Clamorosa ricerca appena pubblicata sulla patologia scoperta dal Gaslini di Genova
E’ ormai evidente che ogni reale approccio scientifico è stato sacrificato sull’ara pagana del dio Vaccino dalle autoritàsanitaria ove lavorano medici sovente finanziati delle Big Pharma dei vaccini come l’infettivologo Matteo Bassetti, coordinatore dell’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (AGENAS) cui spetta il compito di valutare le criticità inerenti i ricoveri negli ospedali di tutta Italia fornendo al governo le indicazioni base per orientare le politiche sanitarie.
Mentre dall’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) è arrivato nei giorni scorsi il benestare alla terza dose anche per gli adolescenti, da un gruppo di ricercatori americani dei Centers of Diseseases Control and Prevention, autorità sanitarie statali negli USA, arriva l’allarme sui rischi della Sindrome Infiammatoria Multisistemica Covid (MIS-C) per i ragazzini vaccinati della stessa età.
Ma ovviamente, in esecuzione alle strategie governative, ossessivamente Pro-Vax sebbene di fronte a un’orda di contagiati asintomatici (in Piemonte ieri, domenica 16 gennaio, sono stati 7.157 pari al 80,8 % dei 8.857 nuovi positivi ai tamponi), non si leggono gli studi scientifici che possono sollevare dubbi sui rischi da vaccini ma si vanno a cercare i numeri “terrorizzanti” anche tra i bambini per giustificare il booster antiCovid appena approvato.
Ecco l’agghiacciante annuncio che giunge dall’Ansa mentre “festeggia” la pubblicazione della circolare del ministero della Salute per la vaccinazione anti-Covid con la terza dose alla fascia 12-15 anni.
«Triplicato il numero di piccoli in terapia intensiva: da 2 a 6 in una settimana». In un paese serio avrebbero denunciato l’agenzia di stampa nazionale per “procurato allarme”,
Ma siamo nell’Italia dove stradomina la dittatura sanitaria di una “cultura mafiosa” ecco perché, anche una simile risibile statistica, assume rilevanza utile ad innescare la giostra viziosa dei vaccini senza fine per l’emergenza perenne voluta dal premier Mario Draghi: al fine di imporre i sieri genici sperimentali ad ogni diffidente abitante, come appena decretato anche per i disoccupati over 50. Per completezza d’informazione riportiamo la comunicazione Ansa e poi sotto il nuovo studio americano
L’ALLARME DAGLI USA PER LA SINDROME INFIAMMATORIA MIS-C SCOPERTA IN ITALIA
«La sindrome infiammatoria multisistemica nei bambini (MIS-C) è una condizione iperinfiammatoria associata a una precedente infezione da SARS-CoV-2. Negli Stati Uniti, la segnalazione di MIS-C dopo la vaccinazione è richiesta dalle autorizzazioni all’uso di emergenza del vaccino COVID-19. Questa serie di casi descrive persone di età compresa tra 12 e 20 anni con MIS-C in seguito alla vaccinazione COVID-19 segnalate a sistemi di sorveglianza passiva o tramite il contatto dei medici al CDC».
E’ quanto si legge nella ricerca appena pubblicata lo scorso 5 gennaio (ancora in fase di prestampa perché da revisionare) sulla rivista medica specializzata MedrXiv, riferimento del British Medical Journal, dal titolo (tradotto in Italiano dall’inglese): “Casi segnalati di sindrome infiammatoria multisistemica nei bambini (MIS-C) di età compresa tra 12 e 20 anni negli Stati Uniti che hanno ricevuto il vaccino COVID-19, da dicembre 2020 ad agosto 2021”.
L’hanno condotta 16 ricercatori del CDC COVID-19 Response Team, Centers for Disease Control and Prevention, Atlanta (Georigia, Usa) come la prima firmataria Anna R. Yousaf. I CDC sono i CDC sono le autorità sanitarie pubbliche di prevenzione delle malattie distribuite in ogni stato americano ma la cui sede principale è proprio ad Atlanta. Pertanto è degna della massima attendibilità.
Ci ha lavorato una batteria di medici: Anna R. Yousaf, MD1; Margaret M. Cortese, MD1; Allan W. Taylor, MD1; Karen R. Broder, MD1; Matthew E. Oster, MD2, MPH; Joshua M. Wong, MD1,3; Alice Y. Guh MD, MPH1; David W. McCormick, MD, MPH1,3; Satoshi Kamidani, MD4; Elizabeth P. Schlaudecker, MD, MPH5; Kathryn Edwards, MD6; C. Buddy Creech, MD, MPH7; Mary A. Staat, MD, MPH5; Ermias D. Belay, MD1; Paige Marquez1, John R. Su, MD, PhD, MPH1; Mark B. Salzman, MD8; Deborah Thompson, MD, MSPH9; Angela P. Campbell, MD, MPH1; insiema a MIS-C Investigation Authorship Group così composto Oidda Museru MSN, MPH1; Leigh M. Howard, MD, MPH6; Monica Parise, MD1; Lauren E. Finn, MPH10; Moon Kim, MD, MPH10; Kiran V. Raman, MD, MPH11; Kenneth K. Komatsu, MPH11; Bryce L. Spiker, MPH12; Cole P. Burkholder, MPH12; Sean M. Lang, MD13; Jonathan H. Soslow, MD14.
