IL VELO DI MAYA

Siamo alla resa dei conti? Di cosa e quali sono i protagonisti? Se osserviamo le immagini che giungono dal Canada, l’affermazione pare essere condivisibile. Il 29 gennaio scorso migliaia di cittadini hanno manifestato di fronte al parlamento di Ottawa contro restrizioni e obbligo vaccinale per i trasportatori. La ‘Freedom Convoy’ ha dato il via a proteste oceaniche.

Convogli di camionisti hanno attraversato le principali arterie stradali della Greater Toronto Area, la più popolosa area metropolitana del Canada, per unirsi ai manifestanti il 29 gennaio scorso. Dal 15 del mese, i soliti ‘padroni del discorso’ che sempre più sembrano far parte di un’unica anima oscura e paiono parlare dall’unica bocca di un grande Leviatano, hanno introdotto l’obbligo vaccinale per i lavoratori che debbono attraversare la frontiera. Ai convogli, si sono uniti cittadini con i loro mezzi privati ed altri, che hanno gridato a gran voce il loro rifiuto alle restrizioni e la loro solidarietà ai camionisti. Ebbene, ve ne sono state di proteste, ma questa ha finalmente sapore differente poiché il primo ministro, Justin Trudeau, pupillo del mondialismo progressista- degno figlio di suo padre- pare sia stato scortato con la famiglia, in luogo segreto. La sovranità è del popolo! Questo il primo pensiero, osservando in vari filmati online, le manifestazioni. Una scossa che dovrebbe, come sasso lanciato a pelo d’acqua, echeggiare nei vari paesi europei, affinché le contestazioni divengano altrettanto strutturate e numerose, da lasciare i posti del potere incustoditi. Ma l’Italia e l’Europa, paiono non ascoltare. Nonostante il numero di partecipanti ai vari cortei, costretti nelle piazze, non sia affatto esiguo, le varie categorie di lavoratori non solidarizzano tra loro. Vige ancora spaccatura e separazione. Una sorta di egoistico stato dell’essere, impone ancora indifferenza. I molti non comprendono tuttora la portata di ciò che sta accadendo, termometro di ciò che accadrà.

L’Europa è una strana massa di paesi messi assieme da logiche finanziarie e l’Italia un paese diviso anche dopo la sua unificazione. Eppure non dovrebbero prevalere logiche di confine, bensì unione di intenti. Non si tratta di casi differenti da nazione a nazione bensì di uno schema operativo che a livello mondiale sta muovendo passi identici e ha simile fine. Com’è possibile che la maggioranza della popolazione non se ne renda conto? Messi da parte popoli sovrani, a capo la Russia di Putin, le altre nazioni viaggiano all’unisono. Un incantesimo globale che ahimè ha come centro l’Italia. Dai luoghi del potere: Roma caput mundi, vengono decise le mosse che come una eco si diffonderanno. Certamente non in forma identica ma d’identico fine. Perché Roma? Perché sede dei poteri occulti. Entriamo così in un ambito d’analisi spinosissimo. Ma se continuiamo ad esaminare la questione solo su un piano socio-politico, i tasselli non combaciano. Quello che sta accadendo riguarda una guerra invisibile tra bene e male. L’umanità, ne è coinvolta.

Una guerra divisiva e come in una scenografia distopica avremmo una frangia minoritaria che lotta ed una che è vittima assoluta dei signori del potere; una maggioranza che invece potrebbe fare la differenza come è avvenuto lo scorso fine settimana ad Ottawa. Eppure saggiando, attraverso i vari mezzi della comunicazione di massa, i ‘pensieri comuni’ degli italiani, quelle immagini sembrano sgretolarsi. Quali saranno i big al festival dei fiori? Come sta la starlette positiva? La coppia di sposi illustri è scoppiata, perché? Quant’è bravo il nonno d’Italia Napolitano? Stanco ma pronto a supportare la patria con il suo sacrificio? E se poi ci spingiamo oltre e ci sintonizziamo su quello o quell’altro canale, dovremmo canticchiare questa strofa di una celeberrima canzone di Franco Battiato, ‘per fortuna il mio razzismo non mi fa guardare quei programmi demenziali con tribune elettorali’.

Ormai le tribune elettorali sono divenute salotti dove si discute della pandemia. Semplicemente si è sostituito l’oggetto del contendere. Chi è buono, altruista, responsabile e chi è terrapiattista, assassino, irresponsabile e …con disagio abitativo e scarsa istruzione… Eccellenti non v’è dubbio. Ed infatti, semmai avremo il piacere di assistere ai processi per crimini contro l’umanità, i giornalisti del mainstream dovrebbero essere i primi imputati. Tutti collusi. Ignobili marionette con la lingua impastata di pece ed il portafoglio ricco. Hanno inoculato il germe del terrore, infangato medici con coscienza fino a distruggerli, hanno convinto, sui loro articoletti di regime e nei talk, le madri a far vaccinare i bambini. Trattasi, ripetiamo, di lotta tra il bene ed il male e loro, gli oscuri figuri dei piani inferi, l’hanno abilmente manipolata creando due fazioni di popolazioni. Gli uni rabbiosi con gli altri.

Così hanno saltato il fosso, Il vero obiettivo, è sempre stato l’assoluto controllo tramite il lasciapassare e la finale schiavitù. L’uomo macchina asservito e prono. Ed ahimè, hanno facoltà, poiché la maggioranza inoculata gli ha servito su piatto d’argento la propria esistenza, di contendersi il potere sulla vita e sulla morte dei cittadini. Credo che molti di noi si chiedano: com’è possibile non vedere ciò? Ed è con questa domanda che torniamo all’affermazione netta e certa che tutto ciò che sta accadendo, progettato ad arte, ha origine da trame oscure. Perché alcuni non hanno avallato, sin dall’inizio, tale narrazione? Non si tratta né di livelli di istruzione, né di particolari facoltà intellettive.

Si tratta di luce e consapevolezza interiore. Mi sembra troppo parlare di ‘risvegliati’ preferirei dire consapevoli. Eppure ciò che non ci fa desistere e non ci ingabbia nell’inganno è una sorta di scossa interiore che fin dall’inizio ci ha allertati. Il velo di maya non ha catturato i nostri cuori. Non viviamo nella nebbia. Su di noi l’incantesimo non ha avuto effetto. L’esperienza della verità ci appartiene. A costo della vita, a costo della morte. Ed alla vigilia del 1febbraio, quando sarà vietato l’accesso ai non benedetti dal siero genico in sperimentazione, anche nei negozi, si resiste ancora, sperando che come ad Ottawa, qualche cittadino in più si desti. Che cada il velo.