SUL DOTT. BISCARDI – LETTERA APERTA A CESARE SACCHETTI

Ciao Sacchetti, non ci conosciamo ma ti do del ‘tu’ perché vorrei entrare in “modalità empatia” con te, sebbene  abbia appreso di essere un ‘beagle’ della controinformazione che opera depistaggi, cioè psyop, perché hai deciso di dire questo in maniera apodittica nei confronti di chi non accetta acriticamente quello che scrivi.

Ho cercato di mettermi  in contatto con te, per un confronto a VisioneTv, perché è così che si fa quando si hanno visioni differenti, e si riconosce valore nel punto di vista altrui: 

uno butta la palla e l’altro la prende e la ritira dall’altra parte, come a tennis, fin quando gli altri riconoscono la coppa a chi vince, Djokovic, e il piatto allo sconfitto, Nadal. Non mi permetto di dire che qui  su Telegram tu non sei Djokovic, tuttavia le devi giocare le partite, e non puoi chiuderti in hotel e poi esprimere doglianze perché dopo che attacchi praticamente tutti, vieni ricambiato.

Nel merito di ciò che sostieni, en passant ti faccio osservare quanto segue:

1) il dottore in medicina non iscritto all’albo non può esercitare in Italia, ma rimane un medico. Il rilievo che avevi fatto sull’albo è da burocrate del pensiero, non coerente con l’ethos del nostro Mondo, ed è molto superficiale. Il Dott. Biscardi non ha mai detto di esercitare in Italia nè di essere iscritto all’albo dei medici o dei farmacisti, ma altro che tu non hai considerato.

2) Biscardi ha lavorato con Di Bella e poiché ho lavorato a Modena frequentandola ( in altri ambiti), ti confermo che Di Bella era un  medico bravissimo ma eretico, così come tutti quelli che lavoravano con lui, cioè dissenzienti ‘patologici’ rispetto alle linee dell’OMS e delle Case Farmaceutiche. Confermo che il ‘ranking tennistico’ da ricercatore di ‘lignaggio’ alto, Biscardi non lo aveva e mai avrebbe potuto averlo, così come tu paragonato a Riotta o Vespa sei una caccola giornalistica, quantunque io ti apprezzi molto di più e ti consideri moltissimo.

3) Hai scritto che Biscardi non era quello che diceva di essere, cioè un medico, un ricercatore farmacologico e un genetista, ma hai portato argomenti ridicoli. 

– Il medico è un dottore in medicina e fino a prova contraria lui lo era. Non basta trovare in rete un curriculum con un ‘h’ mancante per togliere ad uno la laurea, e peraltro per come scrivono i medici è usuale riscontrare errori di battitura o grafie oscene.  

– Il ricercatore scientifico è chi partendo da competenze elevate fa ricerche in ambito scientifico, e lui le faceva. Nessuno ha detto che era un premio nobel né che ha mai realizzato particolari  scoperte. – Il genetista è, ad esempio, colui che si occupa di informare la persona e i famigliari sulle conseguenze della tale malattia, partendo dallo studio sofisticato del patrimonio genetico, formulando  strategie di prevenzione o possibilità di cura preventiva. A me risulta che Biscardi, un laureato anche in farmacologia qui in Italia, fosse esperto in questo ambito innovativo.

4) Evidenzio che l’iscrizione all’albo dei medici e a quello dei farmacisti è molto onerosa, e chi si è formato in ambiti di medicina un po’ ‘alternativa’ e controversa in Italia, come quella riposta nell’alveo di ricerche del prof. Di Bella, quando pure non ha una farmacia né lavora in ospedale o per la mutua,  così come era per il Dr.Biscardi, perché dovrebbe iscriversi? Inoltre, se erogasse alcune migliaia di euro l’anno ai suoi carnefici per essere ‘omologato’ ad un Sistema che Noi oggi combattiamo, perché é quello che ha ucciso persone per creare la narrativa funzionale al Great Reset, lui sarebbe stato un fesso così come chiunque altro riconoscesse disvalore nel non essere iscritto ai due albi e contestualmente cercare approvazione dal mondo Telegram anticovid1984 orwelliano.

5)Facciamo attenzione: essere indagati o arrestati per reati,  non significa aver commesso reati. Alle volte il Sistema si scaglia contro i rompicoglioni per distruggerli, e io non conosco a cosa fai riferimento, ma se fino a due giorni fa non sapevi chi fosse questa persona, e non vi è traccia di condanne al casello, non dovresti trarre conclusioni affrettate. Le sentenze ci sono state? Non credo. Dal 2005, facendo il processo e ottenendo condanna per reati così gravi, come si fa a condannare, fare scontare e farsi cancellare la macchia sulla fedina penale?  Non pensi di essere avventato ad andare a schiacciare a rete alla Djokovic? Non potresti essere andato a farfalle? 

6) Sulle altre cose che hai scritto sollevando dubbi sulla sua avvenuta morte, non mi esprimo perché potresti avere anche ragione, anche se ora non sembra. In allegato la foto di una denuncia formale da parte di una senatrice della Repubblica che ipotizza un assassinio ( le pagine in cui accusa circostanze e persone non è pubblica per ovvi motivi. Tuttavia, così come chi mi dice che Sassoli non è morto, e come non sarebbe mai morto JFK Junior, considero l’ipotesi che fai, non le escludo ma vorrei soppesare dei fatti o una concatenazione di prove logiche, e al momento mi hai deluso.

Mi sarebbe piaciuto sentire quello che avevi da dire, e avrei cercato di prendere la pallina per ributtarla sul tuo campo, ma nel tuo caso mi sembra che tu voglia fare Djokovic con guisa benpensante alla Nadal, su un campo da tennis australiano dove né io, né altri, possiamo entrare. 

“Ladies and gentlemen, silence please, the game is about to begin and Mister Sacchetti has his turn to serve (and he will do ace because he has no opponents)”.