VIGANO’ SOSTIENE FREEDOM CONVOY CONTRO GREAT RESET. “Amici Camionisti Combattete il Nuovo Ordine Mondiale!”

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«Mentre le proteste contro il locdown e l’obbligo di vaccino in Canada entrano nella seconda settimana, il sindaco di Ottawa Jim Watson ha dichiarato lo stato di emergenza, dicendo che la sua città era “assediata” da migliaia di camionisti e altri manifestanti anti-governativi. Il sindaco ha avvertito che, se la legge e l’ordine non non saranno immediatamente ripristinati, “qualcuno verrà ucciso o gravemente ferito a causa del comportamento irresponsabile” di alcuni manifestanti».

Anche The Soufan Center, sito americano di geopolitica ed intelligence fondato da un ex agente FBI implicato nell’inchiesta sulle stragi dell’11 Settembre 2001, ha riportato un’analisi sul fenomeno del Convoy Freedom 2022 per evidenziare addirittura il pericolo di estremismi terroristici: la facile scusa con cui, dal 2001 in poi, si reprimono i movimenti fastidiosi ai governi asserviti al Nuovo Ordine Mondiale.

La gente acclama i camionisti mentre passa il Freedom Convoy

TSC palesa così una posizione favorevole ai governi del Canada e degli Usa che stanno cercando in ogni modo di imporre restrizioni per l’emerganza Covid-19 finalizzati all’obbligo dei vaccini delle multinazionali anglosassoniproprio mentre l’acivescovo italiano Carlo Maria Viganò, già Nunzio Apostolico degli Stati Uniti fino al 2016 quando si dimse al compimento dei 75 anni,  diffonde una lettera esemplare di approvazioni del movimento in opposizione al Great Reset.

Queste due posizioni inconciliabili appaiono lo specchio di una spaccatura sociale ormai insanabile, soprattutto in Nord America,  tra i No Vax che non accettano di scendere a compromessi con le Big Pharma che promuovo sieri genici poco efficaci e sicuri a colpi di lobbying coi politici, e i Pro Vax che sembrano vedere nei booster l’unica soluzione per legittimare la libertà anche di fronte ad una variante Omicron sempre meno infettiva e letale.

«Le proteste si sono svolte in tutto il Canada, anche a Toronto e Quebec City. I convogli di camion hanno preso di mira deliberatamente le legislature provinciali della Columbia Britannica, del Saskatchewan e del Manitoba, dove grandi assembramenti di camion hanno bloccato strade trafficate e bloccato il traffico per ore. Come spesso accade, le proteste sono andate oltre il loro intento originale e ora includono un’ampia panoplia di lamentele, molte delle quali legate all’estremismo antigovernativo» ha scritto The Soufan Center.

«I magazzini e i negozi nelle zone colpite sono stati costretti a chiudere, aggiungendo al danno la beffa per quelle attività che hanno già subito il colpo inferto dalla pandemia. Sembra chiaro che alcuni dei manifestanti hanno intenzione di rimanere per un po’, allestendo bracieri e griglie per barbecue e contribuendo a creare una bizzarra atmosfera da carnevale in cui vengono esposti striscioni che denunciano i politici canadesi, i media e chiedono “Libertà sulla paura”, Tutti temi simili alle proteste anti-governative negli Stati Uniti. Ad oggi, la polizia ha denunciato più di 60 indagini penali attive associate alle proteste, per reati tra cui furto, malizia, danni alla proprietà e crimini di odio. A Winnipeg, un individuo è stato arrestato dopo aver guidato la sua auto attraverso un gruppo di manifestanti, ferendone quattro» ha evidenziato TSC.

Di seguito, invece, la lettera dell’arcivescovo. All’interno tanti link sugli argomenti.


“La vostra protesta, amici camionisti canadesi, si unisce al coro mondiale
che vuole opporsi all’instaurazione del Nuovo Ordine Mondiale”

di Carlo Maria Viganò, Archbishop

Cari fratelli e sorelle camionisti canadesi,

Il colpo di stato globale che in questi due anni di farsa psico-pandemica è stato compiuto dall’élite globalista appare più evidente se non ci limitiamo a considerare quanto accaduto nelle singole Nazioni, ma allarghiamo lo sguardo a ciò che è accaduto ovunque.

 L’arcivescovo Carlo Maria Viganò, Nunzio Apostolico emerito degli Stati Uniti d’America

La vostra protesta, cari amici camionisti canadesi, si unisce a un coro mondiale che vuole opporsi all’instaurazione del Nuovo Ordine Mondiale sulle macerie degli stati nazione, attraverso il Grande Reset voluto dal World Economic Forum e dalle Nazioni Unite sotto il nome di Agenda 2030. E sappiamo che molti capi di governo hanno partecipato alla School for Young Leaders di Klaus Schwab – i cosiddetti Global Leaders for Tomorrow – a cominciare da Justin Trudeau ed Emmanuel Macron, Jacinta Ardern e Boris Johnson, e prima ancora Angela Merkel, Nicolas Sarkozy e Tony Blair.

