TRINCA-BISCARDI: INCONTRO TOP-SECRET SUL GRAFENE NEI VACCINI PRIMA DELLE LORO MORTI

Nell’immagine di copertina i compianti Franco Trinca e Domenico Biscardi

di Fabio Giuseppe Carlo Carisio

Se non fossi fermamente credente nella protezione della Gospa (Madonna a Medjugorie) non so se avrei avuto il coraggio di scrivere questo articolo che mi espone a seri rischi d’incolumità. Ma saperle senza riferirle mi esporrebbe a pericoli peggiori!

Siccome Gesù Cristo fu “Via, Verità e Vita”  in virtù della mia fede cristiana in Lui ho deciso di pubblicare i primi frammenti di una verità che apparirebbe quasi inverosimile se io non avessi avuto informazioni che confermano la fondatezza delle clamorose indiscrezioni che mi rimbalzano dalla Campania.

Il biologo nutrizionista perugino Franco Trinca e il farmacologo blogger napoletano Domenico Biscardi, soltanto “Mimmo” sui social, avrebbero avuto un incontro top-secret poche settimane prima delle loro improvvise e misteriose morti. Non solo. Durante tale riunione si sarebbero scambiati documenti riservati sul grafene nei vaccini antiCovid. Ci stiamo dando da fare per contattare qualcun altro dei presenti per recuperarli.

 Il biologo Franco Trinca

Questa rivelazione fa passare in secondo piano la confusa e non ancora confermata notizia diffusa da una giornalista nemica di Trinca sul quotidiano Domani circa il blitz dei Carabinieri NAS nell’ospedale di Città di Castello.

Lì i militari del Nucleo Antisofisticazione e Sanità hanno acquisito le cartelle cliniche sul biologo anche se il figlio Alessandro Trinca, in un incontro pubblico del movimento Dissenso Umbria, aveva riconfermato l’attenzione con cui gli operatori sanitari hanno curato il padre, biasimando le insinuazioni di malasanità.

Purtroppo si è trincerato dietro un rigoroso ma comprensibile silenzio proprio dopo queste pressioni giornalistiche e, pertanto, non conferma nemmeno l’eventualità delle indagini o di un’autopsia precedente o successiva al rito funebre: avvenuto martedì 8 febbraio nel cimitero comunale di Perugia durante il quale aveva annunciato la cremazione delle spoglie.

Il mistero rimane ma appare nulla in relazione ai sospetti che innesca l’incontro tra Franco Trinca e Domenico Biscardi: entrambi contrari all’obbligo di somministrazione dei sieri genici antiCovid per le ignote pericolosità degli stessi (confermate da documenti della stessa Pfizer). Ed entrambi morti, a tre settimane di distanza, con una positività al Covid-19.

Esso sarebbe avvenuto nell’ambito di una delle riunioni del Comitato Medico Scientifico che il biologo umbro aveva creato nel Centro Italia per mettere a nudo le menzogne delle autorità sanitarie sulle cure domiciliari precoci, ignorate dal ministro della Salute Roberto Speranza nonostante gli appelli di oltre 200 illustri medici per la vitamina D come integratore e per il cortisone ai primi sintomi del Covid (e non dopo 72 come da indicazioni AIFA perché l’infiammazione potrebbe essere già degenerata a livello polmonare).

Dopo aver depositato in varie Procure della Repubblica d’Italia articolate denunce sulle varie terapie “bannate” dai protocolli di cura dell’infezione da SARS-Cov-2 con l’avvocato Alessandro Fusillo (Movimento Libertario) e Marco Tiberti (European Consumer), l’amico Franco, compagno di battaglie per la verità, stava infatti creando una Fondazione dell’Osservatorio per la Salute.

Il biologo che contestava efficacia e sicurezza dei sieri genici sperimentali a base di RNA o DNA messaggero (che secondo la ricerca pubblicata dal genetista tedesco Walter Doerfler possono interferire con il DNA umano in modo sconosciuto) stava realizzando un’armata di esperti di giurisprudenza e scienze mediche/biochimiche

«Non costituiamo la Fondazione ora perché il notaio ci ha consigliato di aspettare a gennaio con l’anno nuovo per motivi burocratici» mi confidò al telefono a dicembre ventilandomi la possibilità di essere il referente per il Piemonte. Poi avemmo un’accesa discussione su alcune strategie giudiziarie nei suoi esposti e ci scrivemmo solo per gli auguri di Natale. Il 14 gennaio mi arrivò il suo laconico messaggio su WhatsApp: “Sono in ospedale per un brutto Covid, ne avrò per un po’”.

Da lì alla sua lenta e mortale agonia ho già narrato nel precedente articolo che ha suscitato l’attenzione di una Tv nazionale venuta ad intervistarmi (domani svelo orario e trasmissione) in relazione al mio sospetto che Franco potrebbe essere stato vittima di un SARS-Cov-2 letalmente potenziato in laboratorio come arma batteriologica: una probabilità avvalorata dalle affermazioni di autorevoli virologi e famosi 007 di varie intelligence internazionali sulle origini artificiali del virus della pandemia e illustrate nelle 47 inchieste WuhanGates (in parte riassunte nell’omonimo libro).

Ora però viene a galla un retroscena che rende la scomparsa di Trinca ancora più inquietante. Mercoledì 29 dicembre, infatti, si sarebbe tenuta una cena riservata a pochi membri del Comitato Medico Scientifico della costituenda fondazione in un’abitazione privata di Siena.

