CANADA: LE ARMI SONO STATE RITROVATE. IL FALSE FLAG È SVENTATO

Solo ieri un editoriale di database Italia ci informava del furto di un rimorchio carico di armi da fuoco, ed è fresca la notizia che lo stesso rimorchio così com’era, ancora carico di armi, è stato ritrovato poche ore fa nella regione di Peel, a circa 170km dal luogo dove è avvenuto il furto.

Da subito Danny Bulford – l’ex capo della sicurezza della famiglia Trudeau che adesso però è passato a difendere gli autotrasportatori -, ha detto di essere a conoscenza di retroscena, di sapere dove si trovavano le armi e che queste erano state rubate per creare un false flag nella capitale con cui poi fare ricadere la colpa sugli autotrasportatori del “Freedom Convoy”. Già nella diretta di ieri con gli amici di DataBase Italia e Luca La Bella avevo detto che questo annuncio di Danny Bulford, di fatto, sventava il “False flag”. A distanza di poche ore, il mio intuito mi ha dato ragione perché così infatti è accaduto.

Adesso, mentre la polizia tiene la consueta conferenza stampa per parlare del loro grande successo investigativo, io invece mi domando quanto abbiano inciso le dichiarazioni dell’agente speciale Danny Bulford. Volete saperlo? Secondo me il 100%. Danny Bulford è un espertissimo agente dei servizi segreti e da subito fece capire di sapere molto di più di quello che si diceva e di conoscere bene i fatti. Il fatto che poi abbia subito dichiarato di sapere dove si trovavano le armi rubate ha probabilmente sventato il false flag della cabala.

Come ho sempre sostenuto, dietro Danny Bulford vi è molto di più di quello che possiamo immaginare. Danny Bulford è il patriota messo lì dai “white hat” a protezione dei manifestanti. E non credo affatto che sia solo questo.

In questa battaglia per la libertà, i patrioti autotrasportatori canadesi possono stare tranquilli perché non sono soli.  C’è chi li protegge. E non mi riferisco solo a Dio.

Articolo di Filippo Chinnici

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