Pubblichiamo oziosamente tutti i loro nomi per coloro che ancora tacciano di faziosità ogni ricerca che solleva legittimi e doverosi avvertimenti sui pericoli da vaccini già evidenziati da altri meticolosi studi.
La sintomatologia della sindrome infiammatoria sistemica dei bambini (MIS-C) è connotata da febbre elevata, sintomi gastrointestinali (dolore addominale, nausea e vomito), sofferenza miocardica con insufficienza cardiaca, ipotensione e shock, e alterazioni neurologiche(meningite asettica ed encefalite), spiegò uno studio finanziato dal ministero della Salute e coordinato dal professor Angelo Ravelli, direttore scientifico dell’IRCCS Istituto Giannina Gaslini di Genova, che per primo segnalò questa “nuova” patologia giovanile allertando gli 11.000 pediatri iscritti alla società Italiana di Pediatria nell’autunno 2021.
All’inizio della pandemia si parlava di “simil Kawasaki”, poi la patologia dovuta al Covid che può colpire i bambiniin età pediatrica ha preso il nome di Sindrome infiammatoria multisistemica (MIS-C, acronimo inglese per Multisystem Inflammatory Syndrome – Covid). Ma ora i medici americani ne hanno confermato la comparsa successiva ai sieri genici sperimentali antiCovid.
«Abbiamo studiato potenziali casi di MIS-C dopo la vaccinazione COVID-19 segnalati alla sorveglianza MIS-C nazionale del dipartimento sanitario del CDC, al Vaccine Adverse Event Reporting System (VAERS, co-amministrato da CDC e dalla FDA statunitense) e all’immunizzazione clinica del CDC. Progetto di valutazione della sicurezza (CISA) dal 14 dicembre 2020 al 31 agosto 2021. Descriviamo i casi che soddisfano la definizione di caso CDC MIS-C. Qualsiasi test sierologico SARS-CoV-2 positivo ha soddisfatto i criteri del caso, sebbene l’anticorpo anti-nucleocapside indichi un’infezione da SARS-CoV-2, mentre l’anticorpo proteico anti-spike indichi infezione o vaccinazione COVID-19».
«Risultati: abbiamo identificato 21 persone con MIS-C dopo la vaccinazione COVID-19. Di queste 21 persone, l’età media era di 16 anni (range, 12-20 anni); 13 (62%) erano maschi. Tutti sono stati ricoverati; 12 (57%) sono stati ricoverati in terapia intensiva e tutti sono stati dimessi a casa. Quindici (71%) dei 21 avevano prove di laboratorio di infezione da SARS-CoV-2 passata o recente e sei (29%) no. Ad agosto 2021, 21.335.331 persone di età compresa tra 12 e 20 anni avevano ricevuto ≥1 dose di vaccino COVID-19, rendendo il tasso complessivo di segnalazione per MIS-C dopo la vaccinazione di 1,0 casi per milione di persone che ricevevano ≥1 dose di vaccino in questa fascia di età. Il tasso di segnalazione per quelli senza evidenza di infezione da SARS-CoV-2 era di 0,3 casi per milione di persone vaccinate».
«Interpretazione: nella nostra serie di casi, descriviamo un piccolo numero di persone con MIS-C che avevano ricevuto ≥1 dose di vaccino COVID-19 prima dell’insorgenza della malattia. È giustificata la segnalazione continua di potenziali casi e la sorveglianza per le malattie MIS-C dopo la vaccinazione COVID-19».
VIA LIBERA AL BOOSTER PER GLI ADOLESCENTI
«Con la circolare ‘Estensione della raccomandazione della dose di richiamo (booster) a tutti i soggetti della fascia di età 12-15 anni, nell’ambito della campagna di vaccinazione anti SarsCoV2’ si raccomandata una dose di vaccino Comirnaty di Pfizer/Biontech, al dosaggio di 30 mcg in 0,3 ml, come richiamo di un ciclo primario, indipendentemente dal vaccino utilizzato per lo stesso, ai soggetti di 12-15 anni, con le stesse tempistiche previste per gli over16, cioè dopo almeno 4 mesi dal ciclo primario» scrive l’Ansa.
La Commissione Tecnico Scientifica (CTS) di AIFA, nella seduta straordinaria del 5 gennaio 2022, su richiesta del Ministero della Salute, ha espresso il proprio parere favorevole sulla possibilità di prevedere una dose booster di vaccino anche per i soggetti di età compresa tra i 12 e i 15 anni.
Lo ha deciso lo stesso organismo che ha autorizzato l’uso di emergenza del siero genico a base di Rna messaggero, che può alterare il DNA secondo un genetista di Colonia, anche per gli over 5 anni occultando nel comunicato ufficiali i ricchi di miocarditi ipotizzati dalla stessa casa farmaceutica. (continua a leggere)