Lo stato della Virginia non richiederà più ai bambini delle scuole di indossare maschere e ai dipendenti statali di vaccinarsi contro il Covid-19
Il governatore della Virginia, ha appena giurato. Glenn Youngkin ha ritirato tutti gli obblighi relativi al Covid-19. In primis quelli che richiedono ai bambini di indossare maschere e ai dipendenti statali di essere vaccinati contro il Covid-19.
Dopo aver sconfitto il candidato democratico ed ex governatore della Virginia Terry McAuliffe nelle elezioni governative del novembre 2021, Youngkin – un repubblicano – ha mantenuto la sua promessa di revocare le radicali restrizioni del coronavirus imposte dal suo predecessore.
Gli obblighi erano stati attuati dall’ex governatore democratico Ralph Northam, che non era idoneo a candidarsi per la rielezione a novembre. McAuliffe, che ha servito come governatore prima di Northam, ha preso il suo posto come candidato democratico e ha perso con un margine del 2% contro Youngkin.
Nel suo ordine esecutivo di revoca dell’obbligo di mascherine scolastiche, Youngkin ha affermato che “i genitori, non il governo, hanno il diritto fondamentale di prendere decisioni riguardanti la cura dei propri figli”.
“I recenti ordini del governo che richiedono praticamente a tutti i bambini in Virginia di indossare maschere praticamente ogni momento in cui sono a scuola si sono rivelati inefficaci e poco pratici”, ha affermato, sostenendo che l’obbligo ha inflitto “danni notevoli” ai bambini, incluso l’impedimento “alla crescita di abilità emotive e sociali”.
“Le mascherine hanno anche aumentato i sentimenti di isolamento, esacerbando i problemi di salute mentale, che in molti casi rappresentano un rischio per la salute dei bambini maggiore rispetto al Covid-19”, ha scritto il governatore.
Anche se i genitori potranno comunque far indossare le mascherine ai propri figli a scuola, la pratica non sarà obbligatoria.
In una direttiva separata , Youngkin ha stabilito che il precedente ordine per i dipendenti statali di fornire la prova della vaccinazione era stato “dannoso per le loro libertà individuali e la privacy personale”.
“La mia amministrazione non richiederà che questi interessi siano sacrificati come condizione per l’impiego nel ramo esecutivo del nostro governo”, ha annunciato.