A tale incontro, focalizzato ad aprire gli orizzonti di indagine anche sui pericoli dei vaccini antiCovid, avrebbe preso parte non solo il biologo umbro ma anche il famoso blogger napoletano Domenico Biscardi, sostenitore delle ricerche del chimico spagnolo Paulo Campra sulla presenza di grafene dentro al ieri genico Comirnaty di Pfizer-Biontech.

Mimmo si sarebbe presentato accompagnato da due guardie del corpo perché già timoroso della sua sorte dopo l’improvviso suicidio del dottor Giuseppe De Donno dell’estate 2021. Insieme a loro ci sarebbero stati alcuni esponenti delle forze dell’ordine, avvocati e medici che stiamo cercando di contattare nonostante il plumbeo riserbo calato su quella riunione top-secret dopo la morte di Trinca e Biscardi.

Il blogger Domenico, laureatosi in farmacologia ma rimasto controverso ricercatore indipendente, era stato trovato morto nelle prime ore di mercoledì 12 gennaio in seguito a un malore nella sua abitazione a San Nicola La Strada, in provincia di Caserta.

Anche lui, come Franco, era poi risultato positivo al tampone per il Covid-19 effettuato post mortem ma il direttore del 118 di Caserta, come riportato da Il Riformista,  aveva escluso la “correlazione tra la morte e il contagio”.

https://www.databaseitalia.it/sul-dott-biscardi-lettera-aperta-a-cesare-sacchetti/

Circa una settimana prima, martedì 4 gennaio, Trinca aveva cominciato ad accusare i primi sintomi dell’infezione da SARS-Cov-2. Ma anche altri partecipanti a quel summit segreto avrebbero accusato un sospetto malessere da cui poi guarirono. Franco fu invece stroncato a soli 70 anni sebbene fosse un maniaco della salute ed avesse fatto tempestivamente tutte quelle terapie domiciliari che hanno salvato migliaia e migliaia di italiani. 

Scriviamo questo articolo al condizionale perché basato su un’unica fonte confidenziale campana vicina a Mimmo.

Ma la conferma di un interessamento alle indagini di Biscardi sul grafene nei vaccini, che rende credibile la segnalazione dell’incontro misterioso, mi venne da un messaggio WhatsApp del 27 gennaio in cui Franco mi chiese i contatti di alcuni intermediari per arrivare a Delgado (alias il blogger Riccardo di La Quinta Columna) e Paulo Campra, il ricercatore dell’Università di Almeria che ha pubblicato tre studi su ResearchGate in relazione alla presenza di nanoparticelle di grafene nel vaccino Comirnaty. 

Questa richiesta mi fu inviata dal biologo dal letto di ospedale, sebbene si trovasse sotto un casco per ossigenazione artificiale, in cui aggiunse, come in altri messaggi di cui ho pubblicato screenshot, che era in contatto con FFOO (Forze dell’Ordine) e MAGISTRATI,

Me la mandò dopo che io gli inviai l’inchiesta n. 2 del ciclo “VACCINI & GRAFENE” in cui pubblicai uno studio realizzato da alcuni ricercatori italiani (tra cui la famosa veterinaria Ilaria Capua) per comprovare nell’estate 2020 l’efficacia e sicurezza di queste nanoparticelle derivanti dal carbonio in eventuali vaccini antiCovid. Gli risposi di pensare a guarire e lui si spazientì.

Qualora la rivelazione dell’incontro segreto trovasse puntuale conferma si paleserebbe alquanto infondata la pista di una presunta errata cura sanitaria in ospedale, dove Trinca accettò ogni terapia ad eccezione dell’intubazione per restare vigile ed evitare una probabile lieve sedazione, ma emergerebbe un errore strategico del biologo: quello di non confidare a me o ad altri giornalisti l’incontro con Biscardi e i suoi conseguenti ovvi timori per la vita dopo la morte di Mimmo.

Quando si conducono indagini esclusive e delicate, in relazioni a presunti complotti del Nuovo Ordine Mondiale dietro la bioarma SARS-Cov- 2 e i pericolosi vaccini che abbiamo svelato nelle nostre inchieste WuhanGates, bisogna sempre parlarne a più persone possibile a costo di avanzare sospetti ingiustificati. Meglio ancora scrivere memorie e farle avere a giornalisti di fiducia. Questa è infatti la migliore assicurazione sulla vita perché rende vana qualsiasi cospirazione mortale.

Quanto abbiamo appena scritto rende ancor più sospetta anche la morte del virologo Luc Montagnier che per primo confermò l’origine artificiale del virus della pandemia in “un affare tra Cina e Usa”: proprio come poi evidenziato da molteplici intrighi geopolitici nel nostro reportage WuhanGates 43 sugli occulti mandanti della diffusione del SARS-Cov-2 come arma batteriologica per la destabilizzazione mondiale.

Ecco perché, sebbene abbiamo al momento solo un’unica fonte, ci siamo avventurati in questo articolo. Ecco perché a breve faremo una ricostruzione delle tanti morti sospette di attivisti NO VAX, che altri ed io preferiamo chiamare NO CAVIA perché contrari a questi sieri genici e non ai vaccini in generale. Lanciamo dunque un appello: chi sa ci contatti per email o su telegram. Sarà nostra cura garantire l’anonimato e il massimo riserbo. Le morti di Franco e Mimmo devono trovare risposta ad ogni sospetto.

Per conoscere tutti i retroscena del SARS-Cov-2 da laboratorio nei dettagli acquista il libro WuhanGates…

Fabio Giuseppe Carlo Carisio
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MAIN SOURCES

GOSPA NEWS – WUHAN.GATES REPORTAGE

GOSPA NEWS – INCHIESTE CORONA VIRUS