore accasciandosi» ha riportato il 5 gennaio il Fatto Nisseno senza menzionare minimamente l’ipotesi di un’eventuale connessione con la vaccinazione, che è da ritenersi avvenuta per ovvie deduzioni logiche.

Duplice è infatti la conferma della sua condizione di vaccinato. Essa giunge indirettamente dal governo stesso. Dal 15 dicembre è diventato effettivo l’obbligo imposto a tutte le forze armate ed un’eventuale diniego all’adempimento del dovere avrebbe comportato l’automatica sospensione dal servizio che avrebbe avuto una notevole eco: viste le battaglie che stanno portando avanti i sindacati della Polizia e alcuni militari. 

Non solo. Dopo il decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri approvato il 23 dicembre 2021 può accedere al ristorante solo chi è in possesso del Super Green Pass, ottenibile solo con due dosi di vaccino antiCovid (o tre se l’ultima era stata fatta da più di 6 mesi) oppure dopo una guarigione o nella remotissima ipotesi di un’esenzione. Siccome in nessun articolo si è fatto riferimento ad una precedente malattia da Covid del colonnello e tanto meno ad un’esenzione per qualche patologia (che avrebbe potuto essere concausa del decesso) è pressoché certo che fosse in pieno regime di vaccinazioni.

Resta il dubbio se il tragico evento si sia consumato a pochi giorni dalla terza dose o meno. Sebbene la mortalità per reazioni avverse da vaccini sia tutt’altro che poco frequente, non viene quasi mai segnalato dalle cronache lo stato di vaccinazione dei deceduti per malori improvvisi, sebbene determinati da quei problemi cardiaci che sono ormai noti tra gli effetti indesiderati dei sieri sperimentali.

Come se ci fosse un “tabù di Stato” che i media e i familiari non possono osare profanare per non compromettere la riuscita della campagna vaccinale, mentre sarebbe fondamentale per comprendere la reale letalità imputabile anche solo ad un sospetto di reazione avversa da accertare.

Come emerso da molteplici rapporti di farmacovigilanza (EudraVigilance, VAERS, Aifa) gli effetti indesiderati si manifestano principalmente nelle prime 48 ore dall’inoculazione della dose, un’alta percentuale entro i 10-15 giorni ma si sono registrati più sporadici casi di sospette reazioni avverse anche a distanza di oltre 100 giorni dalla somministrazione.

Non sarebbe la prima volta che si registra nell’Arma una tragedia connessa al vaccino.

Ha suscitato scalpore soprattutto il caso del maresciallo maggiore dei carabinieri di Mantova Pietro Taurino di soli 50 anni, per il quale è stato confermato dall’autopsia il nesso di causalità con la somministrazione del vaccino AstraZeneca. Ma a causa dello scudo penale imposto per legge dal governo la magistratura ha richiesto l’archiviazione dell’inchiesta penale per omicidio colposo.

UFFICIALE DELL’ARMA STIMATO IN SICILIA E IN FRIULI

Per il tenente colonnello Pasquariello si sono rivelati vani i tentativi di rianimarlo e di riuscire a strapparlo alla morte durante la fatale cena. L’ufficiale dei carabinieri, classe 1964, era a Caltanissetta dal 2017 lì si era fatto apprezzare per la sua professionalità ed esperienza.

Originario di Treviso, aveva guidato il nucleo investigativo di Udine e Trieste dove si era dimostrato investigatore di spessore e qualità. Risale a qualche settimana fa la sua nomina a Cavaliere della Repubblica Italiana: onorificenza che aveva ricevuto da parte dei Prefetto Massimo Marchesiello dopo che gli era stata assegnata dal Capo dello Stato Sergio Mattarella.

 Il tenente colonnello dei Carabinieri Fabio Pasquariello

Commosso il ricordo che ne ha fatto la RAI con un servizio sul TG3 Friuli dove la vittima aveva svolto servizio per anni facendosi benvolere da autorità e civili.

«Era molto conosciuto e non solo nell’ambito delle forze dell’ordine e della magistratura Fabio Pasquariello, tenente colonnello dei carabinieri, attualmente a capo del comando provinciale di Caltanissetta, morto in Sicilia per un malore improvviso mentre si trovava a cena in un ristorante» si legge sul sito RAI.

Pasquariello, 57 anni, ha ricoperto incarichi nell’arma a Gorizia, Udine e Trieste e prima di diventare ufficiale, aveva comandato le stazioni di Lignano e Feletto Umberto. Aveva fatto la gavetta ed aveva affinato le capacità investigative negli anni.

Pasquariello ha lavorato su casi di cronaca particolarmente delicati, come l’omicidio Tulissi e quello dei coniugi Burgato a Lignano; ma anche a Trieste ha dato un contributo importante per la soluzione di casi di cronaca. Oltre all’attività investigativa, Pasquariello ha svolto un’intensa attività di informazioni ai cittadini, rivolta in particolare ai giovani.

Nel servizio televisivo il ricordo del procuratore aggiunto di Udine Claudia Danelon, del capo della squadra mobile della questura di Udine Massimiliano Ortolan e del comandante del reparto operativo dei carabinieri di Udine Mauro Bonometti.

Nel frattempo sono già state predisposte le sue esequie.

«Il feretro partirà da Caltanissetta subito dopo la cerimonia in programma nel centro siciliano; il trasferimento sarà a bordo di un carro funebre. L’arrivo in Friuli è atteso per la tarda mattinata di sabato. Sarà allestita la camera ardente alla casa funeraria di Mansutti, a cui si potrà accedere fino al lunedì mattina alle 10 circa. Le esequie si terranno nel Duomo di Udine alle 10.30. Il rito sarà concelebrato da monsignor Luciano Nobile, arciprete del Duomo, e don Davide Larice” riporta Il Friuli.

Redazione Gospa News
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