Sembrerebbe che il Canada sia – insieme ad Australia, Italia, Austria e Francia – una delle nazioni più infiltrate dai globalisti. E in questo progetto infernale bisogna considerare non solo la farsa psicopandemica, ma anche l’attacco alle tradizioni e all’identità cristiana – anzi, più precisamente all’identità cattolica – di questi paesi.

L’avete capito istintivamente, e il tuo desiderio di libertà è stato mostrato in tutta la sua coordinata armonia, spostandoti verso la capitale Ottawa. Cari camionisti, state affrontando grandi difficoltà, non solo perché rinunciate al vostro lavoro per dimostrare, ma anche a causa delle condizioni meteorologiche avverse, delle lunghe notti al freddo e dei tentativi di sgombero che dovete affrontare.

Ma insieme a queste difficoltà avete anche sperimentato la vicinanza di molti tuoi concittadini, che come te hanno compreso la minaccia incombente e vogliono sostenerti nella protesta contro il regime. Permettetemi anche di esprimervi il mio sostegno e la mia vicinanza spirituale, a cui mi unisco alla preghiera affinché il vostro evento sia coronato da successo e si estenda anche ad altri Paesi.

In questi giorni vediamo cadere le maschere dei tiranni di tutto il mondo, e purtroppo vediamo anche tanto conformismo, tanta paura, tanta codardia in persone che fino a ieri consideravamo amiche, anche tra i nostri familiari. Eppure, proprio a causa di questa situazione estrema, scopriamo con stupore gesti di umanità compiuti da estranei, segni di solidarietà e fratellanza da parte di quanti si sentono vicini nella battaglia comune. Scopriamo tanta generosità e tanta voglia di scuoterci da questo torpore. Scopriamo che non siamo più disposti a subire passivamente la distruzione del nostro mondo imposta da una cabala di criminali senza scrupoli, assetati di potere e denaro.

In questo attacco implacabile al mondo tradizionale, non solo il tuo modo di vivere e la tua identità sono stati colpiti, ma anche i tuoi beni, le tue attività e il tuo lavoro. Questo è il Great Reset, questo è il futuro promesso da slogan come Build Back Better, questo è il futuro di miliardi di persone controllate in ogni loro mossa, in tutte le loro transazioni, in ogni acquisto, in ogni pratica burocratica, in ogni attività. Automi senz’anima né volontà, privati ​​della loro identità, ridotti ad avere un reddito universale che permette loro di sopravvivere, di acquistare solo ciò che altri hanno già deciso di mettere in vendita, trasformati da un siero genetico in malati cronici.

Oggi più che mai è fondamentale rendersi conto che non è più possibile assistere passivamente: è necessario prendere posizione, lottare per la libertà, esigere il rispetto delle libertà naturali. Ma ancor di più, cari fratelli canadesi, è necessario comprendere che questa distopia serve a instaurare la dittatura del Nuovo Ordine Mondiale e a cancellare totalmente ogni traccia di Nostro Signore Gesù Cristo dalla società, dalla storia e dalle tradizioni dei popoli.

Dimostrate per i vostri diritti, amici canadesi: ma che questi diritti non si limitino ad una semplice pretesa alla libertà di entrare nei supermercati o di non essere vaccinati: possa essere anche una pretesa orgogliosa e coraggiosa al vostro sacrosanto diritto di essere uomini liberi. Ma la tua dimostrazione deve essere quella della vera libertà, ricordandoti che è la Verità – cioè Nostro Signore Gesù Cristo – che sola può garantirti la libertà: la verità ti renderà libero.

Preghiamo perché Cristo torni a regnare nella società, nei vostri cuori e nelle vostre famiglie. Prendi l’arma spirituale del Santo Rosario e prega la Beata Vergine, Sainte Ann, San Giorgio e i santi martiri canadesi per proteggere la tua patria.

Vorrei concludere il mio appello chiedendovi di pregare con me, con le parole che Nostro Signore ci ha insegnato: siano il sigillo di questo risveglio, di questa liberazione nazionale. Preghiamola tutti insieme, ad alta voce, perché la nostra preghiera salga al Cielo, ma anche perché risuoni potente in queste piazze, in queste strade, fino ai palazzi dei potenti:

Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome; venga il tuo Regno; sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano. E rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori. E non indurci in tentazione; ma liberaci dal male. Amen.

Carlo Maria Viganò, Archbishop


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